NBA, Shaquille O’Neal e i suoi migliori compagni di squadra: manca LeBron James. TOP-5
Nel caso dell’ex giocatore di Lakers e Heat c’è davvero l’imbarazzo della scelta, ma dimenticarsi un giocatore come l’attuale n°23 gialloviola non poteva che fare notizia. Nonostante James e O’Neal infatti non abbiano mai vinto insieme, in molti immaginavano che l’Hall of Famer citasse anche LeBron: al suo posto invece un compagno di squadra meno talentuoso, ma sempre decisivo nei momenti chiave. Questo il quartetto di cui Shaq ha deciso di circondarsi
SHAQUILLE O'NEAL | All'interno del gioco fatto da Shaq, l'unica condizione imprescindibile era la sua presenza sul parquet assieme ai migliori compagni di squadra avuti nei due decenni in cui ha calcato i campi NBA
KOBE BRYANT | Ovviamente non poteva mancare Kobe Bryant, protagonista assieme a Shaq della storica cavalcata che ha portato tre titoli ai Lakers a inizi 2000: un compagno di squadra dal talento unico, per molti la miglior coppia mai vista su un parquet NBA
DWYANE WADE | Il quarto storico titolo della carriera di Shaquille O'Neal è arrivato a Miami nel 2006: merito delle giocate di un giovane e talentuoso Dwyane Wade, altro tassello che non poteva mancare in questo quintetto personale del n°32 di primissimo livello
PENNY HARDAWAY | Una delle giovani coppie NBA di metà anni '90 più entusiasmanti della lega, il primo grande compagno di squadra di Shaq: Penny Hardaway, una coppia che ha portato molto vicini al titolo quegli Orlando Magic
ROBERT HORRY | Niente LeBron, ok, ma al suo posto uno di quei giocatori che hanno sempre risposto "presente" quando c'era da fare la differenza, soprattutto ai playoff: Robert Horry, uno dei giocatori più vincenti della storia NBA (non a caso). Uno di quelli che Shaquille O'Neal vorrebbe sempre al suo fianco
E LEBRON? | Troppo poche quelle 53 partite giocate insieme nella stagione 2009-10 ai Cavaliers, con uno Shaq ormai in fase calante (12 punti di media, seconda peggior stagione della sua carriera) e un LeBron già pronto con le valigie in mano a passare agli Heat. Di certo non la condizione ideale per lasciare il segno
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