NBA, risultati della notte: Denver ferma i Lakers, Doncic e Giannis super ma sconfitti
I Denver Nuggets fermano la corsa dei Los Angeles Lakers, sconfitti per la prima volta dopo sette vittorie in fila e in ansia per l'infortunio di Anthony Davis. A Dallas non bastano i 44 punti di Luka Doncic per battere Portland, con lo sloveno che sbaglia la tripla del pareggio. Brutto ko di Milwaukee a Oklahoma City nonostante la tripla doppia di Giannis Antetokounmpo, quella di Mason Plumlee vale il successo di Detroit su New Orleans (Melli non entrato)
DENVER NUGGETS-LOS ANGELES LAKERS 122-105 | Si ferma a sette la striscia di vittorie dei Los Angeles Lakers, battuti nettamente a Denver da una squadra con più “urgenza” di vincere per rilanciarsi in classifica. LeBron James sfiora la tripla doppia con 22 punti, 10 rimbalzi e 9 assist in 31 minuti (ma 0/5 da tre) e Kyle Kuzma ne mette 19 dalla panchina, ma la sconfitta non è neanche la maggiore preoccupazione per i campioni in carica in questa serata storta
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La notizia peggiore di serata, infatti, è sicuramente l’uscita dal campo di Anthony Davis. Il lungo ha dovuto alzare bandiera bianca dopo un contatto con Nikola Jokic, zoppicando fuori dal campo tenendosi il tendine d’Achille della gamba destra — per il quale aveva già saltato due partite per una fastidiosa tendinopatia. Il numero 3 non è più tornato in campo nel secondo tempo, chiudendo con 15 punti in 14 minuti: domani si sottoporrà alla risonanza magnetica per quello che per il momento viene definito solo come uno "strappo" (strain) al tendine d’Achille
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I problemi dei Lakers non tolgono comunque nulla alla partita dei Nuggets, guidati da un Nikola Jokic in grande spolvero: tripla doppia da 23 punti (tutti nel primo tempo), 16 rimbalzi e 10 assist per il candidato MVP, accompagnato dai 25 di Jamal Murray e altri quattro compagni in doppia cifra, tra cui i 15 di Facundo Campazzo (autore anche di uno spettacolare assist no-look) e i 16 del rookie Zeke Nnaji in 24 minuti con 4 triple a segno
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DALLAS MAVERICKS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 118-121 | Partita divertente e risolta solo nel finale tra Blazers e Mavericks, con un super duello tra due All-Star come Damian Lillard e Luka Doncic. A spuntarla è il leader di Portland, capace di segnare la tripla spezza-parità nell’ultimo minuto di gioco per rendere inutile la rimonta dei texani partita da -13 a metà del quarto finale, con lo sloveno che ha sbagliato la tripla del possibile pareggio a pochi secondi dalla fine
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L’espressione sul volto di Doncic racconta la sua frustrazione meglio di mille parole. La stella dei Mavericks ha chiuso con 44 punti due giorni dopo averne messi 46 contro New Orleans, assistendo anche la tripla del pareggio di Dorian Finney Smith prima della prodezza di Lillard. Oltre a 7 rimbalzi e 9 assist, nella partita di Doncic ci sono anche eccellenti percentuali (14/21 dal campo e 5/9 da tre), ma non sono bastati per evitargli una delusione: “Ero convinto che quel tiro entrasse, avrei dovuto segnarlo” ha detto dopo la partita
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Sono invece 34 i punti di Lillard che aggiunge anche 11 assist alla sua ennesima prestazione mostruosa per tenere a galla i Blazers, che continuano a strappare vittorie (questa è la quarta in fila) nonostante le assenze di McCollum e Nurkic. Decisivo un terzo quarto da 45 punti segnati (record di franchigia pareggiato) e il supporto dato dagli altri cinque giocatori in doppia cifra, dai 17 di Gary Trent Jr. ai 15 a testa di Carmelo Anthony e Robert Covington
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OKLAHOMA CITY THUNDER-MILWAUKEE BUCKS 114-109 | Terza sconfitta in fila per i Bucks, che dopo aver perso contro Phoenix e Utah concludono la loro trasferta di sei partite consecutive con un altro ko. A infliggerglielo sono i Thunder, che dopo aver perso di poco contro Lakers e Nuggets riescono a battere una “big” grazie soprattutto alla tripla a 14 secondi dalla fine di Justin Jackson, miglior realizzatore di OKC con 22 punti davanti ai 20 di Al Horford e i 19 di Lu Dort, sopperendo anche all’assenza di Shai Gilgeous-Alexander
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Ai Bucks non basta la quarta tripla doppia stagionale di Giannis Antetokounmpo con 24 punti, 17 rimbalzi e 10 assist, accompagnato dai 23 di Khris Middleton e i 21 di Bobby Portis dalla panchina. “Abbiamo sentito il peso dei 12 giorni consecutivi in trasferta. Ovviamente eravamo stanchi dopo aver giocato ogni due giorni, non abbiamo avuto tempo di riposare” ha detto Antetokounmpo, con i suoi che hanno sbagliato 14 dei primi 15 tiri tentati per cominciare il secondo quarto — giocando di rincorsa per il resto della partita
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DETROIT PISTONS-NEW ORLEANS PELICANS 123-112 | In una lega in cui sono soprattutto i grandi nomi a prendersi i titoli e gli onori della cronaca, può capitare anche che un onesto mestierante come Mason Plumlee si regali una notte da sogno. Per la prima volta in carriera il veterano ha chiuso con una tripla doppia da 17 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, permettendo ai Pistons di vincere due gare in fila per la prima volta in questa stagione
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Plumlee ha così “rovinato” il primo ritorno di Stan Van Gundy a Detroit, dove è stato allenatore e capo della dirigenza per quattro stagioni. La difesa dei suoi Pelicans però non ha contenuto niente, concedendo a ben sei giocatori almeno 15 punti a testa subendo un pesante 13/21 dalla lunga distanza negli ultimi tre quarti. Per i Pelicans è il terzo ko in fila nonostante i 26 a testa di Zion Williamson e Brandon Ingram e un primo quarto da 40 punti segnati
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TORONTO RAPTORS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 112-116 | Tornano a vincere anche i Timberwolves, che non assaporavano il sapore della vittoria da quattro gare. Karl-Anthony Towns mette 7 dei suoi 20 punti nel quarto finale, sostenuto dai 20 di Malik Beasley, i 18 di Anthony Edwards e i 16 con 5 assist di Ricky Rubio, suggellando un secondo tempo in cui Minnesota ha sfiorato il 70% dal campo
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I Raptors hanno avuto la chance di pareggiare la partita a 12 secondi dalla fine, approfittando dell’ottava palla persa nel quarto finale dei T’Wolves. Pascal Siakam però non è riuscito a segnare sopra l’opposizione del rookie Jaden McDaniels e Jordan McLaughlin ha chiuso i conti dalla lunetta, rendendo inutile la rimonta da -12 dei padroni di casa trascinati dai 24 di Kyle Lowry e i 22 a testa di VanVleet e Powell
CHARLOTTE HORNETS-SAN ANTONIO SPURS 110-122 | Con la difesa di Charlotte concentrata su DeMar DeRozan, sono gli altri compagni a portare a casa la vittoria per gli Spurs, al quinto successo nelle ultime sei partite. Dejounte Murray ne ha messi 26 con 12 rimbalzi, insieme al miglior Derrick White della stagione (25 di cui 12 nell’ultimo quarto) per mantenersi imbattuti contro squadre della Eastern Conference (5-0)
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Gli Hornets non sono riusciti a capitalizzare su un primo quarto da 33-17, subendo ben 47 punti nella seconda frazione del primo tempo e perdendo anche l’ultimo quarto di 12 lunghezze (33-21) nonostante i 33 di Terry Rozier, complice le assenze pesanti di Gordon Hayward, PJ Washington e dei fratelli Martin. Oltre ai 23 di Malik Monk, c’è un’altra tripla doppia sfiorata da LaMelo Ball con 17 punti, 12 rimbalzi e 8 assist
PHOENIX SUNS-ORLANDO MAGIC 109-90 | Tutto facile per i Suns, che portano a casa la sesta vittoria consecutiva aumentando progressivamente il loro vantaggio nei confronti dei rimaneggiati e stanchi Orlando Magic. Devin Booker ha chiuso con 27 punti insieme ai 21 di Mikal Bridges per sbrigare in fretta la pratica Magic, dopo aver battuto Bucks e Sixers e in attesa che arrivino anche i Brooklyn Nets per continuare il momento positivo
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Con soli 8 giocatori a disposizione per infortuni vari, i Magic hanno perso l’ottava partita nelle ultime dieci nonostante i 23 di Terrence Ross, i 19 di Dwayne Bacon e i 14+10 di Nikola Vucevic, senza avere mai una risposta per Booker e per l’attacco di Phoenix — scivolando a -25 già a inizio secondo tempo. Terribili le percentuali da tre punti (6/35, 17%) e la presenza a rimbalzo (59-48 per gli avversari): impossibile pensare di vincere in queste condizioni
L.A. CLIPPERS-CLEVELAND CAVALIERS 128-111 | Prima partenza in quintetto dell’anno e primo trentello stagionale per Lou Williams, che approfitta delle assenze contemporanee di Kawhi Leonard (contusione alla gamba) e Paul George (problema all’alluce) per prendere le redini della squadra per una sera. Williams ha chiuso sopra i 20 punti in tre delle ultime quattro partite, ispirando anche i 23 punti di Marcus Morris e i 21 con 9 rimbalzi e 6 assist di Serge Ibaka
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Settimo ko in fila invece per i Cavs, a cui non servono i 23 di Collin Sexton e i 20 a testa di Darius Garland e Cedi Osman per sopperire alle assenze di Drummond, Nance, Love e Dellavedova. Decisivi in due quarti centrali in cui i Clippers hanno segnato 38 e 36 punti, portandosi sul +28 senza mai voltarsi indietro
SACRAMENTO KINGS-MEMPHIS GRIZZLIES 110-124 | Dopo cinque sconfitte nelle ultime sei, i Memphis Grizzlies si rialzano e vincono contro una delle squadre più in forma della lega, almeno prima dell’infortunio di De’Aaron Fox (rientrato in campo e autore di 23 punti con 9 assist). A guidare la squadra di coach Jenkins è il miglior Jonas Valanciunas della stagione (25 punti e 13 rimbalzi) e la doppia doppia da 16+10 assist di Ja Morant, questa volta capitalizzando sul grande vantaggio accumulato a inizio gara — a differenza di quanto fatto coi Lakers
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Valanciunas si è anche reso protagonista di uno scontro sotto canestro con Chimezie Metu, reo secondo il lituano di avergli schiacciato in faccia e di essere rimasto appeso al ferro troppo a lungo a cavalcioni sopra il lungo dei Grizzlies, che lo ha fatto cadere a terra in malo modo. Il centro di Memphis è stato punito con un fallo antisportivo accendendo gli animi della gara, con Valanciunas che qualche minuto dopo è rimasto aggrappato al ferro per diversi secondi in “risposta” agli avversari
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WASHINGTON WIZARDS-BOSTON CELTICS 104-91 | Dopo il brutto ko subito in casa contro i Detroit Pistons i Celtics riescono a fare anche peggio arrendendosi senza mai lottare contro Washington. Gli Wizards chiudono il primo tempo già sopra di 12 punti, poi nel terzo quarto allungano ancora e arrivano a toccare anche il +25. Irriconoscibile Jayson Tatum (3/14 al tiro e soli 6 punti, non bastano a Boston i 25 punti a testa di Jaylen Brown e Kemba Walker
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Bradley Beal è il miglior marcatore NBA a 32 di media e contro Boston alza ancora la sua produzione, chiudendo con 35 punti, frutto di 10/18 al tiro (con 4 triple a bersaglio) e un perfetto 11/11 dalla lunetta. Si ferma a un solo rimbalzo dalla tripla doppia Russell Westbrook, autore di 13 punti e 11 assist, mentre ne aggiunge 15 con 5/9 al tiro un positivo Rui Hachimura. Washington infligge a Boston il quarto ko nelle ultime cinque gare
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