
NBA, risultati della notte: Embiid punisce Boston, Curry show (41 punti) manda ko i Bucks
Non c'è Giannis Antetokounmpo, ci pensa Steph Curry ad assicurare spettacolo nella vittoria all'ultimo possesso di Golden State su Milwaukee. Sconfitta interna dei Celtics, dominati sotto canestro da Joel Embiid. I Clippers trascinati dalle loro due superstar spazzano via Portland, ma sorride anche l'altra L.A., con i Lakers che passano a Toronto. Vincono gli Hawks di Gallinari e Trae Young nella gara da record di Zion Williamson, cadono in casa Miami e Indiana, tutto facile per Denver contro Detroit

GOLDEN STATE WARRIORS-MILWAUKEE BUCKS 122-121 | Ci vuole uno Steph Curry da sogno perché gli Warriors abbiano la meglio (solo nei secondi finali) dei Bucks pur privi di Giannis Antetokoumpo, tenuto a riposo per un ginocchio dolorante. Impressiona il primo tempo di James Wiseman, già in doppia doppia all’intervallo (finisce con 13 punti e 10 rimbalzi), mentre bene fanno anche Kelly Oubre Jr. (19 con 4 triple a segno) e Kent Bazemore dalla panchina (18 con 6/10 al tiro). Dopo 7 sconfitte nelle ultime 8, successo importante per i californiani
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La squadra di Steve Kerr va dove la porta il proprio leader, Steph Curry, che dopo le parole critiche degli ultimi giorni scende in campo con un fuoco speciale. Confeziona una partita da incorniciare conclusa con 41 punti e un ottimo 14/21 dal campo, con 5/10 da tre punti ma anche 6 rimbalzi e 4 assist. Irreale il suo rendimento nel secondo tempo: 19 punti nel solo terzo quarto, ne mette altri 11 nell’ultimo, in una seconda metà di gara da 10/14 al tiro
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Nei Bucks privi del loro MVP, salgono di colpi le altre star di squadra, ovvero un Jrue Holiday sempre più inserito nella sua nuova squadra (ottimo l’11/18 al tiro per 29 punti, meno le 8 palle perse) e il solito Khris Middleton, autore di 28 punti e 7 assist con 10/19 al tiro. L’unico Antetokounmpo in campo — Thanasis — dimostra una volta di più di sapersi far trovare pronto, con 10 punti dalla panchina da dove arrivano anche i 15 di Jeff Teague. Ma dopo 3 vittorie in fila, Milwaukee deve arrendersi

BOSTON CELTICS-PHILADELPHIA 76ERS 96-106 | Philadelphia torna al successo dopo la sconfitta interna con Memphis, vincendo la prima di quattro trasferte consecutive. Boston chiude avanti di uno il primo quarto, ma dal secondo arriva la reazione dei Sixers che a inizio secondo tempo arrivano fino al +21. Danny Green segna 17 punti con 5/6 dall’arco. In doppia cifra anche Ben Simmons (12 e 6 assist), Tobias Harris (10) e Korkmaz in uscita dalla panchina (10).
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Il giocatore decisivo per il successo di Philadelphia è però Joel Embiid, alla miglior prestazione dopo il ritorno in campo dall’infortunio che gli ha fatto saltare 10 partite. 35 punti con 9/19 dal campo per il centro, che costringe la difesa dei Celtics a commettere tantissimi falli per provare a fermarlo, chiudendo con 16/20 dalla lunetta. Per lui anche 6 rimbalzi e una stoppata. “Non sono ancora al massimo, ma oggi è stato un grande passo avanti”, le sue parole a fine partita.
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Boston ha pagato l’assenza del nuovo arrivato Evan Fournier, fermato per il protocollo di sicurezza sul Covid, e i problemi di falli di Robert Williams (4 punti e 9 rimbalzi in soli 14 minuti). Il migliore è stato Jayson Tatum che ha chiuso a quota 20 con 4 rimbalzi e 4 assist. 17 punti per Jaylen Brown, mentre Walker e Smart si sono fermati a quota 14.

TORONTO RAPTORS-LOS ANGELES LAKERS 101-110 | Bel successo dei Lakers ancora privi di LeBron, Davis e Drummond. I gialloviola scappano subito nel primo quarto, vinto 40-28, e chiudono il primo tempo sul +26. Decisive la grande difesa e l’ottima percentuale da tre, soprattutto in avvio, con 7 triple a segno sui primi 8 tentativi (18/40 alla fine). Sette uomini in doppia cifra per i Lakers, guidati da un Horton-Tucker da 17 punti e 6 assist in uscita dalla panchina. 13 punti, 9 rimbalzi e 6 assist per Marc Gasol. Espulso invece Harrell insieme ad Anunoby.
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ATLANTA HAWKS-NEW ORLEANS PELICANS 123-107 | Nel terzo quarto gli Hawks segnano 46 punti mandando a bersaglio un clamoroso 11/11 da tre punti (un record NBA): si spiega soprattutto così la sconfitta dei Pelicans, in una gara fino a quel punto in equilibrio. Atlanta finisce con 20/31 dalla lunga distanza, assicurandosi la settima vittoria interna consecutiva cavalcando la solita coppia Young-Capela (12 punti e 12 rimbalzi, 33^ doppia doppia in stagione) ma anche i 21 punti con 5/8 dall’arco di Bogdan Bogdanovic
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Nel 20/31 dalla lunga distanza degli Hawks, spicca il quasi perfetto 6/7 di Trae Young che quando può scardinare le difese avversarie con il suo tiro da fuori poi è virtualmente inarrestabile. Se ne sono accorti i Pelicans, che dalla point guard di Atlanta hanno subìto 30 punti con 10/21 al tiro complessivo ma anche 12 assist
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Molto positivo anche l’impatto dalla panchina di Danilo Gallinari. L’azzurro resta in campo solo 21 minuti ma trova subito la mano dalla lunga distanza (3/5 per lui) e chiude con 14 punti e 5/11 al tiro complessivo, in una serata in cui altri tre giocatori della panchina di coach McMillan vengono utilizzati più o meno con il suo stesso minutaggio
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Al rientro in campo (mentre continua a restare in infermeria Brandon Ingram), Zion Williamson centra il record che stava inseguendo, pareggiando niente meno che Shaquille O’Neal con 25 gare consecutive con almeno 20 punti e il 50% al tiro. Contro la difesa degli Hawks, infatti, Williamson chiude con 34 punti e 12/18 al tiro, mandando a bersaglio anche la sua unica tripla tentata e mostrando grandi percentuali dalla lunetta (9/10), a lungo suo punto debole
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MIAMI HEAT-MEMPHIS GRIZZLIES 112-124 | Dillon Brooks guida i Grizzlies al terzo successo consecutivo con 28 punti (10/16 dal campo con 5 triple), 2 assist e 2 palle rubate. Decisivo anche il contributo sotto canestro di Joans Valanciunas, che segna 20 punti con 10 rimbalzi sbagliando pochissimo: 7/9 dal campo, 1/1 da tre e 5/5 dalla lunetta. Ci sono anche i 19 punti con 8 rimbalzi e 6 assist di Kyle Anderson e i 15 dalla panchina di Bane, mentre Morant si ferma a quota 10 con solo 8 tiri presi (0/4 da tre).
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A Miami non è bastata la tripla doppia di Bam Adebayo: 18 punti, 10 rimbalzi e 10 assist per il lungo con 9/14 dal campo in 33 minuti. Benissimo al tiro anche Jimmy Butler (11/16) che ha chiuso con 28 punti, 5 assist e 2 rubate. Oladipo ne ha messi 16 con 6 rimbalzi, mentre Herro ha segnato 4 bombe su 7 tentativi in uscita dalla panchina chiudendo a quota 19.

DENVER NUGGETS-DETROIT PISTONS 134-119 | Sesta vittoria consecutiva per i Nuggets, che si portano avanti già nel primo quarto e non si guardano più indietro. Denver tira benissimo dal campo (59.6%): il migliore è Nikola Jokic, che mette a referto una doppia doppia da 27 punti e 11 assist, a cui aggiunge 8 rimbalzi, con un quasi perfetto 13/16 al tiro. Oltre quota 20 anche Michael Porter Jr, 25 punti con 11/16 al tiro (3/4 da tre) e 7 rimbalzi, e Will Barton, 24 con 10/16.
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Pur nella sconfitta (la 7^ nelle ultime 10) i Pistons possono trovare comunque segnali incoraggianti tanto nei 29 punti con 11/18 al tiro (e 3/5 da tre) di Jerami Grant che nelle prestazioni sempre più convincenti del loro rookie Saddiq Bey, autore di 25 punti contro Denver ma soprattutto di un ottimo 6/12 dalla lunga distanza. Con già 106 triple a segno, la guardia dei Pistons ha battuto il record per canestri da tre segnati da un rookie nella storia della franchigia

L.A. CLIPPERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 133-116 | Quando le due superstar in maglia Clippers combinano per 65 punti tutto diventa più facile per la squadra di coach Tyronn Lue, che approfitta della brutta serata al tiro di Damian Lillard (solo 2/14 per 11 punti) per incassare una convincente vittoria, la seconda in fila dopo quella nel derby contro i Lakers. Se Paul George è il top scorer, gara super anche da parte di Kawhi Leonard, autore di 29 punti, 12 rimbalzi e 7 assist con una sola palla persa. Dalla panchina ne mette 23 un ispirato Reggie Jackson
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Nei Clippers che tirano il 39% da tre punti (16/41), va decisamente sopra media Paul George: per lui 6 bersagli dall’arco su 9 tentativi, per la metà esatta dei suoi punti di serata, che alla sirena sono 36 con un complessivo 11/18 al tiro e una presenza costante in lunetta, dove non sbaglia mai (8/8). “PG13” si ferma a tre punti dal suo massimo stagionale, di 39
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I Blazers erano reduci da 4 vittorie esterne consecutive ma neppure la miglior prestazione da quando è arrivato a Portland di Norman Powell (32 punti con 14/15 dalla lunetta) può rimediare all’avvio da incubo degli uomini di Terry Stotts, che definisce “imbarazzante” il primo quarto dei suoi. Portland concede 47 punti (e il 64% al tiro) ai Clippers, che stabiliscono così un record di franchigia. In casa Blazers — detto della serata no di Lillard - ci sono 24 punti di CJ McCollum
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INDIANA PACERS-CHICAGO BULLS 97-113 | I Bulls approfittano delle assenze in casa Indiana di Sabonis, Brogdon e dell’infortunio nel terzo quarto di Myles Turner per vincere la seconda infila dopo averne perse sei consecutive. Sei giocatori in doppia cifra per Chicago: Zach LaVine ne mette 19 con 8 rimbalzi e 6 assist. 14 con 7 rimbalzi e 5 assist per Thaddeus Young. Buono il contributo dalla panchina grazie ai 16 di Markkanen e ai 13 di Coby White.
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Il migliore in campo è stato Nikola Vucevic, che gioca la su miglior partita da quando è arrivato a Chicago. 32 punti per il centro montenegrino con 4/7 da tre, 17 rimbalzi e 5 assist in 35 minuti sul parquet. Per Indiana Caris LeVert ha chiuso a quota 20 punti.
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