
Playoff NBA, Boston Celtics-Miami Heat, si parte: 5 domande sulla finale di Conference
Un testa a testa inatteso alla vigilia dei playoff tra due squadre che in pochi avevano indicato come possibili finaliste a Est. Due franchigie che hanno sorpreso per ragioni diverse ai playoff, battendo entrambe con merito le favorite Milwaukee e Toronto. E adesso cosa verrà fuori dalla serie tra Celtics e Heat? Cinque possibili spunti di riflessione in vista di una sfida tutta da seguire
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LA DIFESA PLAYOFF… DEI CELTICS | Una delle chiavi del successo di Boston in queste prime due serie è stata la capacità di proteggere il ferro come raramente era successo in regular season: i Celtics hanno concesso la percentuale più bassa dall’arco (30.5%) e la seconda peggiore nel pitturato (55.9%) ai propri avversari, migliorando l’incidenza ai playoff come nessuno (-4.6 punti concessi su 100 possessi) e costringendo i Raptors a segnarne ben 22.6 in meno di media rispetto alla serie contro Brooklyn. Miami è avvisata

ADEBAYO E LA SFIDA SOTTO CANESTRO | Cosa manca a Boston? Un lungo titolare da affiancare al quartetto Brown-Tatum-Smart-Walker, anche se Daniel Thies ha dimostrato di sapersi difendere (soprattutto contro Toronto). Bam Adebayo però è il cliente più scomodo da dover affrontare in questo momento, un All-Star su entrambi i lati del campo e pieno di armi sia vicino che lontano da canestro. Chi si prenderà cura di lui in casa Celtics? Il lungo degli Heat è pronto ad approfittare di qualsiasi tipo di miss-match

IL FATTORE “GORDON HAYWARD” | Non bisogna dimenticare che a Boston manca un tassello fondamentale come Hayward, rientrato nella bolla ma ancora alle prese con l’infortunio alla caviglia destra che lo ha costretto fuori dai giochi sin da gara-1 contro i Sixers al primo turno. Nella prima sfida della serie non ci sarà, ma potrebbe rientrare strada facendo. E avere a disposizione un rinforzo come lui per coach Stevens potrebbe fare tutta la differenza del mondo, quella passa tra il vincere e il perdere

GORAN DRAGIC VS. KEMBA WALKER | Il playmaker degli Heat sta giocando a un livello che in pochi avrebbero immaginato soltanto qualche settimana fa per punti e percentuali dal campo, giocando il pick&roll come pochissimi altri nella lega. Dall’altra Walker, pieno di acciacchi, affaticato, a volte impreciso in attacco, ma sempre decisivo e presente nei momenti cruciali per i Celtics. Dalla loro sfida in “cabina di regia” passano le sorti di buona parte della serie: chi dei due riuscirà a imporre il proprio gioco?

CHI VINCE? | Erano 51 anni che a Est non si giocava una finale di Conference senza almeno una delle prime due classificate in regular season. Merito della forza e dell’energie dimostrata da due squadre che possono disporre probabilmente dei due migliori allenatori della lega. Di fronte a tutto questo, davvero complicato fare pronostici, se non sottolineando l’equilibrio che probabilmente regnerà sovrano in questa (si spera lunga) serie: a noi non resta che goderci lo spettacolo su Sky Sport!