
Tyler Herro fa il fenomeno, Miami vince gara-4 112-109 e va sul 3-1 contro Boston
I Miami Heat vincono gara-4 112-109 contro i Boston Celtics e si portano sul 3-1 nella serie di finale della Eastern Conference, a una sola vittoria dalle Finals. Decisivi i 37 punti dalla panchina del rookie Tyler Herro, alla miglior prestazione della carriera. Insieme a lui anche 24 punti per Butler, 22 per Dragic e 20 di Adebayo. I Celtics pagano le 19 palle perse nonostante i 28 di Jayson Tatum, tutti nel secondo tempo

Battaglia doveva essere e battaglia è stata. Boston e Miami arrivano appaiate all’ultimo quarto, ma sono gli Heat a spuntarla nel finale grazie alla maggiore disciplina e la capacità di gestire il pallone nei momenti decisivi, chiudendo i conti dalla lunetta e vincendo 112-109. Con questo successo gli Heat si portano sul 3-1 nella serie e a una sola vittoria dalle seste NBA Finals della loro storia, le prime dal 2014
VIDEO. GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Il protagonista assoluto della partita è il più giovane in campo, Tyler Herro. Il rookie degli Heat firma la sua miglior prestazione in carriera (college compreso) nel momento più importante, chiudendo con 37 punti, 6 rimbalzi e 3 assist con 14/21 al tiro e 5/10 da tre, glaciale anche dalla lunetta con i tiri liberi (4/4) per tenere i suoi avanti di due possessi. Herro ha superato il record di 27 punti per un rookie degli Heat detenuto da Dwyane Wade, segnandone 17 nel solo ultimo quarto
VIDEO. GUARDA LA SUPER PRESTAZIONE DI TYLER HERRO
Nella storia della NBA c’è stato un solo altro giocatore di 21 anni o meno a segnare 37 punti in una partita di playoff: il suo nome è Magic Johnson e la prestazione in questione è quella da 42 punti, 15 rimbalzi e 7 assist per vincere le Finals del 1980 a Philadelphia senza Kareem Abdul-Jabbar. La partita di Herro non è a quei livelli di leggenda, ma è stata comunque fondamentale per portare Miami a un passo dalle finali: "È una bella cosa, ma c'è ancora lavoro da fare" ha detto dopo la partita
VIDEO. LA MIGLIOR GIOCATA DELLA SERATA DI HERRO
“Ha una grande competitività umile dentro di lui” ha spiegato coach Erick Spoelstra dopo la vittoria. “Ha fiducia nei suoi mezzi, ma soprattutto una mancanza di paura che è inusuale. Ma è abbastanza umile da mettersi al lavoro, rendendosi allenabile e accettando i consigli dei veterani che abbiamo in squadra. E più andiamo avanti, più guadagna fiducia”. Nella loro storia gli Heat hanno avuto un vantaggio di 3-1 nella serie per 12 volte, vincendo le ultime 11

“La capacità di fare canestro di Herro ha fatto semplicemente la differenza stasera” ha commentato invece coach Brad Stevens. “Anche Jimmy è stato grande nel finale, Adebayo ha giocato ai suoi livelli e Dragic ha firmato delle giocate chiave. Ma Herro è stato incredibilmente bravo stasera. Vedeva l'oceano al posto del ferro”
LEGGI TUTTE LE PAROLE DI STEVENS SU HERRO
Le magie di Herro hanno salvato gli Heat da una prestazione offensiva non entusiasmante (43% dal campo e 27% da tre), con soli altri tre giocatori in doppia cifra — per quanto tutti sopra quota 20. Jimmy Butler ha chiuso con 24 punti e 9 rimbalzi, segnando 8 tiri liberi su 9 nel finale di gara; Bam Adebayo, nonostante un problema al polso, ne ha messi 20 con 12 rimbalzi e 7/11 al tiro; Goran Dragic si è ripreso dopo la brutta gara-3 segnandone 22, di cui alcuni decisivi nel quarto periodo

Il resto dei Miami Heat ha segnato solamente 9 punti (tre a testa per Jae Crowder, Andre Iguodala a Duncan Robinson), ma il dato decisivo è un altro: quello delle palle perse. La squadra di coach Erik Spoelstra ne ha commesse solamente 8 in una serata in cui — nonostante le percentuali ondivaghe — ha tirato ben 91 volte distribuendo 20 assist e recuperando 9 palloni, grazie a una difesa a zona che ha di nuovo mandato in tilt i Celtics

Per Boston infatti il responsabile numero 1 della sconfitta è il numero delle palle perse, ben 19. Dopo un primo tempo in cui la squadra di coach Stevens ne ha buttate via 11, Boston è riuscita a perderne solo una nel terzo quarto e infatti ha vinto la frazione per 32-27, mettendo anche la testa avanti nel quarto periodo dopo essere stata sotto per quasi tutto il match. Le 7 palle perse nella frazione finale però hanno condannato i biancoverdi, nonostante il tentativo di rimonta finale

Jayson Tatum ha vissuto una partita a due facce: abulica nel primo tempo con 6 errori al tiro, 3 palle perse e zero punti segnati ("Inaccettabile" il suo commento), devastante nel secondo con 28 punti finali (16 nel solo terzo quarto), 9 rimbalzi e 4 assist. Uno sforzo finale che lo ha reso il miglior marcatore dei suoi ma che non è bastato per pareggiare i conti nella serie, nonostante percentuali di squadra superiori a quelle degli avversari (47.6% dal campo e 35% da tre punti)

Per Boston i cinque migliori giocatori chiudono tutti in doppia cifra, anche se con risultati alterni. Jaylen Brown ne ha messi 21 con 9 rimbalzi e 8/14 al tiro, seguito dai 20 di Kemba Walker. Percentuali peggiori per Gordon Hayward (14 con 7 rimbalzi) e soprattutto per Marcus Smart (3/12 di cui 1/8 da tre), autore di una doppia doppia da 10 punti e 11 assist. Ora per i Celtics non c’è più domani: ogni partita da adesso in poi è da “vincere o andare a casa”, a partire da gara-5 prevista nella notte tra venerdì e sabato