
Playoff NBA: Anthony Davis e non solo, i buzzer beater nella storia dei Lakers
Anthony Davis diventa così il settimo giocatore dei Los Angeles Lakers a realizzare un canestro vincente sulla sirena, aggiungendo il suo nome a quelli di campioni rimasti immortali nella storia dei gialloviola. Questa la lista completa dei bersagli decisivi arrivati allo scadere nella post-season per i Lakers: conclusioni che sono coincise, soprattutto in tempi recenti, con la conquista del titolo NBA

JERRY WEST | LOS ANGELES LAKERS VS. BOSTON CELTICS, GARA-3 DELLE FINALS NBA 1962 | Una palla rubata sulla rimessa battuta da Sam Jones e attesa invano da Bob Cousy: un possesso soffiato sotto il naso dei Celtics sul 115-115 che permette a Jerry West di involarsi verso il canestro avversario e segnare i due punti del definitivo sorpasso allo scadere

Peccato che quella vittoria e il 2-1 nella serie finale non bastarono ai Lakers per trovare il successo e il titolo NBA contro Bill Russell e compagni - un avversario diventato una vera e propria maledizione proprio a partire dal ko in quel 1962 in gara-7

JERRY WEST | LOS ANGELES LAKERS VS. ST. LOUIS HAWKS, GARA-2 DELLE FINALI DI CONFERENCE 1963 | Un anno dopo Jerry West mise di nuovo lo zampino allo scadere su una vittoria dei Lakers in una partita playoff e in una serie complicata come quella contro St. Louis - conquistata poi soltanto in gara-7. Se lo chiamavano “Mister Clutch” in fondo doveva pur esserci un motivo…

In finale il copione anche quell’anno non cambia: sfida persa contro i Boston Celtics. Più profondi, più decisivi nel momento cruciale della stagione e soprattutto più abituati a vincere. Non sempre un buzzer beater basta a indirizzare le sorti playoff di una squadra

ELGIN BAYLOR | LOS ANGELES LAKERS VS. ST. LOUIS HAWKS, GARA-3 DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE 1964 | Un acuto sulla sirena da parte di un campione senza tempo come Elgin Baylor, autore in quella sfida di una tripla doppia da 23 punti, 16 rimbalzi e 11 assist, in una serie poi persa dai Lakers per 3-2

Lo scorso 16 settembre ha compiuto 84 anni e, nonostante i gialloviola da record che arrivarono sei mesi dopo il suo ritiro decisero di regalare un anello NBA anche a lui (che formalmente per qualche settimana aveva fatto parte di quel roster), resta il giocatore più talentuoso di sempre a non aver mai vinto un titolo da protagonista

ROBERT HORRY | LOS ANGELES LAKERS VS. SACRAMENTO KINGS, GARA-4 DELLE FINALI DI CONFERENCE 2002 | Sette titoli NBA non si vincono per caso, ma incidendo sulle sfide decisive nella corsa al titolo. Come in quella combattuta gara-4 contro i Kings, con Bryant che attacca il canestro e finisce sul primo ferro, O’Neal che corregge in tap-in sbagliando e poi, soltanto quando il pallone schizza fuori, finisce nelle mani di un liberissimo Horry che dal perimetro ha la freddezza di colpire con il canestro più importante di quella avventura playoff dei gialloviola

Un’avventura terminata con il titolo NBA, il terzo in fila conquistato da quei Lakers marchiati Kobe Bryant e Shaquille O’Neal, dominanti come poche altre squadre in quei favolosi anni per i tifosi della squadra gialloviola

DEREK FISHER | LOS ANGELES LAKERS VS. SAN ANTONIO SPURS, GARA-5 DELLE FINALI DI CONFERENCE 2004 | Il canestro allo scadere di Tim Duncan era già pronto a diventare uno dei più iconici della storia, lasciando soltanto 0.4 secondi ai Lakers per tentare una replica disperata. Nella pallacanestro però basta davvero una frazione di secondo e il canestro di Derek Fisher è lì a dimostrarlo: un colpo unico, forse irripetibile, con cui i Lakers si presero una vittoria decisiva in quella serie

Le cose però poi non andarono per il verso giusto fino in fondo: i gialloviola infatti, nonostante la parata di stelle messa insieme al fianco di Kobe e Shaq arrivati ormai ai ferri corti, persero contro i Detroit Pistons in finale: nel basket il collettivo vince sempre sul talento

KOBE BRYANT | LOS ANGELES LAKERS VS. PHOENIX SUNS, GARA-4 DEL PRIMO TURNO PLAYOFF 2006 | Uno dei finali di partita più incredibili della storia playoff, uno dei più iconici della carriera del Black Mamba, che prima riporta in parità il punteggio a 0.7 secondi dalla sirena dei supplementare e poi gioca in maniera poetica gli ultimi 6.1 secondi dell’overtime, trovando quello che forse è il canestro che rappresenta al meglio il suo talento e la sua innata voglia di vincere

Un bersaglio iconico, certo, arrivato in quello che è stato uno dei momenti più complicati della carriera di Kobe Bryant ai Lakers - al suo apice dal punto di vista personale in quanto a capacità e produzione realizzativa, ma al tempo stesso non supportato a dovere da una squadra che nel giro di due anni con i giusti innesti tornerà a essere competitiva e vincente

RON ARTEST | LOS ANGELES LAKERS VS. PHOENIX SUNS, GARA-5 DELLE FINALI DI CONFERENCE 2010 | Con 3.5 secondi sul cronometro ancora da giocare, tutti sapevano che il pallone sarebbe finito nelle mani di Kobe Bryant per provare a vincere la partita contro Phoenix. Il Black Mamba, a un passo dalla tripla doppia in quel match, si libera della marcatura di Dudley e trova lo spazio per tirare. Tutti guardano alla parabola della conclusione, tranne Ron Artest che taglia dal lato debole, approfitta del tiro corto del n°24 Lakers e corregge a canestro

Il sigillo di uno dei giocatori chiave di quei Lakers - spesso bistrattato e poco considerato quando si tratta di rendergli il giusto merito anche in attacco: l’ultimo momento felice dei Lakers ai playoff, poi capaci di conquistare il titolo. Un’esperienza che i tifosi sperano di riprovare tra qualche settimana

ANTHONY DAVIS | LOS ANGELES LAKERS VS. DENVER NUGGETS, GARA-2 DELLE FINALI DI CONFERENCE 2020 | Adesso si aggiunge anche la tripla sulla sirena mandata a bersaglio da Anthony Davis per portare sul 2-0 la serie contro Denver e mettere una serie ipoteca sul passaggio del turno - tagliando così le gambe ai Nuggets che speravano di aver finalmente acciuffato il pareggio in un testa a testa adesso fortemente indirizzato dalla prodezza di AD

Come andrà a finire? Questo al momento non possiamo saperlo, anche perché in passato i buzzer beater sono coincisi tre volte con la conquista del titolo NBA e altre quattro volte con sconfitte più o meno clamorose alle Finals NBA. Cosa succederà nelle prossime settimane alla squadra di Los Angeles?