
NBA, stagione accorciata e porte chiuse: chi ha perso più soldi. LA CLASSIFICA
Non giocare davanti ai propri tifosi (chi 5/6 partite, chi addirittura 10) ha messo un pesante segno meno davanti ai bilanci di diverse squadre NBA. Proiettare queste perdite su un'intera stagione (di 41 gare interne) sarebbe addirittura disastroso. Ecco lo studio che indaga chi ha perso di più (e quanto) nel corso della stagione 2019-20

MENO GARE INTERNE | Chi — come i Lakers o gli Hornets — hanno perso 10 partite interne di regular season, da disputare davanti al loro pubblico. Chi ha dovuto rinunciarne soltanto a 5 (i Cavs) o a 6 (i Suns). Ma da quando — era l’11 marzo — la NBA ha fermato il proprio campionato, per riprenderlo poi nella bolla di Orlando a fine luglio — i conti economici di tante franchigie hanno subìto un brutto colpo

UNA STAGIONE ACCORCIATA | Nella bolla ogni squadra invitata ha disputato otto partite. Chi a Orlando non c’è neppure arrivato, ha chiuso la stagione con 64 (Minnesota), o 65 (Golden State, Chicago e Cleveland) partite, le altre hanno toccato quota 72/73 gare. In totale, però, dalla stagione 2019-20 sono state cancellate 258 partite rispetto al calendario iniziale da 82

QUANTO VALE UNA PARTITA NBA | Ogni gara NBA disputata ovviamente a porte aperte davanti ai propri tifosi porta in media nelle casse di una franchigia NBA 2.7 milioni di dollari lordi, tra introiti per la vendita dei biglietti, del merchandising e di tutte le concession (dal cibo ad altro) presenti in un’arena NBA

LA PERDITA MEDIA | Il calcolo di quanto ogni squadra NBA abbia perso nel non poter completare il proprio calendario di gare casalinghe è impietoso: la perdita media per una franchigia NBA generata dal non avere i propri tifosi all’arena è stata calcolata in 22.9 milioni di dollari

WARRIORS MACCHINA DA SOLDI | Una reputazione vincente (costruita con 5 finali NBA in 5 anni, dal 2015 al 2019), una nuova bellissima arena (il Chase Center), alcune delle più grandi superstar del gioco (da Curry a Thompson, anche se poi quest’anno sono state infortunate): ecco perché Golden State è la squadra che ricava più soldi da ogni partita interna. I 6 milioni di dollari a partita generati dagli Warriors sono il dato più alto della lega, seguito da quello dei Lakers (5.6) e dei Knicks (5.2). Ultimi gli Hornets (1.1)

LE PROIEZIONI SU UN’INTERA STAGIONE SENZA PUBBLICO | Il motivo per cui Adam Silver e soci insistono nel voler rimandare l’avvio della prossima stagione, nella speranza di avere i tifosi all’arena, è che una loro assenza su 41 partite sarebbe disastrosa per i conti della lega. Ogni squadra perderebbe, in media, 110 milioni di dollari e la lega — come somma totale — una cifra vicina ai 3.3 miliardi

CHI HA PERSO DI PIÙ, CHI HA PERSO DI MENO | Per ognuna delle 30 franchigie NBA, dover rinunciare ad alcune partite davanti ai propri tifosi ha significato un forte segno meno nel proprio bilancio. Ecco le cinque franchigie che hanno sofferto meno e quelle che invece sono andate sotto di svariate decine di milioni di dollari: last five e top five

TOP FIVE | 3. GOLDEN STATE WARRIORS | 7 PARTITE INTERNE NON DISPUTATE | 42.5 MILIONI DI DOLLARI PERSI

TOP FIVE | 2. NEW YORK KNICKS | 8 PARTITE INTERNE NON DISPUTATE | 45.0 MILIONI DI DOLLARI PERSI

TOP FIVE | 1. LOS ANGELES LAKERS | 10 PARTITE INTERNE NON DISPUTATE | 52.7 MILIONI DI DOLLARI PERSI