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NBA, risultati della notte: Zion Williamson show contro i Cavs, Dallas beffata nel finale
Zion Williamson segna 38 punti con 16/22 dal campo nel successo di New Orleans a Cleveland, DeMar DeRozan realizza a 0.5 secondi dalla sirena il canestro della vittoria a Dallas. Milwaukee senza Giannis Antetokounmpo travolge Orlando, Miami batte a domicilio Portland, successo Clippers su Detroit, Minnesota vince contro Chicago in una serata speciale per Towns. Atlanta senza titolari passa a Charlotte, vittorie playoff per New York e Indiana, nel Sundays NBA una super rimonta permette a Boston di mettere ko Denver

CLEVELAND CAVALIERS-NEW ORLEANS PELICANS 109-116 | Successo in rimonta dei Pelicans contro i Cavs pieni d’assenze - costretti a rinunciare a Sexton, Nance Jr., Garland e Allen, tra gli altri. Cleveland scappa via sul +13 nel 2° quarto, guidata dai 21 punti massimo in carriera per Dean Wade e dai 19 a testa di Kevin Love e Isaac Okoro, ma poi si arrende nel finale quando New Orleans si aggrappa al duo Williamson-Ingram (27 punti per l'ex Lakers) e va a prendersi una vittoria che riporta i Pelicans a una sola gara di distanza in classifica dal decimo posto a Ovest
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Protagonista in questo straordinario momento di forma personale è Zion Williamson, autore di 38 punti e a una sola lunghezza di distanza dal massimo in carriera fissato 20 giorni fa. La prima scelta assoluta del Draft 2019 segna 25 punti nel primo tempo - miglior performance della sua carriera a metà gara - in un match in cui tira 16/22 dal campo (o dal pitturato, per meglio dire), a cui aggiunge 9 rimbalzi e 4 assist. Per Williamson è l’ottava partita con 30+ punti senza canestri da fuori area: più di quanto fatto registrare dal resto della NBA messo insieme
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DALLAS MAVERICKS-SAN ANTONIO SPURS 117-119 | La partita più divertente della notte la perdono in casa in volata a i Mavericks, reduci da due vittorie nelle ultime tre gare e beffati a mezzo secondo dalla sirena dal jumper a bersaglio di DeMar DeRozan - opzione principale (e scontata) dell’attacco Spurs su cui Dallas non è riuscita a raddoppiare con i tempi giusti. Isolamento, giocata dal palleggio - di quelle vecchio stile, nel pieno del midrange; zona spesso inesplorata di campo - bassa resa statistica, ma canestro decisivo per il n°10 degli Spurs
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San Antonio interrompe così una striscia di cinque sconfitte consecutive (la più lunga della stagione della squadra di coach Popovich), riprendendo una marcia playoff che al momento vede gli Spurs al 9° posto a Ovest e a un paio di sconfitte di distanza dai Pelicans in risalita e prima squadra fuori dalla corsa al play-in. Alla sirena finale sono 33 punti per DeRozan - 27 dei quali arrivano dopo l’intervallo lungo, a cui aggiunge anche 5 rimbalzi e 8 assist. Molto positivo anche Dejounte Murray: 25 punti, 11/17 dal campo, 5 rimbalzi, 5 assist e 4 recuperi
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“Sono davvero molto dispiaciuto per questo passo falso, non c’è molto da aggiungere”, commenta Luka Doncic a fine gara, autore di 29 punti e del canestro del 117-117 che a 19 secondi dalla sirena sembrava garantire ai Mavericks l’overtime. Non basta neanche l’ottima prestazione di Kristaps Porzingis, autore di 31 punti, 15 rimbalzi e 3 assist, con 12/21 al tiro, 3/8 dall’arco e tante giocate d’impatto anche in difesa. Josh Richardson, terzo in quintetto in doppia cifra, chiude con 16 punti e 7/14 al tiro
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Torna in quintetto anche Nicolò Melli, che parte titolare e resta sul parquet per 22 minuti, in una partita che l’azzurro ricorderà soprattutto per la super schiacciata subita da parte di Lonnie Walker IV - letteralmente saltato sulla sua testa, travolgendo Melli che ha provato invano a opporsi all’atletismo dell’avversario. Poster, recitando però la parte sbagliata della storia, in una partita da 6 punti con 2/5 dall’arco, un rimbalzo a referto e poco altro da segnalare
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MEMPHIS GRIZZLIES-INDIANA PACERS 125-132 | Terza vittoria consecutiva per i Pacers che battono a domicilio i Grizzlies, partiti malissimo in difesa, affossati dai 45 punti concessi nei primi 12 minuti di gara (record di punti subiti in un quarto da Memphis) e incapaci di rimontare del tutto uno svantaggio riportato in singola cifra nell’ultima frazione. Indiana tira con oltre il 60% dal campo prima dell’intervallo lungo e va a prendersi con merito la nona posizione a Est (con lo stesso numero di sconfitte dei Knicks ottavi)
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Merito delle triple doppie sfiorate da Domantas Sabonis e Malcolm Brogdon: il primo chiude con 18 punti, 15 rimbalzi e 9 assist in un match da 7/13 al tiro, mentre l’ex Milwaukee ne segna 29 - eguagliato il massimo in stagione - con 11 assist e 9 rimbalzi. Il miglior realizzatore di squadra però è Caris LeVert, alla sua miglior prestazione in maglia Pacers: 34 punti con 14/20 al tiro e altri 5 rimbalzi, in un match chiuso dagli ospiti con 53 rimbalzi totali catturati - massimo in stagione per Indiana
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In casa Grizzlies invece la prestazione da sottolineare è quella di Jonas Valanciunas sotto canestro, in una serata in cui riesce tutto al centro lituano: alla sirena finale sono 34 punti - pareggiato il suo massimo in carriera - e ben 22 rimbalzi (di cui 10 in attacco), record personale in questa stagione. Una partita da 16/25 al tiro a cui fanno seguito i 23 punti e 6 assist di Ja Morant e i 15 realizzati da Kyle Anderson, che speravano in un risultato diverso
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ORLANDO MAGIC-MILWAUKEE BUCKS 87-124 | Vittoria larga e mai in discussione in trasferta per i Bucks che passeggiano a Orlando nonostante l’assenza di Giannis Antetokounmpo - fuori per la quinta gara in fila, alle prese con un fastidio al ginocchio sinistro. Ci pensa Khris Middleton, autore di 21 punti, 8 rimbalzi e 5 assist, con 8/13 dal campo e 1.000 triple a bersaglio in carriera da festeggiare, a cui si aggiungono le 19 complessive di squadra segnate da Milwaukee in quello che è il primo successo Bucks dopo tre ko consecutivi
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Il 32-19 con cui si apre il match toglie ogni possibilità ai Magic di condurre in qualche modo una gara al di sotto della doppia cifra di svantaggio, incassando così la 18^ sconfitta delle ultime 22 gare (2-7 il record da quando la squadra è stata rivoluzionata sul mercato). Mo Bamba ritocca il suo massimo in carriera e chiude con 21 punti in uscita panchina, con 8/11 dal campo e 5/6 dall’arco. Nove invece i punti messi a referto da Gary Harris, alla prima da titolare con la squadra della Florida

NEW YORK KNICKS-TORONTO RAPTORS 102-96 | Julius Randle segna 26 punti - alcuni decisivi nel finale - permettendo così a New York di portare a casa un match in cui i Knicks mandano in fumo 18 lunghezze di vantaggio accumulate nella prima parte della sfida, permettendo ai Raptors di riportarsi in corsa nella ripresa. A far raffreddare le mani dei giocatori di casa ci ha pensato il parquet bagnato - inconveniente che ha costretto gli arbitri a ritardare le operazioni nel terzo quarto: alla ripresa del gioco, dal 66-48 Knicks si è passati al super parziale per Toronto
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Perdono così i Raptors, chiamati alla seconda sfida di un back-to-back dopo la super vittoria frutto dei 44 punti da record di Gary Trent Jr. - diventato in tre settimane il leader tecnico di Toronto. L’ex Blazers è ancora una volta il miglior realizzatore per Toronto: 23 punti con 9/17 al tiro, a cui si aggiungono i 17 con 14 rimbalzi di Chris Boucher; ingombrante e dominante sotto canestro. I canadesi momentaneamente dislocati in Florida ritrovano in campo anche Kyle Lowry - 19 punti - dopo le cinque gare saltate a causa di un problema al piede destro

MINNESOTA TIMBERWOLVES-CHICAGO BULLS 121-117 | Segnano 27 punti a testa i due amici ex All-Star dei T’Wolves nel successo sofferto casalingo contro i Bulls: merito di Karl-Anthony Towns, che aggiunge 12 rimbalzi in una serata speciale per lui in cui la squadra di Minneapolis dedica un posto sugli spalti a Jacqueline (sua madre, scomparsa un anno fa a causa del COVID-19); merito di D’Angelo Russell, richiamato sul parquet nei minuti finale e decisivi: 7 punti a referto negli ultimi 4 minuti scarsi di gioco e gara chiusa
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Per Chicago arriva invece la seconda sconfitta consecutiva, che fa scivolare i Bulls pericolosamente vicini all’11° posto a Est attualmente occupato da Toronto. Non bastano agli ospiti i 30 punti a referto di Zach LaVine - 21 dei quali arrivati nella ripresa, nella vana speranza di recuperare - con 13/28 al tiro, 7 rimbalzi e 6 assist, a cui si aggiungono i 18 con 5 rimbalzi e 5 assist di Nikola Vucevic e i 13 realizzati in uscita dalla panchina da Daniel Theis
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L.A. CLIPPERS-DETROIT PISTONS 131-124 | Nei Clippers manca Kawhi Leonard e allora Marcus Morris si traveste da Kawhi Leonard, indossando per una sera i panni della seconda superstar al fianco di Paul George. “PG13” chiude con 32 punti e 9 assist, ne segna addirittura uno in più Morris, in una gara in cui certo non brillano le difese: L.A. tira il 62.5% dal campo e sfiora il 58% da tre punti (15/26), mettendo a segno la bellezza di 35 assist su 50 canestri segnati. Quinta vittoria in fila per George e compagni
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La serata di grazia di Marcus Morris si conclude con solo 5 tiri sbagliati in tutta la gara (13/18 dal campo per lui) e un eccellente 6/8 dalla lunga distanza, lui che sta tirando con il 46% da oltre l’arco in tutta la stagione. Nel suo tabellino ci sono anche 6 rimbalzi ma neppure un assist: il suo compito, contro i Pistons, è stato quello di supplire ai punti mancanti di Leonard
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Terza sconfitta su cinque nel giro di trasferte a Ovest per Detroit, nonostante un attacco che viaggia su ottime percentuali — sfiora il 53% dal campo e il 47% da tre — ma con una difesa che non riesca mai a fermare i Clippers. Il migliore dei Piston è Justin Jackson, autore di 26 punti in 29 minuti, ne mette 25 con 8/12 al tiro e 5 triple il rookie Saddiq Bey, doppia doppia da 18 punti e 13 assist per Corey Joseph

PORTLAND TRAIL BLAZERS-MIAMI HEAT 98-107 | Vittoria larga e fondamentale nel processo di crescita stagionale degli Heat, sempre più quarta forza a Est grazie alla resa di Bam Adebayo (22 punti) e Jimmy Butler (20 punti) che trascinano anche nella complicata trasferta di Portland. Per Miami è la sesta vittoria nelle ultime sette gare, con 20 lunghezze di margine nell’ultima frazione che permettono alla squadra della Florida di chiudere i conti con un quarto d’ora d’anticipo e di salire a ridosso del 4° posto della Eastern Conference
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I Blazers, ancora loro reduci dalla vittoria di 24 ore prima, ritrovano in campo Jusuf Nurkic sotto canestro, ma la resa del bosniaco non è paragonabile a quella di 24 ore fa di Enes Kanter - che dalla panchina raggiunge la doppia cifra. Il miglior realizzatore è CJ McCollum con i suoi 17 punti; gli stessi messi a referto da Norman Powell, presenza fissa nella rotazione di Portland. Incolore per una volta Damian Lillard: 3/10 al tiro e soltanto 3 assist in un match per lui da 12 punti e 5 palle perse

CHARLOTTE HORNETS-ATLANTA HAWKS 101-105 | Gli Hawks risparmiano la trasferta di Charlotte a Trae Young e Danilo Gallinari, oltre ai lungodegenti Collins, Hunter, Reddish, Snell e Dunn, ma riescono comunque a portare a casa la sesta vittoria nelle ultime sette gare prendendosi il quarto posto solitario nella Eastern Conference. Un successo arrivato sul campo di una diretta concorrente come Charlotte, peraltro rimontando 10 punti di svantaggio nel quarto periodo
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Il merito è soprattutto di un eccezionale Bogdan Bogdanovic, capace di segnare 32 punti con il suo massimo in carriera per triple a segno (8) seguito dai 20+15 di Clint Capela e i 17 di Brandon Goodwin, alla sua terza partenza in quintetto della carriera. Gli Hawks erano partiti alla grande sul 24-7 salvo poi subire il rientro degli avversari, infliggendo loro la prima sconfitta stagionale cominciando l’ultimo quarto in vantaggio (a fronte di 22 vittorie degli Hornets)
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Il migliore per i padroni di casa è un Miles Bridges da 23 punti, di cui due decisamente memorabili — con una tonante schiacciata sulla testa di Clint Capela che ha fatto il giro dei social dopo la partita. Non è però bastata per resistere alle due triple di Lou Williams e la schiacciata di Capela per riprendere possesso della partita nel finale di gara, con Terry Rozier che ha fallito la tripla del possibile pareggio senza prendere neanche il ferro dall’angolo a 10 secondi dalla fine
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DENVER NUGGETS-BOSTON CELTICS 87-105 | Partita assurda tra Nuggets e Celtics: Denver controlla a piacimento per tre quarti, ma poi stacca completamente la spina e Boston chiude la gara con un parziale di 40-8 spinto dai 28 punti di Jayson Tatum e i 20 di Jaylen Brown. Nikola Jokic fa quello che vuole firmando una tripla doppia da 17+10+11, ma deve uscire nervosissimo a 4 minuti dalla fine - a gara ormai compromessa - per evitare di essere espulso
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