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NBA, n°1 per assist ma non gli basta, Curry è una furia: "Perdere così è imbarazzante"

NBA

Il n°30 degli Warriors ha superato Guy Rodgers è si è issato al primo posto nella classifica per assist distribuiti della storia di Golden State (4.856). Ma l'ennesimo brutto ko (-31 incassato dai Lakers) subito dai suoi gli fa perdere le staffe: "Dovremmo essere stufi marci di venire travolti in questo modo"

All’inizio del terzo quarto, con un passaggio a Kelly Oubre Jr., Steph Curry è diventato il n° 1 per assist nella storia dei Golden State Warriors, superando Guy Rodgers fermo a quota 4.855. Un traguardo da celebrare e festeggiare per tutti — ma non per Curry, molto più attento a un altro dato riguardante gli assist (36, quelli dei Lakers contro i suoi Warriors, massimo stagionale per i gialloviola). “Possiamo perdere — afferma la superstar di Golden State — ma non in questa maniera. Non possiamo pensare che basti scendere in campo per vincere: vincere in questa lega è difficile, lo sappiamo bene. E non è che se hai giocato bene la partita prima [la convincente vittoria degli Warriors contro Utah, ndr] allora le cose automaticamente continuano ad andar bene. Se vogliamo battere le squadre forti, non possiamo avere nessun tipo di crepa nella nostra corazza. Dobbiamo sviluppare una mentalità vincente, e portarla in campo sera dopo sera”. Ma lo sfogo di Curry non si esaurisce qui: il -31 incassato dai Lakers non è la prima batosta subita dai suoi Warriors (-26 dai Nets all’esordio stagionale; -39 la gara dopo contro i Bucks; -26 dai Clippers solo 5 giorni fa, prima del successo contro i Jazz) e per un giocatore del suo orgoglio non dev’essere facile: “Onestamente dovremmo essere stufi marci di venire travolti in questo modo: è imbarazzante. Dovremmo sentirci feriti nel nostro orgoglio, per come giochiamo”. E a chi gli ha chiesto cosa trarre di positivo anche da una sconfitta del genere, il n°30 degli Warriors ha risposto lapidario: “Assolutamente niente”.

Assist e tiri da tre punti: record su record

Finisce così in secondo piano il traguardo raggiunto, che lo mette in vetta alla classifica dei migliori passatori nella storia degli Warriors: “Certo, è speciale — riconosce lui — ed è anche frutto di una certa longevità: sono qui da 12 anni e spero di poterci stare ancora a lungo”. “Sa passare con entrambe le mani - fa notare il suo allenatore, Steve Kerr - e nella maggior parte dei casi lo fa dovendo evitare dei raddoppi, sotto grande pressione. E quando lo fa, quanti di questi palloni che escono magistralmente dal raddoppio trovano Draymond Green che a sua volta poi fa segnare un assist?”. Se gli assist di Curry contro i Lakers sono stati solo 2 in tutta la gara (quelli necessari a superare Rogers), 4 sono state invece le triple e andando a bersaglio da oltre l’arco la stella degli Warriors ha toccato quota 100 gare con almeno una tripla a bersaglio. È la terza striscia più lunga nella storia NBA: un altro record da inseguire? Curry stavolta non deve neppure sforzarsi: il primato è già suo, a quota 157 partite, stabilito a cavallo tra il 2014 e il 2016. Ma non è detto che non voglia batterlo.

OAKLAND, CALIFORNIA - MAY 08:   Stephen Curry #30 of the Golden State Warriors reacts after Klay Thompson #11 made the clinching basket with four seconds left of their game against the Houston Rockets during Game Five of the Western Conference Semifinals of the 2019 NBA Playoffs at ORACLE Arena on May 08, 2019 in Oakland, California.  NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement.  (Photo by Ezra Shaw/Getty Images)

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