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NBA, DeRozan la vince sulla sirena, coach Carlisle fa autocritica: "Colpa mia". VIDEO

NBA
©Getty

Il talento di San Antonio gioca un secondo tempo incredibile, dove segna 27 dei suoi 33 punti di serata. La palla decisiva nel finale allora è affidata alle sue mani, e DeRozan ringrazia mandando a bersaglio il jumper dalla media distanza che regala agli Spurs la prima vittoria dopo 5 ko. In isolamento è il realizzatore più efficiente di tutta la lega, motivo per cui coach Carlisle ammette l'errore nel non aver mandato un raddoppio sul n°10 nero-argento

C’è un dato che dice che tra i realizzatori con un certo volume di conclusioni DeMar DeRozan in isolamento è l’indirizzo più sicuro a cui mettere il pallone nelle mani: la sua statistica di 1.24 punti per possesso, infatti, ne fa il migliore di tutta la lega, dettaglio che rende comprensibile la scelta di coach Popovich di affidargli il pallone sull’ultimo possesso — decisivo — della gara contro Dallas mentre meno condivisibile quella di coach Carlisle di andare senza raddoppio sul n°10 nero-argento. E il primo ad accusarsi dell’errore, senza tanti giri di parole, è proprio l’allenatore dei Mavericks: “Abbiamo scelto di restare con Doe-Doe [Dorian Finley Smith] in marcatura singola su di lui ma ovviamente a rivederla ora avremmo dovuto raddoppiare. È stata una mia scelta. Colpa mia, me ne assumo le responsabilità”. Su un tentativo di cambio difensivo — per portare Doncic su DeRozan — per un momento il talento sloveno sembra voler occuparsi dell’attaccante degli Spurs ma poi torna sul suo uomo, Derrick White, lasciando Finley-Smith in copertura individuale. E contro il giocatore più efficiente in isolamento di tutta la lega, non è una decisione saggia, considerando anche la mano caldissima di DeRozan, autore di 27 dei suoi 33 punti di serata propio nel secondo tempo. “Ha segnato un gran canestro, contro un ottimo difensore”, le parole di Doncic a fine gara, che fanno il paio con quelle di Kristaps Porzingis: “DeMar ha segnato un gran canestro, giù il cappello. Questo dimostra quanto è difficile vincere ogni sera nella NBA”, fa notare il lettone, osservando la sua prestazione da 31 punti e 15 rimbalzi, accoppiata a quella da 29 di Doncic, insufficienti però a dare ai Mavs il settimo successo nelle ultime otto gare.

È invece San Antonio a festeggiare, per la prima vittoria dopo 5 ko in fila. “DeMar è il nostro miglior realizzatore, si è preso tiri come questo per tutta la stagione, sempre con grande coraggio. Alcuni segnandoli, altri sbagliandoli, come fanno tutti. Ma lui continua a prenderseli”, il commento di Popovich alla sirena. E mai come questa volta, l’allenatore degli Spurs è contento della scelta del suo giocatore, così come ancora più contento - e lo dimostra via Twitter - è un grande ex dei texani, Manu Ginobili, che dimostra di seguire sempre da vicinissimo i suoi Spurs. 

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