NBA, Anthony Davis giocherà con gli occhiali: che somiglianza con Kareem! FOTO
Anthony Davis conta di esserci per la prima gara dei Lakers contro i Clippers (in diretta su Sky Sport Uno a partire dalle 3.00), ma dovrà indossare un paio di occhiali protettivi dopo il colpo ricevuto contro gli Orlando Magic. L’account Twitter dei Los Angeles Lakers non ha mancato di notare la somiglianza con Kareem Abdul-Jabbar, come sottolineato anche da LeBron James
Kareem Abdul-Jabbar lo aveva detto in tempi non sospetti: “Il giocatore che più mi assomiglia è Anthony Davis”. Il sei volte MVP però si riferiva soprattutto allo stile di gioco in campo, non tanto a quello estetico. Ora però anche dal punto di vista del look i due si somigliano in maniera eccezionale, come sottolineato anche dai Los Angeles Lakers sui social: “Sembra un giovane Cap”
LE PAROLE DI KAREEM: "ANTHONY DAVIS MI SOMIGLIA"Davis ha fatto sapere di voler essere in campo per la prima partita della ripartenza contro gli L.A. Clippers nonostante il doloroso colpo all’occhio ricevuto da Michael Carter-Williams nell’amichevole contro gli Orlando Magic. “Quello è il piano. Verrò riesaminato di nuovo da un dottore qui e da lì avremo un aggiornamento, ma conto di esserci” ha detto ai giornalisti
Per farsi trovare pronto, AD ha voluto provare gli occhiali in allenamento per vedere che sensazioni davano una volta in campo: “Di sicuro è una sensazione diversa, molto diversa”. Secondo Frank Vogel, però, il nuovo look gli dona: “Gli stanno meglio rispetto a chiunque li abbia mai indossati, è una questione di stile”
Ovviamente non sono mancate le battute da parte dei suoi compagni, specialmente sui social. LeBron James in un commento lo ha ribattezzato “Anthony Kareem-Davis”, mentre Dwight Howard sotto il post dei Lakers su Instagram è andato ancora più indietro, usando “Anthony Alcindor” — il primo cognome di Jabbar prima della conversione all’Islam
Per la verità, non è la prima volta che AD gioca con gli occhiali. Quando era giovanissimo — e decisamente più magrolino rispetto a oggi — indossava gli occhiali, giocando da guardia nelle squadre di Chicago. Poi è arrivata l’improvvisa crescita fisica e con essa l’inizio di una carriera che lo porterà a giocarsi un posto nella Hall of Fame di Springfield. Chissà che gli occhiali non lo aiutino a giocare meglio anche nella bolla di Orlando