
Mercato NBA, non c'è solo Harden: i nomi più caldi e le loro possibili destinazioni
Il sito "Bleacher Report" ha provato a prevedere quali saranno i prossimi movimenti di mercato: se perde Harden (e per il "Barba" c'è una squadra favorita), Houston potrebbe vedere andar via anche P.J. Tucker, mentre sui nomi di Bradley Beal, Victor Oladipo e John Collins sono pronte a scommettere tre franchigie diverse

JAMES HARDEN, HOUSTON ROCKETS | È ovviamente il nome più chiacchierato di tutti, perché si parla del miglior realizzatore NBA e di un ex MVP della lega. Le sue destinazioni preferite sono note — Brooklyn, Philadelphia, Miami; quello che appare ogni giorno più chiaro è la sua urgenza di essere ceduto, lontano da Houston

DESTINAZIONE: BROOKLYN NETS | Proprio questa urgenza fa preferire i Nets ai Sixers come destinazione finale per il “Barba”. Daryl Morey infatti continua a sostenere di non voler separare la coppia Simmons/Embiid. Dovesse deludere al termine di quest’anno (o magari già alla trade deadline) l’opinione di Morey potrebbe anche cambiare, ma nel frattempo pur di risolvere il pasticcio Harden i Rockets potrebbero averlo già scambiato per un pacchetto di giocatori offerto da Brooklyn (pescando tra Caris LeVert, Spencer Dinwiddie e Jarrett Allen più scelte future)

P.J. TUCKER, HOUSTON ROCKETS | A Houston non hanno solo Harden, al capitolo “giocatori scontenti”. Si è iscritto pubblicamente alla lista anche P.J. Tucker, che a maggior ragione se vede andar via il suo compagno n°13 vede poco senso — a 35 anni suonati — nel restare in Texas. E le offerte per lui in giro per la lega non mancano di certo

DESTINAZIONE: DENVER NUGGETS | Perso sul mercato Jerami Grant (andato a Detroit), rinnovato Paul Millsap (che però non ringiovanisce di certo), Tucker sembra il complemento perfetto sia per Nikola Jokic (per la presenza difensiva che il serbo non sempre assicura) che per Michael Porter Jr. (complementare al suo gioco). Scelte future più contratti potrebbero essere sufficienti per il front office dei Rockets

VICTOR OLADIPO, INDIANA PACERS | Con Oladipo il discorso è uguale per tutte le squadre interessate: lo si vuole prima vedere in campo, valutarlo (dopo l’infortunio) e quindi eventualmente scegliere di aggiungerlo al proprio roster. Per questo è probabile che la prima parte di stagione l’ex Hoosiers la faccia ancora nell’Indiana, prima di cambiar maglia attorno alla trade deadline del 25 marzo

BRADLEY BEAL, WASHINGTON WIZARDS | Aveva richiesto anche lui pubblicamente la cessione e il novero delle squadre che hanno manifestato interesse verso il secondo miglior realizzatore NBA è lungo e interessante (Philadelphia, Golden State, Denver e nel caso anche Brooklyn se i Nets non mettono le mani su Harden)

DESTINAZIONE: WASHINGTON WIZARDS | L’impressione però è che se non se n’è fatto nulla finora Beal sia destinato a dare un’altra chance all’unica squadra per cui finora ha giocato in NBA, consapevole che con Westbrook e Bertans più una serie di giovani interessanti (Rui Hachimura, Isaac Bonga, Troy Brown Jr., anche il rookie Deni Avdija) a Est si possa puntare ai playoff. E sarebbe già qualcosa

JOHN COLLINS, ATLANTA HAWKS | La dichiarazione fatta ai quattro venti di volerlo titolare davanti a Danilo Gallinari (e al suo contratto di oltre 61 milioni di dollari appena elargito) sembra fatta apposta per mantenere alto il valore di mercato di Collins, che però appare di troppo nell’organico degli Hawks, profondissimi tra le ali. Proprio per il suo talento, appare perfetta merce di scambio

DESTINAZIONE: MINNESOTA TIMBERWOLVES | All’ultimo anno del suo contratto da rookie (senza aver ricevuto prospettive di estensione dal front office degli Hawks), Collins quest’anno è a libri per soli 4.1 milioni di dollari. Facile allora — se giocatore e squadra si promettessero a vicenda un’estensione futura — l’interesse di una franchigia come i T’Wolves, che possono mettere sul piatto un giocatore giovane (Okogie? Culver?) e la loro prima scelta al Draft 2023