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NBA, Brooklyn Nets: LaMarcus Aldridge si ritira dal basket giocato per problemi al cuore

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©Getty

Il nuovo arrivato in casa Nets, ennesimo ex All-Star aggiunto al roster da Brooklyn dopo la fine della sessione degli scambi e aggregato alla squadra via buyout qualche settimane fa, ha raccontato di aver avuto gravi problemi cardiaci dopo la partita giocata lo scorso 10 aprile: “Ho avuto un’aritmia durante e dopo il match: nella notte la situazione è peggiorata e mi sono preoccupato come mai era successo in vita mia. Meglio dire basta”.

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Una notizia che ha colto tutti di sorpresa, un problema fisico che ha reso impossibile il proseguimento della carriera di LaMarcus Aldridge - sbarcato poche settimane ai Brooklyn Nets dopo il buyout ricevuto dai San Antonio Spurs e costretto a dire basta con il basket giocato dopo essersi sentito male al termine della partita persa dalla squadra di New York in casa contro i Lakers. A raccontarlo è lui stesso in un lungo messaggio che ha condiviso sui social: “Quest’oggi, scrivo questa lettera con il cuore pesante. Durante la mia ultima partita [la sfida persa da Brooklyn in casa contro i Lakers, ndr], ho giocato nonostante avessi dei problemi di aritmia. Battito accelerato che nel corso della notte successiva al match è peggiorato e mi ha fatto preoccupare ancora di più. La mattina seguente, ho spiegato alla squadra cosa è successo e tutta l’organizzazione è stata fantastica con me nel portarmi in ospedale a fare tutti i controlli del caso. Nonostante ora stia meglio, le sensazioni che mi hanno lasciato addosso quei momenti fanno sì che quella resti una delle esperienze peggiori che mi sia mai capitato di affrontare”. Per questo meglio fermarsi e rinunciare anche al sogno di inseguire il titolo NBA con cui sperava di poter andare a caccia a Brooklyn.

I 12 punti a referto in 22 minuti di gioco contro i campioni NBA in carica - in un incrocio sul parquet a cui molto hanno guardato per studiare possibili tendenze e accoppiamenti in vista di una super finale NBA tra Nets e Lakers - resteranno dunque gli ultimi di una carriera da 19.951 totali con 8.478 rimbalzi complessivi catturati in 1.029 gare di regular season, a cui si aggiungono anche 72 sfide playoff. Il lungo messaggio condiviso dall’ormai ex giocatore NBA infatti prosegue: “Ho dovuto prendere quindi la complicata decisione di ritirarmi dalla pallacanestro giocata. Per 15 anni ho sempre messo il basket al primo posto nella mia vita e adesso è ora di privilegiare le mia famiglia e la mia salute. Sono grato per tutto ciò che il gioco mi ha dato: i ricordi incancellabili, compresi tutti gli alti e bassi, e le amicizie che mi legano a persone che resteranno per sempre al mio fianco. Devo ringrazia Portland per avermi scelto, per aver puntato su un ragazzino mingherlino del Texas e aver deciso di dargli una possibilità. La città mi ha regalato degli anni che resteranno impressi nella mia memoria per sempre”.

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Parole commosse pronunciate da chi non aveva messo in conto di dover prendere una decisione così importante per la sua vita nel giro di pochi giorni: “Saranno per sempre nel mio cuore - aggiunge Aldridge - tutti i tifosi dei Blazers e degli Spurs, altra squadra che mi ha permesso di essere accolto in una vera e propria famiglia e mi ha regalato gioia per 5 anni. Voglio ringraziare anche Brooklyn: avete scelto me per quello che sono. In un gioco che è cambiato così profondamente e che evolve di continuo, mi avete chiesto di venire qui ai Nets e di fare ciò che ero in grado di fare e che avevo mostrato nella mia carriera. Vi chiedo scusa per non essere riuscito a farlo durare di più, ma non posso dire di non essermi divertito a far parte di questo gruppo così di talento”. A far riflettere è soprattutto la chiosa al termine del messaggio di gran lunga più complicato che Aldridge si sia ritrovato costretto a dover scrivere dopo 15 anni di carriera: “Non sai mai quando qualcosa giungerà alla fine, per questo assicurati di riuscire a goderti il momento ogni giorno. Io posso dire con sicurezza di essere riuscito a farlo”.

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A stretto giro sono arrivate anche le parole ufficiali dei Nets attraverso la voce del GM Sean Marks, che aveva lavorato per giorni per riuscire a raggiungere un accordo con Aldridge soltanto qualche settimane fa: “L’intera organizzazione esprime il suo pieno supporto a LaMarcus per la decisione presa e mentre valutiamo ciò che ha portato e aggiunto al nostro gruppo nei pochi giorni che ha trascorso con noi a Brooklyn, la sua saluta e il suo benessere restano di di gran lunga la cosa più importante rispetto alla pallacanestro. Sappiamo che non è stata una scelta semplice per lui, ma dopo delle attente valutazioni e dopo aver consultato numerosi esperti, ha scelto pensando al meglio per sé, per la sua famiglia e ragionando sulla sua vita e sulla ciò che lo aspetta dopo che avrà smesso con il professionismo. Auguriamo a LaMarcus, Kia e al resto della famiglia tutta la gioia e la salute possibile”. Come ricordato via social invece da un altro Marks - il giornalista di ESPN - il nome di Aldridge finirà così all’interno dei giocatori tagliati dai Nets, liberando un posto nella rotazione dei lunghi della squadra che sarà molto ambito dai tanti aspiranti rimasti ancora senza contratto a un mese dall’inizio dei playoff.

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