NBA, "Un'umiliazione per tutti noi": dentro il ko da record dei Golden State Warriors
La sconfitta 130-77 contro i Toronto Raptors (che avevano perso 13 delle ultime 14 gare disputate) è il punto più basso della stagione dei californiani allenati da Steve Kerr, che ha avuto parole durissime per la figuraccia rimediata dai suoi (seppur privi di Steph Curry e Draymond Green, oltre che di Klay Thompson). E i numeri - davvero da record - aiutano a mettere in prospettiva un ko che si può definire storico, tanto per le dimensioni che per il punteggio
LA FIGURACCIA CONTRO TORONTO | Se il punteggio da solo non fosse abbastanza — Toronto 130, Golden State 77 — le dimensioni della figuraccia rimediata dagli Warriors sono amplificate dall’avversario (i Raptors venivano da 13 sconfitte nelle ultime 14 gare) e da altri dati statistici: Golden State ha tirato sotto il 33% dal campo, ha avuto più palle perse (21) che assist (18) ed è stata surclassata a rimbalzo (53-38)
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LO SCARTO PIÙ LARGO DELL’ANNO | Ha preso così forma quella che per il momento va a libri come la vittoria (dalla prospettiva Raptors) o sconfitta (per gli Warriors) col maggior margine di tutta la stagione NBA. Il -53 incassato da Golden State supera anche il -51 subìto dai Clippers contro Dallas (124-73) lo scorso 27 dicembre 2020
L’ULTIMA VOLTA CHE… | Bisogna tornare al 2018 — per l’esattezza a una gara disputata l’8 dicembre di quell’anno — per trovare uno scarto più ampio di quello rifilato dai Raptors agli Warriors. In quell’occasione Boston sconfisse Chicago 133-77, infliggendogli quindi 56 punti di scarto!
SOTTO ANCHE DI 61 PUNTI | Un tiro in sospensione di Malachi Flynn a 6 minuti e mezzo dalla sirena finale ha portato i Raptors anche sul +61. Era dal 22 marzo 2018 (Charlotte titolare di un +65 contro Memphis) che tra due squadre non si vedeva uno scarto del genere. Era successo solo un’altra volta nelle ultime 25 stagioni, con il +65 di Indiana su Portland il 27 febbraio 1998
IL RISCHIO DELLA PEGGIOR SCONFITTA DI SEMPRE | Scivolati a -61, gli Warriors hanno visto non troppo lontano lo spettro di entrare nella storia (dalla parte sbagliata) subendo il peggior ko di sempre in NBA. Distinzione che invece spetta ancora ai Miami Heat, che il 17 dicembre 1991 vennero travolti dai Cleveland Cavs 148-80, con un margine di 68 punti. Curiosamente quel giorno l'attuale allenatore degli Warriors, Steve Kerr, era in campo, con la maglia dei Cavs [foto] e contribui con 5 punti (e 2/2 al tiro) al largo successo dei suoi
LA VITTORIA PIÙ LARGA NELLA STORIA DEI RAPTORS | Mai nella loro storia i Toronto Raptors avevano chiuso una gara NBA con un margine così ampio sui propri avversari. La vittorie più netta prima di quella di stanotte era il +46 rifilato agli Indiana Pacers l’anno scorso, nella gara del 24 febbraio
LA 3^ PEGGIOR PRESTAZIONE DI SEMPRE PER GLI WARRIORS | Pur umiliante, il ko subito dai californiani non è il peggiore della loro storia, ma va comunque sul podio. In due occasioni gli Warriors fecero peggio: il 19 marzo 1972, perdendo di 63 dai Los Angeles Lakers delle 33 vittorie in fila, e poi ancora contro i Lakers la stagione successiva in una partita di playoff, persa con un margine di 56 punti
ZERO PUNTI IN CONTROPIEDE | Il dato forse più incredibile della partita disputata dagli Warriors è quello relativo ai punti in contropiede: 24 per Toronto, zero per Golden State. Nelle ultime 25 stagioni NBA nessun’altra squadra ha perso di 50 punti senza segnare neppure un punto in contropiede (gli Warriors contro i Raptors ne hanno tentato uno ma non sono andati a punti)
UN TERZO QUARTO DA INCUBO… | Da quando è stato introdotto il cronometro dei 24 secondi (stagione 1954-55) gli Warriors non avevano mai incassato un margine negativo di 30 o più punti in un singolo quarto. È successo contro Toronto, che ha vinto il terzo periodo 46-14 (+32). Per i Raptors si tratta del miglior differenziale punti in un singolo quarto della propria storia
…MA ANCHE IL SECONDO | Il secondo quarto (perso 35-16) è andato solo un po’ meglio rispetto al terzo, tanto che i 51 punti di scarto (32+19) incassati nei due periodi centrali vanno a libri come il peggior saldo mai fatto registrare da una squadra NBA su 24 minuti
LA DELUSIONE DI STEVE KERR | “Un’umiliazione per tutti noi che ne abbiamo fatto parte”. Così ha commentato la prestazione l’allenatore di Golden State, che pur tenendo conto delle tante assenze (non solo Klay Thompson, ma anche Steph Curry e Draymond Green) si è detto delusissimo dei suoi: “Siamo stati distrutti, non c’è molto da dire”
LE PAROLE DEI GIOCATORI | Sulla stessa falsariga anche le parole dei giocatori alla sirena. “Imbarazzante”, il commento di Kevon Looney. “Una specie di slavina che ci ha travolto”, l’analogia trovata da Nico Mannion. “Fa male venire distrutti in questo modo”, conferma anche Kent Bazemore
LA RABBIA DI KLAY THOMPSON | Ma forse il più infuriato per il risultato finale è stato un giocatore che non ha preso parte alla figuraccia ma che soffre anche solo a vedersi associato a una prestazione del genere. Klay Thompson, a bordocampo al seguito della squadra, è stato visto affrontare a muso duro un paio di giocatori degli Warriors già nel tunnel degli spogliatoi. “Era fuori di sé”, ha confessato Bazemore. “È gente che ha fatto 5 finali consecutive: per loro una sconfitta del genere è inaccettabile”
E DIRE CHE… | Gli Warriors possono (parzialmente) consolarsi pensando che in passato si erano ritrovati dalla parte opposta di una gara simile a quella andata in scena nella notte contro Toronto. Durante la stagione 1991-92 (per la precisione il 2 novembre 1991, quasi 30 anni fa), Golden State batté Sacramento con l’imbarazzante punteggio di 153-91, per un sonoro +62