Secondo quanto riportato da Shams Charania, i Cleveland Cavaliers quest’estate si troveranno a scegliere tra Donovan Mitchell e Darius Garland, mettendo l’altro sul mercato. Il playmaker sembra essere di grande interesse per i Los Angeles Lakers, complice il suo agente Rich Paul, rappresentante anche di James e Davis. Sarebbe lui il rinforzo al posto di D’Angelo Russell per rimanere competitivi a Ovest, senza però il costo di un Trae Young
Per come si sta evolvendo il mercato in questo momento, Cleveland rischia di essere il centro nevralgico dell’intera NBA. Dei quattro giocatori principali del roster dei Cavs — Darius Garland, Donovan Mitchell, Evan Mobley e Jarrett Allen — almeno due sembrano destinati a partire, spezzando le due coppie che negli ultimi anni hanno condiviso il quintetto. Ma se tra Mobley e Allen non sembrano esserci dubbi che la franchigia continuerà a investire sul più giovane (scelto al Draft con la numero 3 solamente nel 2021 ed eleggibile per un’estensione di contratto) mettendo sul mercato Allen, più complicata è la situazione delle due guardie. Il coltello dalla parte del manico, infatti, ce l’ha Donovan Mitchell, al quale verrà presentata un’offerta al massimo salariale per estendere il suo contratto, dal quale potrebbe uscire nell’estate del 2025. I dirigenti di Cleveland, secondo quanto detto da Brian Windhorst di ESPN, sono piuttosto ottimisti sulla possibilità che rimanga, e lui stesso ha dichiarato di essere felice in Ohio. Tra le parole e i fatti però ci sono grandi differenze ed è tutto da vedere che il numero 45 decida davvero di rinnovare: se dovesse accadere, però, l’effetto domino sarebbe quello di portare alla richiesta di essere ceduto di Darius Garland, che attraverso la sua agenzia (Klutch Sports di Rich Paul) ha fatto sapere che in caso di conferma di Mitchell gradirebbe cambiare aria.
James a bordo campo a Cleveland per osservare Garland?
La presenza di LeBron James a bordo campo per gara-4 tra i Cavs e i Boston Celtics non ha fatto altro che accendere ancor di più le voci di mercato, non solamente su un suo ritorno sognato dai tifosi di Cleveland, ma per attrarre a Los Angeles uno dei Cavs scontenti. E se per Mitchell bisognerebbe nel caso battere la concorrenza agguerrita di molte altre franchigie, pronte a offrire anche più di quello che i Lakers potrebbero mettere sul tavolo, potrebbe essere più semplice raggiungere Garland come sostituto naturale di D’Angelo Russell. I buoni rapporti tra i gialloviola e l’agenzia del playmaker — notoriamente la stessa di James e Anthony Davis — faciliterebbero la preferenza per i gialloviola, che peraltro già ai tempi del Draft del 2019 era molto intrigata dal suo profilo in uscita da Vanderbilt, salvo poi cedere la quarta scelta assoluta ai New Orleans Pelicans all’interno dello scambio per AD. L’ultima parola spetta però a Cleveland: Garland infatti è sotto contratto fino al 2028 senza opzioni di uscita anticipata, per un totale di 163 milioni di dollari nei rimanenti quattro anni del suo accordo. E secondo le ultime voci attorno a lui ci sarebbe maggiore interesse in giro per la lega rispetto anche a uno come Trae Young, decisamente più costoso in termini di asset e non così più produttivo rispetto al playmaker dei Cavs. Stesso ragionamento che potrebbero fare i Lakers, specialmente ora che Young ha lasciato Klutch per unirsi alla CAA Sports, come annunciato una decina di giorni fa sui suoi social. Come si risolverà la faccenda? Una prima risposta la avremo dopo la fine delle Finals, quando i Cavs potranno negoziare con Mitchell l’estensione di contratto: da quello snodo cruciale si capirà che direzione prenderà l’estate del mercato NBA.