NBA, Lakers in campo nella notte, coach Vogel punta su Kuzma che dice: "Mi ispiro a Kawhi"
NBALe cifre dicono che il suo terzo anno è stato peggiore dei primi due. Eppure coach Vogel assicura il contrario: "Da quando ci siamo ritrovati a Orlando è stato assolutamente dominante. Può farci fare il salto di qualità di cui abbiamo bisogno". Per questo Kyle Kuzma vuole essere pronto al ritorno in campo: e come modello ha scelto l'ex Spurs oggi ai Clippers
Osservato speciale. Certo, i riflettori illumineranno soprattutto LeBron James e, subito dietro, Anthony Davis, ma meglio non lasciarsi ingannare: ai Lakers sanno che le chance di titolo passano anche dal tipo di rendimento su cui potranno contare da parte di Kyle Kuzma. Soprattutto dopo le parole di coach Frank Vogel da Orlando: “Da quando siamo tornati in campo è stato uno dei nostri migliori giocatori. In allenamento ha avuto momenti in cui ha completamente dominato. Segnali molto incoraggianti…”, assicura l’allenatore di L.A. che nella notte vedrà i suoi impegnati nella prima amichevole, contro i Mavs di Luka Doncic. Perché Kuzma — l’unico giocatore del nucleo giovane di L.A. non sacrificato dal front office — era atteso al salto di qualità e invece le sue cifre, se comparate a quelle dei primi due anni, hanno fatto tutte registrare un calo, dai punti alle percentuali di tiro, tanto dal campo che da tre punti. Ma a calare sono stati anche i minuti, e questo spiega molto: “Non guardare ai numeri, non guardare alle statistiche”, il consiglio di un veterano come Jared Dudley, tra i compagni ai Lakers che gli sono più vicini. Perché è il ruolo di Kuzma a essere cambiato, inevitabilmente, quando devi giocare vicino a due superstar come LeBron James e Anthony Davis. “Provo a farglielo capire parlando di soldi. Tutti, in questa lega, vogliono essere pagati per il loro valore. Quello che gli ripeto è che la sua media punti non avrà nulla a che vedere con il suo prossimo contratto: il valore del suo prossimo contratto dipenderà dal modo in cui dimostrerà di poter giocare al fianco di quei due. Dammi 4-5 rimbalzi a sera, o magari 2-3 assist; se anche il tiro non entra, aiuta la tua squadra. Permetti a AD di giocare qualche minuto da 5 tenendo il campo da 4; gioca da playmaker ogni tanto, e fai rifiatare LeBron — in questo ad esempio è miglioratissimo da inizio stagione”, assicura Dudley.
Kuzma: “Vorrei seguire l’esempio di Kawhi Leonard”
“A inizio stagione i problemi erano legati a un paio di infortuni che non gli hanno permesso di far bene preparazione”, spiega coach Vogel. “Il tiro non gli entrava sempre, ma da quando è tornato in campo abbiamo visto un sacco di segnali incoraggianti: pensiamo possa farci fare il salto di qualità di cui abbiamo bisogno”. “Fenomenale, assolutamente fenomenale”, il commento di Dudley sul suo rendimento da quando i Lakers si sono ritrovati a Orlando. “Mi sono preparato moltissimo durante il break — confessa lui — perché non sono tanti i giocatori che possono vincere un titolo NBA al terzo anno nella lega. Un traguardo del genere cambierebbe la percezione esterna sulla mia carriera”. Carriera che Kyle Kozma vorrebbe far assomigliare a quella di un altro giocatore di L.A., ma stavolta sponda Clippers: “Guardo all’esempio di Kawhi Leonard. Per tre, quattro, cinque anni ha aspettato che arrivasse il suo momento a San Antonio dietro ai vari Duncan, Ginobili e Parker. Poi è emerso per il giocatore che è. Voglio fare lo stesso: devo solo aspettare che arrivi il mio momento”. Potrebbe essere prima del previsto.