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NBA, LeBron James nega la fatica: "Non ho bisogno di riposo, è una narrativa"

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©Getty

Dopo l’ennesima partita da 43 minuti, LeBron James è primo in NBA nel mese di febbraio per minuti giocatori — senza saltare neanche una partita in stagione a 36 anni compiuti. Il Re però non accetta l’idea di fermarsi: "Non ho bisogno di riposo, è una narrativa che gira ma di cui non ho mai parlato e non ho mai voluto. Essere disponibile per i miei compagni è la cosa più importante: sono qui per lavorare"

LeBron James lo ha detto chiaramente: questa stagione non intende riposarsi. E anche dopo l’ennesima partita da 43 minuti contro gli Washington Wizards, è stato lo stesso quattro volte MVP a spegnere sul nascere ogni discussione sul suo minutaggio: “Tutta questa narrativa di ‘LeBron deve riposare’ è diventata più grande di quello che è” ha detto dopo il quarto ko nelle ultime cinque partite. “Io non ne ho mai parlato, non ne parlo e non ci credo. Certo, tutti avremmo bisogno di più riposo. È stata la off-season più corta di sempre, e tutti spereremmo di avere più riposo. Ma sono qui per lavorare, timbrare il cartellino ed essere disponibile per i miei compagni”. Nel primo mese e mezzo di regular season i Lakers erano riusciti a gestire il suo minutaggio tenendolo a 33.3 minuti, il più basso della carriera, ma a febbraio complici gli overtime e l’infortunio di Davis è salito a 38 di media, il più alto di tutta la NBA in una stagione in cui non ha saltato neanche una partita. E nel finale di gara contro gli Wizards ha commesso errori inusuali, tra cui un libero sbagliato a meno di 10 secondi dalla fine che avrebbe potuto fare la differenza — al netto di un’altra prestazione da 31 punti, 9 rimbalzi e 13 assist. “Se sono infortunato o non mi sento bene, allora se ne può parlare. Ma ho persone oneste attorno a me e sono onesto con me stesso: l’amore che ho per il gioco ed essere a disposizione dei miei compagni è più importante di tutto”.