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NBA, autocritica Doncic: "Devo far meglio, motivare i miei compagni: parte tutto da me"

NBA

Il fuoriclasse sloveno sembrerebbe l'ultimo cui addossare le colpe per il brutto ko dei Mavericks in casa contro la peggior difesa (della storia) NBA, quella dei Sacramento Kings. Eppure il n°77 di Dallas si mette da solo sul banco degli imputati, probabilmente anche per scuotere una squadra che rischia di arrivare ai playoff soltanto attraverso il rischioso meccanismo del play-in

Il punto più basso della stagione. Una sconfitta, in casa, contro i Sacramento Kings, la squadra col peggior defensive rating della storia della NBA (117.5 punti concessi per 100 possessi), sempre uscita dal campo sconfitta nelle ultime 9 gare. Ecco perché a Dallas il ko contro i Kings non l’hanno preso bene, a partire dal leader dei Mavs, Luka Doncic. Se all’apparenza lo sloveno ha poco da rimproverarsi — 37 punti per lui di cui 22 nel quarto finale, cercando di guidare un’impossibile rimonta (Dallas ha concesso ai Kings 45 punti nel secondo quarto) — il n°77 dei Mavs non la pensa per niente così: “Dobbiamo giocare più duro. Anzi: io devo giocare più duro. Inizia tutto da me, per cui so di dover fare meglio di così, devo migliorare nel mantenere motivati tutti i miei compagni. Parte tutto da me”, ha ripetuto senza darsi pace Doncic. Che ha individuato un ricorrente difetto di questi Mavericks: “Non siamo scesi in campo concentrati fin dall’inizio, ed è già la seconda volta in fila che succede”. Contro New York il parziale del primo quarto aveva visto i Knicks già avanti di 9 punti (con 34 punti concessi a Randle e compagni); contro Sacramento Dallas ha sbagliato 11 dei primi 12 tiri, terminando il quarto con il 24% al tiro e 2/15 dalla lunga distanza, con un Luka Doncic anche lui opaco, titolare di uno 0/4 dal campo (compreso uno 0/3 dall’arco) e solo 2/4 ai liberi.

A fine gara — la quarta sconfitta casalinga consecutiva dopo quelle contro New York, Philadelphia e San Antonio (13-14 il record interno complessivo) — a riassumere tutto al meglio sono arrivate le parole di Dorian Finney-Smith: “È arrivato il momento di guardarci allo specchio”. Conviene farlo in fretta, se l’obiettivo è quello di evitare lo spettro dei play-in: oggi Dallas è settima e per arrivare al sesto posto dei Blazers qualcosa deve cambiare. In fretta.

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