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NBA, altre fughe dalla bolla di Orlando: escono Lou Williams e Austin Rivers

NBA
©Getty

Per entrambi si tratta di assenze giustificate dal club, di entrambi si attende un ritorno forse già nel weekend, comunque a brevissimo. Ma dietro la formula degli "urgenti motivi personali" sempre più giocatori stanno abbandonando momentaneamente il campus di Orlando

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Ormai la formula sembra consolidata: “motivi familiari” e “assenza approvata dal club”. Intanto però cresce il numero dei giocatori che continua a lasciare la bolla di Orlando. Gli ultimi due in ordine di tempo sono la guardia dei Clippers Lou Williams (terzo giocatore di L.A. a uscire dopo Patrick Beverley e Montrezl Harrell, ma ai Clippers mancano anche Landry Shamet e Ivica Zubac) e anche quella degli Houston Rockets Austin Rivers (figlio peraltro proprio dell’allenatore dei Clippers). Il ritorno di quest’ultimo — fa sapere via Twitter Shams Charania — è atteso già per questo weekend, una volta sbrigate “le urgenti questioni familiari” che ne hanno segnato la dipartenza. Un po’ più misteriosa invece la fuga di Lou Williams, in campo durante la prima giornata di amichevoli nella sfida dei Clippers ai Magic e poi però comparso anche in una Instagram story — poi subito cancellata — pubblicata sui suoi social dal rapper Jack Harlow (famoso per il singolo Whats popping), con la didascalia “una location che non indovinereste mai” e il tag traditore a @luowillville. Anche per Williams, però, la posizione ufficiale della società è quella che vede L.A. attendersi a breve il ritorno a Orlando del suo sesto uomo, che poi — proprio come Rivers — dovrà sottoporsi ai consueti 4 giorni di quarantena. Che in pratica vuol dire basta amichevoli, e ritorno in campo per la ripresa della stagione. Se tutto va bene.