L'allenatore di Brooklyn ha spiegato l'approccio prudente adottato dalla società nei confronti delle due superstar al primo back-to-back stagionale: "Kevin non gioca da 18 mesi, Kyrie è reduce da un'operazione". Ma in futuro l'obiettivo è quello di averli in campo con più regolarità
Se c’erano dubbi sull’approccio in casa Brooklyn Nets al famoso “load management” delle due superstar di squadra, il primo back-to-back stagionale sembra aver fornito una risposta chiara. Contro Memphis — nella gara persa dalla squadra di Steve Nash — sia Kyrie Irving che Kevin Durant sono rimasti fuori, a riposo. “Vogliamo misurare il loro sforzo, non vogliamo chiedere troppo ai loro corpi, monitorando con attenzione il processo di adattamento al loro ritorno in campo”, ha spiegato proprio l’allenatore dei Nets. “Kevin non gioca da 18 mesi, ed è reduce da un infortunio che ha messo a rischio la sua carriera; Kyrie viene da un’operazione e ha giocato 20 partite in 18 mesi o più, per cui vogliamo prestare molta attenzione a come reagiscono i loro fisici per assicurare a entrambi la massima protezione da eventuali infortuni”. Dallo stato dei due giocatori — 32 anni per Durant, 28 per Irving — dipendono le sorti della stagione di Brooklyn e questo spiega l’approccio prudente di Nash e del suo staff.
“Ma io spero proprio di poter scendere in campo anche durante i back-to-back”, ha fatto sapere Kevin Durant, e coach Nash è sembrato possibilista al riguardo: “Quello è l’obiettivo, così come quello di poterlo avere in campo anche quando disputeremo tre gare in quattro sere”. Non subito, però, non ancora. Più avanti chissà.