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NBA, Devin Booker o Jayson Tatum? Rispondono i diretti interessati via social

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©Getty

Scambio di complimenti - e di messaggi in chiave mercato, secondo alcuni - tra i due giovani All-Star di Suns e Celtics: il primo risponde alla provocazione lanciata sui social ammiccando a Tatum, che subito replica aggiungendo i suoi complimenti

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Tutto è partito un paio di settimane fa, quando Jayson Tatum ha confidato i suoi timori durante il Draft 2017 in cui non voleva essere selezionato dai Boston Celtics: “Andare a giocare da loro avrebbe potuto significare non trovare spazio sul parquet, erano primi a Est. A Phoenix mi sarei sentito più a mio agio”. Una suggestione, nulla più, visto che a Boston poi le cose sono andate molto per l’All-Star dei Celtics, ma una pulce nell’orecchio di molti che hanno iniziato a fantasticare su una possibile coppia Tatum-Booker - due dei talenti più luminosi e di prospettiva in NBA. E nel momento in cui NBA Central ha lanciato il sondaggio su Twitter (“Chi dei due è un realizzatore che ha più armi nel suo arsenale?”), a rispondere sono stati i due diretti interessati. Non per cercare di accaparrarsi il consenso, ma per fare un elogio all’avversario. Prima Booker ha ripreso il messaggio aggiungendo: “Uno dei miei giocatori preferiti da vedere all’opera…”. Nonostante non ci fosse alcun tipo di tag, il messaggio è subito rimbalzato sulla home di Tatum che ha ripreso le parole d’apprezzamento del collega, sottolineandone la capacità unica di trovare il fondo della retina. In quanto a talento offensivo infatti, Booker al momento appare più attrezzato del collega: non tanto e non solo per i 70 punti segnati in una sola partita proprio al Boston Garden, ma più in generale per una naturalezza che gli permette con estrema facilità di trovare il fondo della retina. Il problema - per il resto della NBA, non di certo per i Celtics - è che anche Tatum nell’ultima stagione è riuscito a fare “il salto”, diventando un realizzatore continuo, costante ed efficace come mai in passato. La lega è avvisata: occhio a metterli insieme questi due, potrebbero segnare il destino della NBA per il prossimo decennio.