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NBA, Andre Drummond e il soprannome che lascia LeBron James senza parole

L'ANEDDOTO
©Getty

“Il grande pinguino”: questo il nomignolo che il nuovo arrivato in casa Lakers si porta dietro, praticamente a sua insaputa. Tanto che anche LeBron James gli ha chiesto conto della sua scelta e la risposta di Drummond ha sorpreso un po’ tutti: “Non so perché mi chiamano così, dovrei forse trovare un nome più aggressivo”

Andre Drummond, giunto a Los Angeles qualche settimana fa, è l’aggiunta necessaria per i Lakers sotto canestro a livello di fisicità, rimbalzi e produttività in area. Un innesto dovuto, che i campioni NBA sono stati felici di accogliere, nonostante portasse in dote con sé anche un rivedibile soprannome che non è passato inosservato. “Il grande pinguino”. Perché? Da dove salta fuori, si sono chiesti in molti, tra cui alcuni cronisti di Los Angeles che si sono visti rispondere da Drummond: “Ascoltatemi: non ho la più pallida idea del motivo per il quale mi chiamano così. Anche LeBron è venuto da me un giorno a chiedermi conto di questa storia e gli ho risposto: “Non lo so, non so chi lo ha tirato fuori e da dove è partita questa consuetudine”. Quello che mi ricordo è che qualcuno un giorno si è rivolto a me chiamandomi “Il grande pinguino”. E non hanno più smesso. I pinguini sono uno dei miei animali preferiti, ma non riesco a immaginare un’altra ragione per la quale darmi quel nomignolo”.

Su Twitter e più in generale via social sono partite le plausibili ricostruzioni di una vicenda che affonda le sue radici nel lungo passato e nei tanti anni trascorsi da Drummond a Detroit. Un utente ha ripescato uno scambio con Greg Monroe - compagno di squadra per diversi anni sotto canestro ai Pistons - che inizio a chiamarlo così perché Drummond all’epoca disse che “Happy Feet” (un film d’animazione con dei pinguini come protagonisti, ndr) era il suo film preferito. Altri invece tirano fuori i mitici tempi di Vines - l’applicazione che permetteva di postare brevi video e GIF su Twitter - che aveva generato e reso virale un video molto famoso e usato dopo che Drummond si era vestito da pinguino per Halloween. Ipotesi che tuttavia non sciolgono il mistero e che pongono una nuova urgenza al lungo dei Lakers: “Credo di aver bisogno di un soprannome più aggressivo”, ha sottolineato sorridendo durante l’intervista al termine della sfida vinta contro Charlotte. “Ma non mi offendo se i ragazzini vogliono continuare a chiamarmi così”.

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