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NBA, Andre Drummond in difficoltà: "In attacco non ho mai giocato peggio di così"

PAROLE
©Getty

Il nuovo centro dei Los Angeles Lakers sta ancora cercando di capire come poter essere utile ai campioni in carica, e ha faticato nelle ultime due gare segnando solo 7 punti in totale. "Offensivamente non sono mai stato peggio di così, ma sono qui per dare una mano in difesa. L’attacco arriverà" ha detto dopo la vittoria con Charlotte

Tutto sommato poteva andare peggio. La trasferta da sette partite dei Los Angeles Lakers si è conclusa con un record di 4 vittorie e 3 sconfitte, riuscendo a mantenersi a galla appena sotto al 50% di vittorie da quando mancano Anthony Davis (13-14 il record senza di lui) e LeBron James (6-7). Un risultato soddisfacente, anche se nelle ultime due gare non è stato certamente palpabile il contributo di Andre Drummond — arrivato dal mercato dei buyout anche per dare una mano in questo periodo complicato dalle assenze delle stelle. Il lungo però ha prodotto solo 7 punti nelle ultime due partite contro New York e Charlotte, segnando solo 3 dei 10 tiri tentati pur avendo a disposizione oltre 20 minuti in entrambe le partite. Decisamente peggio rispetto ai 35 collezionati a Miami e contro Brooklyn, andando anche 12 volte in lunetta (e segnandone nove). Drummond non ha fatto mancare il suo apporto in termini di rimbalzi (sempre in doppia cifra nelle quattro partite “complete” con i Lakers, tolto il disastroso debutto con Milwaukee), prendendone ben 13 in attacco sui 45 totali della sua avventura in gialloviola. Eppure qualcosa non funziona ed è lui stesso ad ammetterlo: “Offensivamente, probabilmente non ho mai giocato peggio di così” ha detto dopo i 4 punti contro Charlotte. “Sto ancora cercando di capire come funziona là fuori, ma non permetterò che mi faccia uscire mentalmente dalla partita. So perché sono qui, cioè per dare una mano in difesa. L’attacco arriverà con il tempo”.

Le parole di Vogel e Kuzma su Drummond

Nella sua carriera era successo solo una volta che segnasse meno di 7 punti in due gare consecutive con almeno 20 minuti in campo, una serie di due gare con 4 punti complessivi nel novembre del 2014 secondo ESPN Stats & Info. Ma ovviamente la situazione è destinata a cambiare quando ci saranno James e Davis a portare via attenzioni da Drummond e a rifornirlo di canestri facili sotto canestro, o almeno così la pensa coach Frank Vogel: “Avere due playmaker di élite come LeBron e AD sicuramente aiuterà. Ma a prescindere da loro, le ultime due partite sono state tatticamente difficili anche per Montrezl Harrell [6 punti nelle due gare, ndr], perché hanno cercato di levarci le ricezioni in post giocando davanti e usando tanto la zona, riempiendo l’area. Ci siamo presi quello che la difesa ci ha dato, cioè tiri da fuori e penetrazioni. Il risultato è che Drum non ha segnato molti punti”.

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Più interessanti ancora le parole di Kyle Kuzma sulle difficoltà del suo compagno di squadra, che gli hanno ricordato un po’ le sue: “È un processo che non può accadere all’improvviso, anche Roma non è stata costruita in un giorno. Per lui è un aggiustamento enorme. Se ci pensate, non è mai stato davvero allenato nella sua carriera, a Detroit o a Cleveland. Questa è un’organizzazione che gioca per il titolo ed è dura. C’è una differenza enorme tra giocare a pallacanestro e giocare una pallacanestro vincente, me ne sono accorto anche io lo scorso anno. Finora l’ha gestita bene, e quando i due ‘big dogs’ [LeBron e AD, ndr] torneranno sarà tutto molto più facile per lui, perché molto si semplificherà. E poi vedrete che impatto potrà avere sulle partite”.

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