NBA, Draft 2020: ANTHONY EDWARDS N°1, tutte le scelte del primo giro
NBA DRAFT
La prima scelta assoluta del Draft 2020 è Anthony Edwards, guardia da Georgia, selezionato dai Minnesota Timberwolves. Alla numero due Golden State sceglie il centro James Wiseman di Memphis. Con la terza scelta assoluta Charlotte punta su LaMelo Ball
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IL COMMENTO DI LEBRON JAMES
La scelta di Philadelphia non piace solo a Ben Simmons: anche il suo grande amico (e mentore) LeBron James si fa vivo su Twitter per fare i complimenti a Tyrese Maxey e al suo approdo in maglia Sixers: "Una buona scelta, non ci sono dubbi", dice. "Orgoglio di te, ragazzo, ma il lavoro continua"
N°22: DENVER SCEGLIE ZEKE NNAJI
Viene anche lui da Arizona (Josh Green è andato a Dallas) è stato il miglior freshman della Pac-12. Un solo anno per lui a Tucson, ma il lungo ha convinto per l'attitudine al lavoro e la capacità di andare tanto a rimbalzo quanto in lunetta.
BEN SIMMONS DA' IL BENVENUTO A MAXEY
Subita attivo su Twitter la superstar dei Sixers, felice della scelta del suo front office per il giovane talento di Kentucky
N°21: PHILADELPHIA SCEGLIE TYRESE MAXEY
I giocatori di Kentucky hanno un'ottima reputazione nella lega: un solo anno a Lexington per questo tiratore di 1.90 che sa fare canestro, difende forte e ha già dimostrato di avere una mentalità vincente. Un po' troppo indisciplinato offensivamente, qualcuno mette in dubbio il suo QI cestistico
N° 20: MIAMI SCEGLIE PRECIOUS ACHIUWA
Viene dalla Nigeria (e dall'università di Memphis) il freshman che raggiunge i vice-campioni NBA. Doppia doppia di media al college, è un lungo dalla grande versatilità difensiva (piacciono a Spoelstra...), sa proteggere il ferro e va a rimbalzo con grande energia. Può giocare anche da 5 in quintetti piccoli.
N°19: BROOKLYN SCEGLIE (PER CONTO DI DETROIT) SADDIQ BEY
La chiamata viene fatta dai Nets ma il giocatore di Villanova finisce a Detroit per via della trade appena annunciata (che ovviamente va approvata dalla NBA). Buon tiratore, ottimo in transizione, sa difendere su più ruoli (bravo anche nelle rotazioni). La sua versatilità ha convinto i Pistons
TRADE A TRE TRA BROOKLYN, I CLIPPERS E DETROIT
Landry Shamet lascia L.A. per Brooklyn in cambio della scelta n°19 che però finisce a Detroit: i Pistons si inseriscono nella trade mandando Luke Kennard ai Clippers, e ricevendo in cambio Rodney McGruder
Landry Shamet lascia L.A. per Brooklyn in cambio della scelta n°19 che però finisce a Detroit: i Pistons si inseriscono nella trade mandando Luke Kennard ai Clippers, e ricevendo in cambio Rodney McGruder
N°18: DALLAS SCEGLIE JOSH GREEN
Un giocatore duro, che non ha bisogno necessariamente della palla per far succedere cose positive in campo: potrebbe integrarsi bene al fianco di Doncic e Porzingis. Proviene da Arizona, ma è cresciuto in Australia, dove ha giocato anche a calcio, tennis e soprattutto football australiano.
N°17: MINNESOTA TIMBERWOLVES SCEGLIE ALEKSEJ POKUSEVSKI
Per molti è il giocatore “misterioso” di questo Draft: non ha mai giocato ad alto livello ma i suoi 214 centimetri non possono non intrigare i GM NBA. Ha solo 18 anni, sa tirare, il lungo serbo ha giocato nella seconda squadra dell'Olympiacos
N°16: PORTLAND SCEGLIE ISAIAH STEWART (MA LO FA PER CONTO DI PORTLAND)
Un lungo forte e muscolare, il freshman di Washington finirà a Houston, che si era assicurata la scelta n°16 nella trade che aveva visto coinvolti Ariza e Covington. Una trade che non può essere ratificata se non alla conclusione del Draft, per cui al momento la scelta viene assegnata a Portland anche se sarà a tutti gli effetti di Houston, che così inserisce un lungo (vecchio stile) a roster. Stewart ha gioco spalle a canestro, è a suo agio nei pressi del ferro ma in chiave NBA potrebbero mancargli centimetri ed esplosività
RUBIO: NIENTE OKC PER LO SPAGNOLO, VA A MINNESOTA
Ricky Rubio non ha fatto tempo a diventare un giocatore dei Thunder, a cui era stato ceduto (da Phoenix) nello scambio che ha portato Chris Paul in Arizona. Ora Sam Presti sceglie di spedire lo spagnolo - insieme alle scelte n°25 e n°28 di questo Draft - a Minnesota per ottenere la scelta n°17, che ora quindi appartiene a OKC
Ricky Rubio non ha fatto tempo a diventare un giocatore dei Thunder, a cui era stato ceduto (da Phoenix) nello scambio che ha portato Chris Paul in Arizona. Ora Sam Presti sceglie di spedire lo spagnolo - insieme alle scelte n°25 e n°28 di questo Draft - a Minnesota per ottenere la scelta n°17, che ora quindi appartiene a OKC
N°15: ORLANDO SCEGLIE COLE ANTHONY
Il figlio dell'ex NBA Greg Anthony (grande carriera e titolo NCAA a UNLV) è la scelta dei Magic: un anno solo per lui a North Carolina con la maglia dei Tar Heels, ha dimostrato di essere una point guard che ama più il tiro del passaggio. Un tiro che è capace di crearsi da solo, così come non gli mancano le doti difensive. Preoccupa un po' la storia "clinica": si è già operato al menisco del ginocchio
Il figlio dell'ex NBA Greg Anthony (grande carriera e titolo NCAA a UNLV) è la scelta dei Magic: un anno solo per lui a North Carolina con la maglia dei Tar Heels, ha dimostrato di essere una point guard che ama più il tiro del passaggio. Un tiro che è capace di crearsi da solo, così come non gli mancano le doti difensive. Preoccupa un po' la storia "clinica": si è già operato al menisco del ginocchio
N°14: BOSTON SCEGLIE AARON NESMITH
Il sophomore da Vanderbilt è considerato un tiratore eccellente. Alto 1.98 (forse qualche centimetro di più), può essere una guardia NBA perché sa comunque trattare abbastanza bene il pallone. I limiti sono nelle letture di gioco e nel palleggio, ma Boston pensa di poterci lavorare
N°13: NEW ORLEANS SCEGLIE KIRA LEWIS
Il prodotto di Alabama è il penultimo giocatore scelto in lottery, ed è una discreta sorpresa. Fa della velocità la sua qualità migliore, ma il tiro non manca, più da tre punti, però, che dal mid-range. Il fisico (solo 75 chili) potrebbe penalizzarlo a livello NBA
Il prodotto di Alabama è il penultimo giocatore scelto in lottery, ed è una discreta sorpresa. Fa della velocità la sua qualità migliore, ma il tiro non manca, più da tre punti, però, che dal mid-range. Il fisico (solo 75 chili) potrebbe penalizzarlo a livello NBA
HALIBURTON: N°12 AL DRAFT, N°1 NEL LOOK
Si può dire che c'è già il vincitore per il look più curioso del Draft NBA 2020. Guardare per credere.
TUTTI I LOOK PIU' IMPROBABILI DELLA STORIA DEL DRAFT
Si può dire che c'è già il vincitore per il look più curioso del Draft NBA 2020. Guardare per credere.
TUTTI I LOOK PIU' IMPROBABILI DELLA STORIA DEL DRAFT
N°12: SACRAMENTO SCEGLIE TYRESE HALIBURTON
Sceso anche lui molto più del previsto, il talento di Iowa State ha forse pagato un fisico gracile e una meccanica di tiro poco ortodossa. Da molti però viene considerato una delle migliori guardie del Draft
N°11: SAN ANTONIO SCEGLIE DEVIN VESSELL
Considerato un "two-way player", nei due anni di college a Florida State ha dimostrato solidità difensiva, sia in marcatura che lontano dal pallone. Ottime le sue percentuali dalla lunga distanza (42% nell’ultima stagione). È il secondo Seminole scelto al Draft dopo Patrick Williams (scelta con la 4 da Chicago).
Considerato un "two-way player", nei due anni di college a Florida State ha dimostrato solidità difensiva, sia in marcatura che lontano dal pallone. Ottime le sue percentuali dalla lunga distanza (42% nell’ultima stagione). È il secondo Seminole scelto al Draft dopo Patrick Williams (scelta con la 4 da Chicago).
N°10: PHOENIX SCEGLIE JALEN SMITH
Sorprende molti la scelta dei Suns: in Arizona arriva il lungo di Maryland: migliore in attacco (dove ha tiro ma sa anche trattare il pallone) che in difesa, può ricoprire entrambi i ruoli sotto canestro, agendo sia da 4 che da 5. Stoppate e rimbalzi fanno parte del suo repertorio, ma è capace anche di aprire il campo col tiro da fuori
Sorprende molti la scelta dei Suns: in Arizona arriva il lungo di Maryland: migliore in attacco (dove ha tiro ma sa anche trattare il pallone) che in difesa, può ricoprire entrambi i ruoli sotto canestro, agendo sia da 4 che da 5. Stoppate e rimbalzi fanno parte del suo repertorio, ma è capace anche di aprire il campo col tiro da fuori
OBI TOPPIN A NEW YORK: LA SCELTA PIACE A McCOLLUM
La guardia dei Blazers apprezza la scelta dei Knicks. E racconta un aneddoto simpatico: "Tre anni fa ho visto il video di una sua schiacciata a mulinello in alley oop ricevendo da centrocampo. Al tempo non sapevo chi fosse, ma gli ho detto che se fosse stato capace di sviluppare un tiro da tre dall'angolo, sarebbe diventato una lottery pick". Detto, fatto.
La guardia dei Blazers apprezza la scelta dei Knicks. E racconta un aneddoto simpatico: "Tre anni fa ho visto il video di una sua schiacciata a mulinello in alley oop ricevendo da centrocampo. Al tempo non sapevo chi fosse, ma gli ho detto che se fosse stato capace di sviluppare un tiro da tre dall'angolo, sarebbe diventato una lottery pick". Detto, fatto.
N°9: WASHINGTON SCEGLIE DENI AVDIJA
Scivola più in basso del previsto il talento del Maccabi Tel Aviv. Gli Wizards continuano a scegliere in giro per il mondo: dopo il giapponese Hachimura, ecco l'israeliano che porta in dote alla squadra della capitale la versatilità e l'esperienza di un giocatore che ha già visto pallacanestro a ottimi livelli. "Poco tiro", la critica che gli viene mossa più frequentemente.
Scivola più in basso del previsto il talento del Maccabi Tel Aviv. Gli Wizards continuano a scegliere in giro per il mondo: dopo il giapponese Hachimura, ecco l'israeliano che porta in dote alla squadra della capitale la versatilità e l'esperienza di un giocatore che ha già visto pallacanestro a ottimi livelli. "Poco tiro", la critica che gli viene mossa più frequentemente.