
NBA, i risultati delle amichevoli: New Orleans spazza via Milwaukee, Lakers show
I Pelicans senza Williamson segnano 17 triple e rifilano 124 punti ai Bucks, a cui non bastano i 30 di Antetokounmpo. Melli, sempre schierato titolare, ne segna 8 con 5 rimbalzi in 21 minuti di gioco. JR Smith e Dion Waiters firmano 38 punti in coppia e sopperiscono alle assenze dei big nella vittoria dei Lakers su Washington. Sacramento sorprende i Clippers, vittorie per Jazz e Magic su Nets e Nuggets (0 punti per Jokic)

MILWAUKEE BUCKS-NEW ORLEANS PELICANS 103-124 | Anche senza poter contare su Zion Williamson, che tornerà ad allenarsi solo da mercoledì, i Pelicans si prendono una bella vittoria contro la squadra col miglior record in NBA. Merito sopratutto delle 17 triple di squadra firmate dagli uomini di coach Gentry, guidati da un J.J. Redick incandescente da 20 punti con 4/7 dall’arco tutti nella parte finale del terzo quarto
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Di triple ne segna due anche Nicolò Melli, che dopo essere partito di nuovo in quintetto rimane in campo per poco meno di 21 minuti, chiudendo con 8 punti e 5 rimbalzi. Ai Pelicans, autori di 74 punti nella ripresa, è bastato cavalcare la mano calda di Redick per prendere il controllo del match a metà secondo tempo, chiudendo poi i conti nell’ultimo quarto grazie a Jaxson Hayes (17 punti) e Frank Jackson (16)
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Nei 23 minuti concessi da coach Budenholzer a Giannis Antetokounmpo, l’MVP in carica è risultato incontenibile per gli avversari, firmando 30 punti con 8 rimbalzi con soli 15 tiri (8 segnati di cui 2/3 dall’arco) e 12/15 dalla lunetta. Insieme a lui però solo altri tre giocatori in doppia cifra (Middleton 16, Ilyasova 12+10 e Lopez 10) in una serata da 10/38 dalla lunga distanza
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LOS ANGELES LAKERS-WASHINGTON WIZARDS 123-116 | Il derby con i Clippers della notte tra giovedì e venerdì è ormai alle porte e coach Vogel preferisce non correre rischi, lasciando in panchina LeBron James, Anthony Davis, Dwight Howard e Kyle Kuzma per precauzione e gestione dei piccoli infortuni con cui stanno facendo i conti soprattutto gli ultimi due. L’avversario di serata, d’altronde, permette ampie rotazioni
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Per avere ragione degli Wizards infatti bastano e avanzano Dion Waiters e J.R. Smith. Il primo firma 18 punti con 8/17 al tiro in poco più di 27 minuti, il secondo fa ancora meglio con 20 e sei triple a segno su sette tentativi, di cui l’ultima in controtempo in pieno stile J.R. Smith. Insieme a loro ci sono i 17 di Alex Caruso e altri tre compagni in doppia cifra (Green 13, Cook 12 e Cacok 11)

In casa Wizards sono ben 7 i giocatori che vanno sopra quota 10, guidati dai 19 punti del rookie Rui Hachimura e i 18 dalla panchina di Jerome Robinson (pur con 6/19 dal campo). Per la squadra di coach Scott Brooks, presentatasi a Orlando senza Bradley Beal e Davis Bertans oltre al lungodegente John Wall, è la terza sconfitta in altrettante partite di preparazione: non un buon segnale per pensare di agganciare i playoff o quantomeno di forzare il mini torneo play-in

L.A. CLIPPERS-SACRAMENTO KINGS 102-106 | Vittoria in rimonta per i Sacramento Kings, che a metà terzo quarto erano sotto di 21 lunghezze e alla fine sono riusciti a spuntarla nel finale, grazie soprattutto a 8 dei 21 punti di Bogdan Bogdanovic nella frazione conclusiva. Insieme a lui altri cinque giocatori in doppia cifra tra cui i 17 di Buddy Hield sempre in uscita dalla panchina e gli 11 tutti nel finale di gara di DaQuan Jeffries
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Coach Rivers, complici le tante assenze per motivi di quarantena, utilizza rotazioni piuttosto allargate tenendo in campo Kawhi Leonard per 30 minuti e Paul George per 28, ricevendone in cambio 17 punti dal primo (ma 6/22 dal campo e 3/13 da tre) e 19 dal secondo (5/10 al tiro). Oltre ai 18 punti di Marcus Morris però c’è poco altro, e le riserve schierate nel finale non tengono il passo degli avversari

BROOKLYN NETS-UTAH JAZZ 107-112 | Ai Jazz basta un primo quarto da 32-19 per avere ragione dei Nets, controllando il resto della partita grazie alle tre stelle. Rudy Gobert fa quello che vuole sotto canestro con 20 punti e 7 rimbalzi; Mike Conley ne aggiunge 18 con un ottimo 4/6 da tre punti; e infine a Donovan Mitchell bastano 7 tiri per segnare 14 punti, lasciando spazio alle riserve nell’ultimo quarto e mezzo di gioco
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Tra i martoriati Nets si è visto probabilmente il leit-motiv di questa bolla di Orlando, con Caris LeVert (23 punti) e Jarrett Allen (19+10) chiamati a fare gli straordinari per tenere in piedi un roster falcidiato dalle assenze. Dalla panchina arrivano anche i 13 punti di Rodions Kurucs e gli 11 di Tyler Johnson, mentre Jamal Crawford rimane seduto per 48 minuti per decisione di coach Vaughn

DENVER NUGGETS-ORLANDO MAGIC 110-114 | I Magic vanno avanti anche di 21 lunghezze contro i Nuggets, ma devono resistere fino all’ultimo al tentativo di rimonta degli avversari, rientrati sotto le 5 lunghezze di svantaggio nel finale. A dare un impulso decisivo per creare il primo vantaggio ci ha pensato il rientrante Jonathan Isaac, che nei 7 minuti avuti a disposizione tra primo e secondo quarto ha firmato ben 13 punti, uno dei sei giocatori in doppia cifra per i “padroni di casa” di Orlando
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Sono sette invece i giocatori sopra quota 10 dei Nuggets, guidati dai 23 punti di Jamal Murray e i 19 in 20 minuti di Michael Porter Jr.. Tra di loro però non figura Nikola Jokic, che nei 23 minuti passati sul parquet ha tentato un solo tiro (sbagliandolo) e due liberi (entrambi fuori), chiudendo con 0 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e 6 palle perse. Davvero una serata da dimenticare per l’All-Star dei Nuggets: quando si farà sul serio, servirà ben altro contributo