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NBA, Kyrie Irving ancora fuori: la lega indaga, in arrivo una multa?

Il caso
©Getty

La NBA sta valutando le immagini circolate sui social nei giorni scorsi per sanzionare un'eventuale violazione del protocollo anti-COVID. In caso di sospensione, Irving potrebbe ritrovarsi a pagare 460.000 dollari di multa per ogni partita saltata. Nel frattempo i Nets provano ad andare avanti: "Dei suoi problemi personali parlerà lui quando lo riterrà più opportuno"

Come previsto, la diffusione via social del video di Kyrie Irving impegnato a ballare e festeggiare il compleanno di sua sorella Asia è stata soltanto l’inizio di una frattura con i Brooklyn Nets che sta diventando sempre più profonda. La lega infatti non è rimasta a guardare, ma ha iniziato un’indagine che potrebbe portare a una sospensione (e di conseguenza, sanzione) per il giocatore dei Nets - a prescindere dal suo imminente ritorno sul parquet, che al momento appare escluso quantomeno nei prossimi sette giorni. Irving ha saltato la sfida vinta contro Denver e, come minimo, non prenderà parte neanche a quella contro New York e alla gara del weekend contro Orlando. La ragione della sua assenza continua a essere sempre la stessa: “motivi personali”, come sottolineato dalle parole di Sean Marks - il GM della squadra di New York che ha dimostrato distanza e freddezza rispetto a dinamiche che iniziano a infastidire anche Brooklyn: “Siamo informati sulla situazione riguardo il video circolato sui social che vede Kyrie Irving impegnato in una festa familiare. Stiamo cercando di capire cosa sia successo parlando sia con il diretto interessato, sia con la NBA per determinare eventuali violazioni previste dal protocollo anti-COVID. Nel frattempo, Kyrie resterà lontano dalla squadra nei prossimi giorni per motivi personali che nulla hanno a che fare con quanto successo. La data del suo rientro sul parquet deve ancora essere fissata e nel frattempo noi continueremo a lavorare per i nostri obiettivi, concentrati solo ed esclusivamente su questo. Kyrie avrà l’opportunità di spiegare le ragioni della sua assenza in maniera diretta quando lo riterrà più opportuno”.

Un imbarazzato Steve Nash invece ha declinato ogni commento a margine del successo contro Denver, sottolineando come non abbia avuto occasione di guardare il video in questione e di non voler aggiungere nulla al comunicato della franchigia: “Tornerà in campo con noi? Di sicuro”, l’unica annotazione che l’allenatore canadese si è fatto scappare, lasciando intendere però che nessuno ha pianificato il suo ritorno sul parquet. Nel frattempo Irving ha partecipato a una raccolta fondi benefica organizzata da Tahanie Aboushi - candidata al ruolo di procuratrice distrettuale di Manhattan. Un evento online a cui Kyrie ha preso parte proprio mentre a Brooklyn si alzava la palla a due della sfida tra Nets e Nuggets - in stridente contrasto in un momento così delicato. Le novità dei prossimi giorni infatti potrebbero essere poco piacevoli per il n°11 dei Nets: la NBA sta cercando ulteriori conferme riguardo la data del video - che come avevamo già raccontato ieri, guardando agli anni sulla torta della festeggiata, non lascia molti dubbi - e in quel caso potrebbe agire nei confronti dell’All-Star di Brooklyn per violazione del protocollo anti-COVID. Una sospensione che potrebbe costare cara a Irving che, qualora dovesse essere messo in quarantena per una settimana, dovrà poi rinunciare a una percentuale di 1/72 del suo stipendio per ogni gara disputata dai Nets in quell’arco di tempo. Una multa da 460.000 dollari per ogni partita non giocata (l'equivalente di 1/72 della sua retribuzione annuale). Una sanzione non da poco anche per un multimilionario come Irving.

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