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NBA, Luka Doncic da record: la tripla doppia da 30+20 più “giovane” di sempre

Mavericks
©Getty

Il n°77 sloveno continua a incantare sui parquet NBA, tornato in campo più forte di prima dopo quattro mesi di sospensione. Contro i Kings ha un conto in sospeso sin dagli esordi: a Sacramento infatti hanno preferito puntare su Marvin Bagley III e lui ogni volta non perde occasione di ricordare ai californiani il clamoroso errore di valutazione

Quella scelta mancata al Draft del 2018, quando i Kings avrebbero potuto puntare su Luka Doncic e alla fine hanno preferito scegliere Marvin Bagley, la pagheranno cara molto a lungo. Almeno ogni volta che Sacramento sarà costretta ad affrontare Dallas, visto che il n°77 sloveno sembra ricordare bene chi ha deciso di farlo scivolare un po’ più in basso. Doncic infatti è stato il protagonista della vittoria all’overtime contro i Kings, abile ad approfittare dei cinque minuti in più a disposizione per mettere a referto l’ennesima gara storica della sua giovanissima carriera. Per lui sono 34 punti, 20 rimbalzi e 12 assist - una performance mai fatta registrare in passato da un giocatore di soli 21 anni e 158 giorni. Il più giovane prima di lui ad aver concluso un match NBA con almeno 30 punti, 20 rimbalzi e 10 assist era stato Oscar Robertson (non uno qualsiasi), a 23 anni e 12 giorni.

Mai un giocatore dei Mavericks era riuscito a raccogliere cifre del genere in una singola gara, anche perché quelli in grado di rientrare in questa particolare classifica sono davvero pochi. Il più recente è Nikola Jokic, che lo scorso 5 febbraio contro i Jazz chiude la gara con 30 punti, 21 rimbalzi e 10 assist - sintomo di come il gioco si stia lentamente adattando a campioni in grado di fare tutto sul parquet. Altrimenti gli altri in lista sono il già citato Oscar Robertson, Kareem Abdul-Jabbar, Elgin Baylor, Wilt Chamberlain, Billy Cunningham e più di recente DeMarcus Cousins. Una caratteristica comune? A parte qualche eccezione, si parla principalmente di lunghi, anche perché ci sono da mettere insieme a referto almeno 20 rimbalzi. La presenza sotto canestro di Doncic invece è impressionante e, complice un gioco che tende sempre più a svuotare le aree lasciando i lunghi sul perimetro, lo sloveno riesce spesso a dimostrarsi più fisico e reattivo del proprio avversario diretto. Uno dei tanti pregi di un giocatore diverso, speciale e soprattutto pronto da subito a incidere anche in NBA. Caratteristiche evidenti a tutti, ma non i Kings, che continueranno ancora per molto tempo a rimpiangere la loro scelta mancata.

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