NBA, Nico Mannion racconta la sua crescita in G League: "Ora in campo mi sento a mio agio"
l'intervistaL'azzurro scelto alla 48 da Golden State è stato mandato a fare esperienza in G League, e il suo rendimento è in costante ascesa. "Giocando tanti minuti ho ritrovato fiducia - ha spiegato - e voglio continuare a migliorare"
L’impatto con la NBA non è stato facilissimo per Nico Mannion: solo sei partite giocate, con 1.5 punti e 2 assist in 6 minuti di media sul parquet. Per farlo crescere Steve Kerr ha quindi deciso di mandarlo a giocare in G League – la lega di sviluppo NBA – con i Santa Cruz Warriors. E lì il rendimento di Nico è esploso, fino ad arrivare ai 27 punti messi a segno nell’ultima vittoria contro gli Austin Spurs. “Ora mi sento molto più a mio agio – ha raccontato – mi sento di nuovo me stesso. Sto giocando molti minuti e questo era l’obiettivo per ritrovare fiducia in me stesso. Non che non l’avessi quando sono arrivato, ma adesso mi sento meglio in campo e credo si veda”. Nelle 9 partite giocate fino a qui in G-League Mannion ha messo a referto 19.3 punti di media con 6.9 assist e 3.3 rimbalzi in 33.1 minuti di gioco, tirando con il 40.5% dal campo e il 36.5% da tre (5/9 nell’ultima uscita). “Durante la quarantena ho lavorato su ogni aspetto del mio gioco – ha spiegato Nico – ma posso crescere ancora. Devo migliorare le mie scelte in attacco, capire quando non devo tirare per migliorare le percentuali. Il lavoro durante il lockdown mi ha aiutato ad abituarmi alla distanza NBA (del tiro da tre), mi sono allenato sul mio range di tiro”.
Sui contatti con la ‘prima’ squadra Mannion ha raccontato di aver ricevuto apprezzamenti dopo le su belle prestazioni in G-League. “Coach Kerr mi ha mandato dei messaggi dicendo che gli piace il mio gioco, per incoraggiarmi. Anche altri lo hanno fatto, come Shaun Livingston che mi ha scritto un paio di volte. Mi hanno supportato alla grande”. Ora la speranza è di rivedere al più presto Nico al piano di sopra, con più minuti e maggiore fiducia da parte dello staff degli Warriors. Intanto l’azzurro si gode l’esperienza con la squadra di sviluppo. “Dobbiamo continuare a costruire e migliorare, e vogliamo farlo vincendo. Non è obbligatorio perdere per imparare una lezione, puoi vincere e andare comunque a rivedere i video per capire le situazioni da migliorare. Questo migliora una squadra, e noi lo stiamo facendo”.