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NBA: Jimmy Butler palleggia e si allena in stanza durante la quarantena

MIAMI
©Getty

Tra “evasioni” non consentite, violazioni della quarantena e la continua ricerca di comprensione delle varie misure di limitazione del contagio, uno degli aneddoti più divertenti lo ha regalato il n°22 degli Heat - che non ha resistito alla tentazione di tenersi in forma anche durante il periodo di clausura all'interno delle stanze

A chiunque è successo di essere disturbati dal rumore dei vicini di camera in hotel, ma in pochissimi sono stati letteralmente tartassati come quelli che soggiornano nei pressi della stanza di Jimmy Butler. Il racconto esilarante di Chris Haynes di Yahoo Sports fa sorridere: la sicurezza all’interno del Disney World Resort è stata allertata nei giorni scorsi a causa del rumore proveniente da una camera e, quando gli addetti hanno aperto la porta, si sono ritrovati di fronte Butler che, intriso di sudore, gli ha spiegato che si stava allenando e stava palleggiando di continuo da ore all’interno della sua stanza. Considerando le abitudini piuttosto stravaganti a livello di orari tenute da Butler - che non disdegna allenamenti anche alle 3 del mattino - ci sono buone possibilità che tutto questo sia avvenuto mentre buona parte degli ospiti dell’albergo stessero già dormendo. I cospirazionisti invece - che non mancano mai in queste situazioni - credono che sia stato Butler a chiamare la sicurezza, con la sola intenzione di rendere nota questa storia. Il giocatore degli Heat in ogni caso continua a far parlare di sé anche dopo la richiesta di rimuovere il suo nome dalla maglia in segno di protesta: nessuna delle parole/formule proposte dalla lega e neanche la scritta “Butler”. Soltanto un vuoto per dimostrare vicinanza alle battaglie portate avanti dal movimento Black Lives Matter, un’opzione che difficilmente la NBA deciderà di avallare.