Playoff NBA: Donovan Mitchell clamoroso, ma Denver batte Utah in gara-1 grazie a Murray
PLAYOFF NBAPartita bellissima e combattuta tra Nuggets e Jazz, decisa soltanto dopo un tempo supplementare e vinta da Denver grazie al tiro dalla lunga distanza ritrovato negli ultimi cinque minuti di gara - trascinati dal duo Nikola Jokic&Jamal Murray. Inutili i 57 punti di Donovan Mitchell, miglior prestazione all-time per un giocatore dei Jazz ai playoff e secondo miglior under-23 della storia dopo Michael Jordan
DENVER NUGGETS-UTAH JAZZ 135-125 OT
Il racconto del primo quarto tra Denver e Utah
Partono meglio i Nuggets, precisi soprattutto con i piedi oltre l’arco da cui raccolgono ben sette bersagli su 14 tentativi, contro le sole due triple messe a referto dai Jazz. Pesa quello, oltre alla maggior profondità del roster della squadra del Colorado, che tocca anche le nove lunghezze di vantaggio grazie a un parziale di 12-2, con Denver che chiude sul 31-25 il primo quarto: 10 punti e 3 rimbalzi per Nikola Jokic, silenzioso e dominante in avvio nel testa a testa con Rudy Gobert. Ai Jazz in avvio manca anche il contributo di Mitchell: due punti, un canestro e quattro errori nei primi nove minuti sul parquet.
Il racconto del secondo quarto tra Denver e Utah
Appena Donovan Mitchell trova un po’ di ritmo, l’attacco dei Jazz cambia faccia: ai due punti del primo quarto fanno seguito i 17 della seconda frazione. Otto in particolare arrivano uno dopo l’altro e permettono ai Jazz di riacciuffare i Nuggets sul 43-43. Il pareggio però dura davvero poco, visto che a prendere fiducia e ritmo è Jamal Murray - autore di 12 punti in fila che rimettono la doppia cifra di vantaggio sul tabellone in favore di Denver. Dodici sono anche le lunghezze del massimo vantaggio toccato dai ragazzi di coach Malone, che nel finale pasticciano sugli ultimi possessi e vanno a riposo sul 59-52. Sono tre i giocatori in doppia cifra per Utah, con Joe Ingles e Jordan Clarkson autori di 10 punti a testa, mentre dall’altra parte a tenere avanti i Nuggets è soprattutto il 47% abbondante dall’arco (11/23 complessivo).
Il racconto del terzo quarto tra Denver e Utah
Attacco fermo in avvio di ripresa per i Nuggets e Utah che in meno di tre minuti costringe Denver a chiamare timeout dopo essere tornati di nuovo in parità nel punteggio. I Jazz però non riesce mai a mettere il naso avanti, almeno fino a quando l’ennesima accelerazione di Mitchell permette a Utah di superare psicologicamente Denver nel punteggio a un quarto d’ora dalla fine. A fare la differenza è il tiro da tre punti che non entra con la stessa continuità di prima per la squadra del Colorado, mentre i Jazz chiudono il quarto con ben 31 punti realizzati nella frazione. Il risultato è che vanno a riposo all’ultimo intervallo sull’83-78, con ben 29 punti a referto per Mitchell e 15 per Gobert. Sono 17 con 8 rimbalzi dall’altra parte per Jokic.
Il racconto del quarto quarto tra Denver e Utah
Nell’ultima frazione l’equilibrio regna sovrano tra le squadre, sintomo di quanto sarà combattuta una serie che per i Jazz dipenderà molto dal rendimento di Mitchell. Il n°45 di Utah è clamoroso nella resa, autore di 51 punti - nuovo massimo di franchigia ai playoff per la squadra di Salt Lake City. Non basta però ai ragazzi di coach Snyder che, alla fine di un serrato testa a testa fatto di canestri da una parte e dell’altra, sono costretti ad andare all’overtime dopo che Jamal Murray colpisce più volte negli ultimi 120 secondi. Punteggio sul 115-115 e altri cinque minuti di gioco, in un match che è la degna partita d’esordio dei playoff NBA.
Il racconto dell’overtime tra Denver e Utah
Negli ultimi cinque minuti a fare la differenza è il tiro da tre punti e la resa di Nikola Jokic e soprattutto di uno scatenato Jamal Murray che chiude con 36 punti, 13/29 dal campo e 6/9 dalla lunga distanza. Due canestri pesanti sono chirurgici nel finale per indirizzare la partita, così come i 29 punti e 10 rimbalzi messi a referto dal lungo servo dei Nuggets: sono loro due a guidare Denver al successo all’overtime, nonostante Mitchell non arresti la sua corsa e chiuda il match con ben 57 punti a referto. Una prestazione da record, unico under-23 a chiudere una partita di playoff con così tanti punti a segno dai 63 firmati da Michael Jordan contro i Celtics. Una partita da ricordare nonostante, proprio come accade nel caso del talento dei Bulls, alla fine sia arrivata una sconfitta.