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NBA, Kuminga resta in panchina per scelta tecnica: "Succede a chi non è una stella"

NBA
©Getty

Dopo una brutta prestazione da 1/10 a Cleveland, coach Steve Kerr ha deciso di togliere Jonathan Kuminga dalla rotazione nella facile vittoria contro Chicago, tenendolo in panchina per tutti i 48 minuti nonostante le assenze di Draymond Green, Steph Curry e Al Horford. "Succede più o meno a tutti quelli che non sono delle stelle" ha spiegato Steve Kerr dopo la partita. L’addio, però, pare sempre più inevitabile

Arrivato al suo quinto anno in NBA, ormai Jonathan Kuminga dovrebbe essere una parte fondativa del presente e del futuro dei Golden State Warriors. Invece, dopo un’estate in cui il suo rinnovo di contratto è andato avanti per mesi, alle prime difficoltà il giovane congolese è di nuovo finito fuori dai favori di coach Steve Kerr. Dopo una brutta prestazione a Cleveland, in cui ha chiuso con 1/10 dal campo ed è stato panchinato nel quarto periodo in favore di Gui Santos, Kuminga non è stato utilizzato del tutto nell’ampia vittoria di questa notte degli Warriors a Chicago, osservando altri 11 compagni entrare in campo senza però essere chiamato. E tutto questo è avvenuto in una serata in cui Golden State non poteva contare su Draymond Green, Steph Curry e Al Horford, rendendo quindi — almeno sulla carta — necessaria la presenza di un giocatore con punti nelle mani come Kuminga, il quarto più pagato del roster dopo il biennale da 46.8 milioni di dollari firmato in estate.

Kerr: "Abbiamo tanti giocatori che stanno dando il massimo"

Un contratto che con ogni probabilità verrà scambiato da qui al prossimo 5 febbraio, come era apparso chiaro da subito al momento della firma e come suggerisce lo scarso spazio che sta avendo. Dopo un buon inizio, Kuminga è stato messo fuori dal quintetto base dopo 13 partite e ha saltato le successive sette per una tendinite al ginocchio, e dal suo rientro è stato tutt’altro che efficace (12/40 al tiro in quattro partite). "Succede più o meno a tutti, a parte le stelle" ha spiegato Kerr sulla decisione di tenere Kuminga in panchina per 48 minuti. "Ci sono giocatori che entrano ed escono dalla rotazione in base a chi è a disposizione e a come sta giocando la squadra. È così che funziona questa lega: c’è sempre qualcuno dietro di te che vuole farti il posto. Tutti devono competere e dare il loro meglio per la squadra. Abbiamo molti giocatori che lo stanno facendo ora". Parole che sanno tanto di bocciatura, anche se Kuminga al momento sta facendo buon viso a cattivo gioco: "Stiamo andando bene e le cose stanno funzionando, perciò non ha senso cambiare la rotazione. Non ho nessun problema: mi alleno e mi faccio trovare pronto perché non si sa mai come possono andare le cose. Credo nelle mie capacità e nel mio gioco, cerco di comportarmi da professionista. Quello che è successo in estate è il passato ormai, non posso concentrarmi su tutto, ho voltato pagina. Io e coach Kerr abbiamo un buon rapporto, parliamo e troviamo una soluzione. Ma non abbiamo problemi. Continuerò a rimanere felice, concentrato e positivo".

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