Dopo oltre tre mesi rinchiusi nella bolla, l'ala ha raccontato come in squadra si minacciasse scherzosamente di non andare più in trasferta a Orlando per un bel po' ("almeno un paio di anni"). Dai ricordi di Kobe Bryant alle lacrime del trionfo, l'ala n°3 dei Lakers ha raccontato per la prima volta dopo il titolo tutte le sue emozioni
Ospite al Jimmy Kimmel Live show — anche se solo virtualmente, in realtà in collegamento dal salotto di casa — Anthony Davis ha raccontato le sue emozioni di essere diventato campione NBA per la prima volta (e non solo: anche l’unico giocatore di sempre ad aver tagliato il traguardo del Grande Slam del basket mondiale). Con il Larry Brien Trophy al suo fianco (“Sta qui con me per un giorno”), Davis ha toccato tantissimi temi, raccontando del suo personalissimo rapporto con Kobe Bryant, di una profezia di LeBron James e del suo futuro. “Con Kobe siamo diventati grandi amici durante le Olimpiadi (del 2012 a Londra). C’è questa foto di lui che guarda dentro la mia sopramaglia, in panchina, perché quel giorno mi ero dimenticato di indossare la canotta: ‘Come pensi di poter dimostrare a tutti quanto sei forte se non ti ricordi neppure di indossare la tua canotta?’, mi diceva prendendomi in giro”.
Da un grande Lakers di ieri a un grande Lakers di oggi, Kimmel svela come LeBron James abbia avvisato Anthony Davis sulle emozioni che lo avrebbero sopraffatto una volta vinto il primo titolo: “Piangere? No, io non piangerò, non sono tipo da lacrime. Non gli ho creduto". E invece le telecamere di ABC durante gli ultimi secondi di gara-6 — con Anthony Davis già in panchina — si sono soffermate proprio sul n°3 dei Lakers con gli occhi lucidi e il viso nascosto in un asciugamano: “Tutte le emozioni sono venute fuori ed esplose in quel singolo momento: realizzi quanto speciale sia il momento che stai vivendo e ti lasci andare. Puoi dire quello che vuoi, prima, ma quando arriva quel momento ti lasci solo andare. Sono state lacrime di pura gioia”, dice Davis.
Davis+LeBron
Star Power: basta per vincere l’anello? Non sempre
Mai più a Disney World (almeno per un bel po’)
Se nel football NFL è tradizione che l’MVP del Super Bowl festeggi il titolo recandosi a Disney World, Anthony Davis e i Lakers sono rimasti nel campus allestito all’interno del famoso parco giochi per oltre tre mesi: “Pensi che tornerai mai a Disney World?”, ha chiesto allora Kimmel all’ala gialloviola. “Probabilmente no — la risposta di Davis — almeno non per i prossimi due anni”. Che anzi poi ha svelato un divertente scherzo sulla bocca di tanti Lakers durante il loro soggiorno nella bolla: “Abbiamo parlato spesso di boicottare le trasferte per andare a giocare contro gli Orlando Magic, almeno per i prossimi anni”, ha dichiarato il campione NBA scatenando l’ilarità del pubblico.