Per la terza volta nella storia, la città dell'Ohio ospiterà il weekend delle stelle, un quarto di secolo dopo l'appuntamento del 1997 leggendario per aver celebrato i primi 50 anni della lega, con tutti i campioni presenti sul parquet dell'allora Gund Arena. Di nuovo protagonisti nel 2022, i Cavs hanno presentato il logo dell'evento
Doveva disputarsi a Indianapolis ma è andato in scena ad Atlanta. Invece di durare il consueto weekend, si è esaurito tutto in una sera. L’ultimo All-Star Game — giocoforza, visto la realtà mondiale alle prese con il Covid-19 — è stato diverso dal solito, ma finita in archivio la partita delle stelle 2021 è già ora di guardare avanti. Al febbraio 2022, quando una certa normalità — sono state le parole del commissioner Adam Silver — dovrebbe essere finalmente tornata e le festività legate all’All-Star Game torneranno ad avere l’aspetto degli ultimi anni: tre giorni, il pubblico sugli spalti, e una grande festa di pallacanestro. La ospiterà la città di Cleveland, che proprio nelle ore seguenti alla partita delle stelle di Atlanta ha ufficialmente presentato il logo dell’appuntamento targato 2022 (sviluppato internamente alla franchigia dal design team dei Cavs, sotto le linee guida NBA). Un logo semplice ma bello, costruito attorno ai colori della squadra (“wine”, vinaccia, e “gold”, oro), impreziosito dal profilo della Terminal Tower (uno dei grattacieli più iconici della downtown cittadina) e da tre stelle, a illustrare le tre volte — la prima nel 1981, l’ultima nel 1997 e poi la prossima, nel 2022 — in cui la città dell’Ohio è stata sede dell’All-Star Weekend.
I precedenti a Cleveland: nel 1997 si fece la storia
Se il primo weekend delle stelle mai organizzato dai Cavs si svolse ancora il 1 febbraio 1981 nella vecchia e gloriosa arena di Richfield (il Coliseum) — con l’Est capace di imporsi 123-120 e la point guard dei Boston Celtics Nate “Tiny” Archibald votato MVP — l’ultimo All-Star Weekend andato in scena a Cleveland è indimenticabile e per certi versi forse il più celebre di tutti. Dal 7 al 9 febbraio 1997, infatti, alla Gund Arena si festeggiarono — prima ancora che gli All-Star di quell’anno — i 50 anni della lega, che ne approfittò per convocare nell’Ohio i 50 giocatori più forti di sempre (unica eccezione “Pistol” Pete Maravich, scomparso nel 1988), Jerry West e Shaquille O’Neal (alle prese con recuperi da diverse operazioni). Da Wilt Chamberlain a Michael Jordan, da Kareem Abdul-Jabbar a Julius Erving, il gotha del basket NBA si ritrovò a Cleveland, facendo quasi passare in secondo piano la partita della domenica (vinta 132-120 dall’Est, con Glen Rice votato come MVP), mentre un giovanissimo Kobe Bryant si portò a casa la gara delle schiacciate e Steve Kerr il titolo di miglior tiratore da tre punti. Ora a febbraio una nuova generazione di All-Star è pronta a tornare a Cleveland, un quarto di secolo dopo.