Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, otto le vittorie in fila, tre i giocatori chiave: nessuno ferma i Denver Nuggets

NBA
©Getty

L'appuntamento della domenica sera in prima serata su Sky vede la squadra più calda del momento (i Denver Nuggets) contro il giocatore più caldo del momento (Jayson Tatum, reduce dai 53 punti contro i Pelicans). Ma l'ascesa in classifica dei Nuggets, partiti 1-4, merita un approfondimento, partendo dai tre giocatori che si stanno più mettendo in luce: Nikola Jokic, Michael Porter Jr. e il nuovo arrivato Aaron Gordon

La vittoria contro i San Antonio Spurs — l’ottava consecutiva per i Denver Nuggets — è un microcosmo del momento della squadra del Colorado: contro i texani Jokic e compagni hanno guidato dal primo all’ultimo secondo (sopra anche di 17) ma alla fine hanno visto gli Spurs sbagliare due volte il tiro del possibile overtime. Traduzione: i Nuggets sono una squadra di primissimo livello, sono in gran forma, ma è anche un momento in cui gli episodi finiscono per andare a loro favore. Le facce del loro successo sono tante, da quelle conosciute (Nikola Jokic su tutti), a quelle emergenti (Michael Porter Jr.), fino a quelle nuove (Aaron Gordon). Si può partire dall’ultimo, e da un dato forse poco più che statistico: da quando è arrivato ai Nuggets l’ex Magic, Denver non ha più perso. Sette successi su sette con lui in campo, uno in più per la squadra. Subito inserito in quintetto da coach Michale Malone, l’ala ex Orlando ha contribuito immediatamente ai successi di Denver. Ce lo dice un numero, su tutti: il suo net rating nelle 7 gare con i Nuggets è un ottimo +16.1: l’attacco viaggia oltre i 125 punti su 100 possessi, la difesa ne concede 109.3 (comunque dato migliorativo rispetto alla media di squadra). Gordon segna poco più di 12 punti e cattura meno di 4 rimbalzi in 28 minuti, ma lo fa tirando oltre il 58% dal campo.

L'ascesa di Michael Porter Jr. 

Un altro giocatore che fa delle percentuali al tiro uno dei suoi punti di forza è Michael Porter Jr., su cui coach Malone ha voluto spendere due parole recentemente: “Quest’anno il suo apporto è stato incredibile:i numeri che colleziona, la sua efficienza nel farlo, ma a me piace sottolineare i progressi in difesa, sia dal punto di vista individuale che nel suo contesto di squadra”. È ovviamente la difesa l’aspetto del gioco dove MPJ può e deve migliorare, anche perché in attacco ha già oggi poco da imparare da chiunque: nelle ultime 20 gare (contro gli Spurs ha chiuso con la consueta doppia doppia, 22 punti e 10 rimbalzi) Porter Jr. ha viaggiato a 20.5 punti di media sfiorando il 52% da tre e oltre il 59% dal campo, aggiungendoci oltre 9 rimbalzi a partita. Alle spalle del due Jokic-Murray, ormai è lui la terza opzione offensiva — un’opzione capace se necessario anche di decidere una partita.

vedi anche

MPJ accolto citando "Alla ricerca di Nemo". VIDEO

Nikola Jokic sempre più candidato MVP

E con Murray ai box nelle ultime tre gare (peraltro tutte vinte), Jokic ancora più del solito è l’uomo di riferimento in casa Nuggets. La tripla doppia contro San Antonio è la 13^ della sua stagione (solo Westbrook fa meglio di lui), e il serbo sta viaggiando ai massimi di carriera praticamente in ogni categoria statistica: punti (26.3), rimbalzi (10.9), assist (8.8), recuperi (1.5), percentuali da tre (42.9%) e ai liberi (86.2%). Se ne sono accorti anche a Las Vegas, dove magari non c’è una franchigia NBA ma i bookmaker la fanno da padroni: se a inizio stagione scommettendo 100 dollari su Jokic MVP se ne vincevano 2.500, oggi la cifra è scesa a 113. Un calcolo relativo a queste cifre ne deduce che il giocatore dei Nuggets ha il 55.6% di chance di essere premiato a fine anno come miglior giocatore NBA. I suoi Nuggets sono ancora quarti a Ovest, non lontani dai Clippers ma ancora in ritardo su Lakers e Suns. Le otto vittorie in fila, però, danno una chiara indicazione sul trend in ascesa della squadra del Colorado. La prossima sfida contro Boston -- domenica in prima serata su Sky Sport — è un bel test per le loro ambizioni.

leggi anche

Jokic meglio di Wilt: 81 partite con 10+ assist