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NBA, la serata magica di Duncan Robinson: triple da record e gli elogi di Butler

NBA
©Getty

"Sarà lui il motivo per cui vinceremo anche la prossima", dice il leader dei Miami Heat del suo tiratore n°55, che con il 7/13 dall'arco di gara-5 diventa il giocatore mai scelto al Draft a segnare più triple in una partita di finale NBA

Duncan Robinson ha le idee chiare quando c’è da descrivere gara-5: “Una lotta tra pesi massimi — dice — sapevamo che sarebbe stata così. È stata una battaglia, non poteva essere diversamente, perché sapevamo che loro volevano chiudere la serie stasera. Abbiamo sentito tutte le voci, è stato impossibile evitarle: sapevamo che le chance non erano a nostro favore, e così abbiamo abbracciato questo ruolo di underdog”, dice Robinson. Prima di mollare, però, una squadra allenata da Erik Spoelstra sicuramente lotta, e gli Heat hanno avuto davvero bisogno dell’ultima stilla di energia per uscire vincenti da gara-5: “Ci diciamo sempre di lasciare sul campo tutto quello che abbiamo, di non risparmiarci mai, e così è stato”. E se Jimmy Butler ha giocato quasi ogni secondo di gara-5 — 47’12” su 48 minuti — Duncan Robinson è da sempre uno di quelli che macina più chilometri, cercando di smarcarsi sui blocchi dei compagni: “Le nostre condizioni fisiche sono qualcosa di cui siamo orgogliosi, un vantaggio che sentiamo di avere in ogni serie che affrontiamo, contro qualsiasi avversario”.

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Se 6 dei primi 15 giocatori per chilometri percorsi in questi playoff hanno la maglia dei Miami Heat, Robinson è già vicino ai 70 chilometri nei soli playoff 2020, 15 in queste finali.

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Uno sforzo che a inizio della serie sembrava condizionare le sue percentuali al tiro (5/20, il 25%, da tre punti dopo le prime tre gare): “Vero, nelle prime gare i tiri non mi entravano ma i miei compagni hanno continuato a incoraggiarmi, volevano che restassi aggressivo. Prima di gara-5 ci siamo detti che per vincere c’era bisogno che ognuno di noi facesse qualcosa in più di quanto fatto finora, e così è stato”. Sicuramente vale per lui, autore di 7 triple a bersaglio su 13 tentativi: “Tiri che non erano così diversi da quelli che mi sono preso dall’inizio della serie. Forse stasera sono soltanto stato un po’ più determinato a cercare il pallone e riceverlo nelle zone di campo che preferisco. Questo mi ha aiutato, così come ha aiutato vedere entrare qualche tiro: mi ha dato fiducia”. Una fiducia che ha fatto di Robinson il giocatore mai scelto al Draft con più triple a segno in una gara di finale NBA (una in più di quelle — 6 — segnate da Gary Neal in maglia Spurs nel 2013) e che gli sono valse le parole di ammirazione di Jimmy Butler: “Duncan è Duncan. Questo è quello che ci aspettiamo da lui, perché lui ha sempre grande fiducia. Duncan sarà il motivo per cui vinceremo anche la prossima”. I Lakers sono avvisati.