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NBA, "Captain Canada" Steve Nash entra nella Hall of Fame del suo Paese

NBA
©Getty

Dal 2018 l'ex point guard di Mavs e Suns è già nella Hall of Fame di Springfield, quando - in occasione del suo discorso di ingresso - Nash ricordò la partecipazione alle Olimpiadi del 2000 alla guida della nazionale canadese come "l'esperienza più bella della mia carriera". Ora anche il Canada lo accoglie tra i grandi 

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“Lo scopo della Hall of Fame — si legge sul sito all’arca di gloria canadese — è di riconoscere, onorare, immortalare e celebrare il contributo dato allo sviluppo e al progresso del basket in Canada o nel mondo intero”. Impossibile allora ignorare il contributo dato da Steve Nash, nato formalmente in Sudafrica ma trasferitosi in Canada già a 18 mesi e regolare cittadino canadese: per questo a nord degli Stati Uniti è conosciuto col soprannome di “Captain Canada”, perché a lui si è affidata nel 2000 la nazionale della foglia d’acero alle Olimpiadi di Sydney. “La più bella esperienza della mia carriera” come la definì lo stesso Nash nel discorso di ingresso alla Hall of Fame del basket a Springfield, nel 2018. Oggi, due anni dopo — classe 2020 — ad aprirsi per il canadese sono le porte di un’altra Hall of Fame, quella del suo Paese, che — insieme ad altri 681 nomi, provenienti da ogni sport — ha scelto di tributare all’ex campione NBA il massimo tributo possibile. Come per la cerimonia della Hall of Fame di Springfield — rimandata da fine agosto 2020 alla primavera 2021 — anche quella prevista a Calgary per celebrare Nash e la nuova classe di hall of famer canadesi si terrà però soltanto l’anno prossimo. Alla guida della sua nazionale nel 2000, Nash chiuse l’Olimpiade di Sydney con quasi 14 punti e 7 assist di media, firmando con 26 punti e 8 assist l’incredibile vittoria contro la Jugoslavia prima di venir eliminato nei quarti dalla Francia. Il suo Canada concluse al settimo posto quell’avventura, che oggi 20 anni dopo, gli garantisce l’inclusione nella Hall of Fame.