Gabe Vincent è stato nominato giocatore più migliorato della G League per i suoi Sioux Falls Skyforce, la squadra affiliata agli Heat. Che di valorizzare talenti provenienti dalla lega di sviluppo hanno fatto un’arte negli ultimi anni
Le cifre parlano di quasi 21 punti a partita con oltre il 40% da tre punti, e più di 4 triple (4.3 per la precisione) mandate a bersaglio di media ogni sera, il miglior dato della G League. È grazie a statistiche come queste che Gabe Vincent è stato nominato giocatore più migliorato per la stagione di G League 2019-20, in cui ha preso parte a 31 gare, iniziandone solo tre in quintetto. Per lui anche sei apparizioni (con meno di 7 minuti di media in campo) con i Miami Heat, che a inizio 2020 gli hanno fatto firmare un two-way contract per poterlo avere a disposizione in caso di necessità. Guarda di 1.90 proveniente da UC Santa Barbara, Vincent è il primo giocatore nella storia degli Skyforce a ricevere un qualsiasi riconoscimento dalla lega di sviluppo NBA.
La tradizione dei Miami Heat con i giocatori di G League
Grazie al lavoro di scouting di un dipartimento sicuramente all’avanguardia nella lega, i Miami Heat hanno una lunga storia di successi nel pescare a pieni mani dalla lega di sviluppo, spesso assicurandosi pezzi pregiati del proprio roster a costi contenutissimi. Due quinti del quintetto base schierato da coach Spoelstra quest’anno, ad esempio, sono andati a giocatori con un passato in G League, da Kendrick Nunn (scovato nella squadra di sviluppo dei Golden State Warriors, a Santa Cruz) a Duncan Robinson (non scelto al Draft e poi firmato da Miami con un two-way contract). Stesso discorso anche per Derrick Jones Jr, 15 partenze in quintetto quest'anno e quasi 25 minuti di media in campo: per lui esperienze con i Northern Arizona Suns prima e poi con i Sioux Falls Skyforce, controllati proprio dagli Heat. Il cammino di Gabe Vincent potrebbe seguire le stesse orme di questi suoi illustri predecessori: è quello che si augurano in Florida.