L'attuale allenatore dei Rockets è in scadenza a fine anno - una rarità per ogni allenatore. Dovesse abbandonare Houston, a New Orleans ritroverebbe nel front office David Griffin, con cui ha già lavorato nei Phoenix Suns del "Seven seconds or less". Una squadra che correva e divertiva: proprio come vorrebbero fare i giovani Pelicans
La panchina dei New Orleans Pelicans — appena eliminati dalla bolla di Orlando — è tra quelle più chiacchierate di tutta la NBA, nonostante l’attuale allenatore — Alvin Gentry — abbia ancora un anno di contratto (e liberarlo costerebbe caro: i suoi 5 milioni di dollari circa, più l’ingaggio per il nuovo allenatore). Eppure sono in tanti a pensare che David Griffin, numero uno del front office in Louisiana, sceglierà di voltar pagina e affidare a una nuova guida tecnica il futuro di Zion Williamson e dei giovani Pelicans. E per molti il nome di Mike D’Antoni, in scadenza di contratto a Houston, sembra quello più credibile per la successione a Gentry. Un primo motivo D’Antoni lo condivide proprio con l’attuale allenatore di New Orleans: già in passato ha lavorato — bene — con David Griffin, entrambi ai Phoenix Suns. In quel triennio in cui la squadra dell’Arizona - famosa per lo stile offensivo racchiuso nella massima "Seven seconds or less" - ha chiuso l’annata sempre con il miglior rating offensivo (dal 2005 al 2007) a comandare i Suns c’erano Griffin dietro una scrivania e D’Antoni in panchina. Due anni su tre quella versione di Phoenix ha guidato la lega anche per pace, il ritmo di gioco, e il roster di New Orleans — giovane e atletico — sembra perfetto per correre avanti e indietro per il campo sulla partitura disegnata da D’Antoni.
Che da moltissimi nei circoli NBA è considerato un genio della fase offensiva, e i Pelicans quest’anno hanno chiuso soltanto al 14° posto per efficienza offensiva (mentre sono rimasti appena fuori dal podio per numero di possessi su 48 minuti). Spetterebbe a un allenatore dinamico e innovatore, ma anche esperto, come Mike D’Antoni, quindi, guidare la maturazione tecnica di Zion Williamson, il giocatore a cui New Orleans àncora le proprie ambizioni per il futuro.
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D’Antoni però non è l’unico nome associato alla panchina di New Orleans, se in Louisiana dovessero scegliere di cambiare. Già circolato parecchio il nome di Tyronn Lue, anche lui già titolare di un’esperienza passata con David Griffin, quella che ha portato al primo, storico anello dei Cleveland Cavs nel 2016. Tanto che le voci riportate da Sam Amick di USA Today dicono che se D’Antoni riuscisse a sedersi sulla panchina di New Orleans, Lue potrebbe cercare di accasarsi su quella di Houston dove oggi siede proprio l’ex playmaker dell’Olimpia Milano, anche se i beni informati vedono Jeff Van Gundy — oggi stimata spalla tecnica televisiva — come favorito al ruolo di capo allenatore dei Rockets. Sarà un’estate calda anche sulle panchine NBA.