I Timberwolves hanno già licenziato l'allenatore ma restano sul fondo delle classifiche NBA: per questo nel Minnesota guardano con molta attenzione alla trade deadline del 25 marzo. Ecco quale sarebbe la prima mossa della dirigenza, e le difficoltà nel renderla possibile
Sono sul fondo delle classifiche NBA (peggior record di lega, solo 8 vittorie a fronte di 29 sconfitte), hanno già licenziato l’allenatore (Ryan Saunders) eppure anche sotto la guida di Chris Finch è arrivata un solo successo nelle prime sei gare della nuova gestione. Non è una sorpresa allora se più di un insider NBA segnala i Minnesota Timberwolves tra le squadre più attive in vista della trade deadline del 25 marzo. Con un obiettivo in particolare in cima alla propria lista: John Collins, l’ala degli Atlanta Hawks. Il quale — secondo quanto riportato nel podcast “The Scoop” a inizio marzo — considererebbe “molto attraente” la chance di giocare al fianco di Karl-Anthony Towns, anche se per il momento le richieste degli Hawks per valutare una possibile cessione del loro n°20 sono state considerate molto onerose. Non aiuta neppure il fatto che se la scelta al prossimo Draft dei T’Wolves dovesse uscire dalle prime tre andrebbe automaticamente ai Golden State Warriors, privando la franchigia del Minnesota di un prezioso asset da offrire sul mercato.
Secondo quanto riportato da Jackie MacMullan, a Minneapolis “morirebbero all’idea di portare Collins in squadra”, ma un’eventuale alternativa è già stata individuata in Aaron Gordon, che a differenza di Collins (restricted free agent a fine anno), ha ancora un’intera stagione di contratto con gli Orlando Magic (a quasi 16.5 milioni di dollari per il 2021-22).
