L'ex lungo dei Celtics (anche compagno di Durant a OKC) aveva criticato duramente la point guard dei Nets per il suo ruolo all'interno della coalizione: "Non inviti i giocatori a non giocare senza avere un piano e senza esserti prima consultato con i vertici dell'associazione giocatori". Ma la risposta (sui social) di KD arriva immediata
Continua la (non sempre necessaria) offensiva di Kendrick Perkins sui social. Stavolta nel suo mirino finisce Kyrie Irving, il giocatore più vocale tra quelli della cosiddetta coalizione, che cercando di sensibilizzare il più possibile la comunità dei giocatori sui temi sociali/razziali prima di un eventuale ritorno in campo a Orlando. Ma le modalità di protesta della point guard dei Nets non sono piaciute all’ex Celtics, campione NBA nel 2008: “Kyrie Irving ora come ora è una distrazione. È lui a distrarre i giocatori. Per me è folle: non esci allo scoperto dicendo certe cose senza prima parlare con il presidente (dell’associazione giocatori) Chris Paul o con Michele Roberts. Non inviti i tuoi colleghi a ‘non scendere in campo’ se prima non hai un piano. Non ha minimamente senso, non sono per nulla d’accordo”, conclude Perkins. Un’opinione che probabilmente importa poco a Irving ma che sicuramente non trova allineata l’altra superstar dei Nets Kevin Durant, che è intervenuto sui social a commentare le parole di Perkins con un laconico “Sell out” (“Sei un venduto”), retwittando poi il video di un Perkins al tempo in maglia Thunder — dove i due sono stati compagni di squadra — alle prese con un airball al tiro. Se Irving insegue "l'unità dei giocatori", quella all'interno dello spogliatoio di Brooklyn sembra già a buon punto.