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NBA, LeBron incorona Patrick Williams: "Braccia lunghe e mani come Kawhi: è davvero forte"

NBA
©Getty

Dopo averlo affrontato per la prima volta, "King" James è convinto: "Chicago ha scelto davvero un gran bel giocatore". Contro i Lakers per la matricola da Florida State solo 6 punti e 3/10 al tiro, ma 8 rimbalzi e 4 recuperi: e il n°23 dei Lakers ha notato quei piccoli dettagli che possono fare la differenza anche nella NBA

A LeBron James piace — a 36 anni, alla 18^ stagione nella lega — indossare i panni del grande veterano. Se li è guadagnati, sul campo, e ora le sue parole assumono per tutti un peso diverso dalle altre, soprattutto quando incoronano un giovane giocatore magari appena sbarcato nella lega. Era successo già in passato — basta ricordarsi le lodi a un giovanissimo Ben Simmons o lo scorso anno a Ja Morant. Non ci è voluto molto quest’anno perché la superstar dei Lakers mettesse nel suo mirino un’altra matricola, ma stavolta non uno dei nomi più altisonanti: Anthony Edwards? No. James Wiseman? Nemmeno. LaMelo Ball? Neppure (anche se LeBron si è subito congratulato con la matricola degli Hornets per la sua prima tripla doppia NBA). Oggetto dei complimenti di “King” James è stato Patrick Williams, il rookie dei Chicago Bulls, “il giocatore scelto alla n°4 in un Draft con tre buoni giocatori”, hanno detto i più maligni. Uno-contro-l’altro nella recente sfida tra Lakers e Bulls, il prodotto di Florida State ha chiuso con 6 punti e 3/10 al tiro in 34 minuti il suo primo rendez-vous NBA (all’apparenza deludente) con il “Re”, ma sono altri i dettagli del suo gioco — gli 8 rimbalzi e le 4 palle recuperate, ad esempio — e del suo fisico ad aver impressionato LeBron. “Ha braccia lunghe. E delle mani che assomigliano a quelli di Kawhi [Leonard]. Gliele ho notate subito, per cui sapevo di non poter essere troppo superficiale con il pallone tra le mani. Si capisce che è super-concentrato per migliorare a ogni possesso: Chicago ha scelto davvero un gran bel giocatore”.

La reazione di Patrick Williams alle parole di LeBron

Parole che sanno di investitura, e a testimoniare la maturità della matricola dei Bulls (che ha soltanto 19 anni) arrivano anche le sue dichiarazioni proprio sulla sfida contro LeBron: “Posso sempre far meglio. Ci sono state un paio di giocate in cui ha raggiunto troppo facilmente quelle zone del campo dove si sente più a suo agio. E quando è a suo agio, poi sa aggredire la partita. Sto imparando, sono soltanto alla mia decima partita NBA: ne ho davanti altre 62”. E poi molte altre ancora, perché Patrick Williams ha già dimostrato di poter appartenere di diritto a questa lega. Con la benedizione (eccellente) di LeBron James.


[testo di Zeno Pisani]

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