
NBA, si chiamano "bandiere": le migliori carriere tutte con un'unica maglia. LA CLASSIFICA
Un giocatore "fuori classifica", parecchie menzioni onorevoli, un solo nome tra i campioni ancora in attività e poi tante leggende, quelle che hanno legato il loro nome a una sola squadra per tanti anni, a volte decenni. Metterli in fila non è per niente facile: ci ha provato - almeno con la top 5 finale - il sito "Bleacher Report"

FUORI CLASSIFICA: BILL RUSSELL, BOSTON CELTICS (1956-1969) | Come fa a non esserci lui — il mitico n°6 dei Celtics imbattibili — in testa a questa classifica? Perché Bleacher Report ritiene la NBA di fine anni ’50 e degli anni ’60 troppo diversa da quella attuale (8 sole squadre all’inizio, mai più di 14). Il palmares non lascia dubbi: 11 titoli NBA, 5 premi di MVP della lega, 12 volte All-Star e definizione che lo insegue e al tempo stesso lo descrive meglio di tutte: “Più anelli che dita per indossarli”. La definizione del termine “vincente”

JOHN HAVLICEK, BOSTON CELTICS (1962-1978) | Si dice che abbia inventato il ruolo di sesto uomo (essendo uscito dalla panchina in ognuna delle sue prime sette stagioni nella lega) e al termine della stagione 1963-64 — sempre da riserva — venne nominato nel primo quintetto NBA (mai più successo). Quel che è certo è che in 16 stagioni a Boston per 13 volte è stato un All-Star e per 8 volte ha vinto il titolo NBA, finendo per essere votato MVP delle finali in occasione del trionfo del 1974. In carriera ha viaggiato a 20.8 punti, 6.3 rimbalzi e 4.8 assist di media

ISIAH THOMAS, DETROIT PISTONS (1981-1984) | In 13 anni di NBA ha saltato 8 gare di regular season (su 979): un duro, odiato dagli avversari, ma rispettato da tutti. Due volte campione NBA con i “Bad Boys” di Detroit (MVP delle finali nel 1990), 12 volte All-Star, un anno miglior passatore NBA, per tre volte nel primo quintetto NBA (e altre due nel secondo)

STEPH CURRY, GOLDEN STATE WARRIORS (2009-presente) | Una carriera che deve ancora scrivere pagine importanti, negli 11 anni in NBA (l’ultima stagione limitata a 5 gare) ha vinto 3 titoli NBA, disputato 5 finali in fila, per due volte è stato votato MVP della lega (una prima volta nel 2015, l’anno dopo col primo voto unanime di sempre) e per 6 volte ha preso parte all’All-Star Game. È stato il n°1 nella lega sia per punti segnati che per recuperi su singola stagione (nel 2016)

REGGIE MILLER, INDIANA PACERS (1987-2005) | Uno dei più grandi tiratori da tre che la storia NBA ricordi, il prodotto di UCLA ha vinto poco rispetto al suo talento proprio scegliendo di sposare in toto la causa dei Pacers, squadra di un mercato piccolo come Indianapolis. Ma “Killer” Miller è stato 5 volte All-Star e ha chiuso una carriera NBA di 18 anni a oltre 18 punti di media con quasi il 40% da tre

JERRY WEST, LOS ANGELES LAKERS (1960-1974) | Sempre in gialloviola la sua carriera da giocatore, in ognuna delle 14 stagioni NBA disputate è sempre stato un All-Star e l’unico giocatore di sempre ad aver vinto il premio di MVP delle finali pur perdendo la serie (nel 1969, quasi 38 di media in 7 partite). Nove finali NBA per lui, una sola vittoria (nel 1972), miglior realizzatore (1970) o passatore (1972) ma anche 4 volte nel primo quintetto difensivo

ELGIN BAYLOR, MINNEAPOLIS/LOS ANGELES LAKERS (1958-1971) | Prima scelta assoluta, rookie dell’anno, 11 volte All-Star in 14 anni di permanenza sui parquet NBA, una decina di volta nel primo quintetto NBA eppure… mai un titolo NBA. Ma medie in carriera che parlano di 27.4 punti e 13.5 rimbalzi. Mostruoso e in grande anticipo rispetto ai tempi, un precursore tecnico e atletico e una leggenda dei Lakers

JULIUS ERVING, PHILADELPHIA 76ERS (1976-1987) | A proposito di precursori… Ha rivoluzionato il gioco, introducendo una componente aerea mai vista prima. MVP NBA nel 1981, campione NBA due anni dopo, nel 1983, è stato un All-Star in ognuna delle 11 stagioni trascorse nella NBA (dopo aver iniziato nella ABA). Di lui si ricordano le magie aree, ma è stato primo quintetto NBA sia offensivo che difensivo

DAVID ROBINSON, SAN ANTONIO SPURS (1989-2003) | Nelle 14 stagioni NBA trascorse all’ombra dell’Alamo, ha fatto tempo a dare il via alla dinastia sotto coach Popovich (due titoli NBA vinti, nel 1999 e nel 2003, l’anno del suo ritiro) ma soprattutto nel giro di sei anni è stato rookie dell’anno (1990), miglior difensore NBA (1992), capocannoniere della lega (1994) e MVP della stessa (1995). Ha incarnato il ruolo di centro moderno in una lega che iniziava a cambiare, e tenuto a bottega un certo Tim Duncan…

5. JOHN STOCKTON, UTAH JAZZ (1984-2003) | Non solo ha giocato 19 stagioni in NBA, sempre nei Jazz, ma in 16 di queste non ha saltato neppure una partita (!). Primo per assist dal 1988 fino al 1996, è anche il n°1 assoluto nella lista all-time (stesso risultato anche alla voce recuperi). In carriera ha tirato con il 51.5% dal campo e con oltre il 38% da tre, ma è stato anche 5 volte nel secondo quintetto difensivo. All-Star perenne (10 volte) gli è mancato solo un titolo NBA

4. DIRK NOWITZKI, DALLAS MAVERICKS (1998-2019) | Una carriera interminabile, una carriera inimitabile. La bandiera dei Mavs li ha guidati al titolo NBA nel 2011 (con premio di MVP delle finali incluso), dopo che quattro anni (nel 2007) si era aggiudicato il premio di MVP della lega. Poi ci sono 14 apparizioni all’All-Star Game e 4 presenze nel primo quintetto NBA

3. LARRY BIRD, BOSTON CELTICS (1979-1992) & MAGIC JOHNSON, LOS ANGELES LAKERS (1979-1991 + 1996 + 1999-2000) | Sono spesso ricordati assieme — una delle più grandi rivalità sportive di sempre — dividono anche il terzo gradino del podio. Per entrambi 13 stagioni nella lega (con 12 convocazioni all’All-Star Game) e 3 titoli di MVP della lega a testa, Magic ha vinto di più (5 anelli contro 3) ma Bird ha segnato di più e difeso meglio (tre volte nei quintetti difensivi)

2. KOBE BRYANT, LOS ANGELES LAKERS (1996-2016) | In due decadi in gialloviola, prima col n° 8 poi con il n°24, ha vinto come Magic Johnson (5 titoli NBA, con due gruppi diversi, il primo con Shaq, il secondo con Gasol), ha segnato più di ogni altro Lakers (2 titoli di capocannoniere NBA), è stato MVP della lega nel 2008, due volte delle finali e un All-Star per 18 anni. Ha raccolto l’eredità di Michael Jordan e ha traghettato la lega verso una nuova epoca

1. TIM DUNCAN, SAN ANTONIO SPURS (1997-2016) | Tra tutti i giocatori di questa lista è l’unico che ha messo in fila la prima scelta assoluta al Draft, il titolo di rookie dell’anno, almeno un titolo di MVP (lui ne ha vinti due) e almeno un titolo di MVP delle finali (tre nel suo caso). Un All-Star per 15 delle sue 19 stagioni, 10 volte è stato nel primo quintetto NBA e per 15 in uno di quelli difensivi (ma mai miglior difensore della lega). Ah, ha vinto anche 5 anelli NBA