Una prestazione impressionante di Kyrie Irving (34 punti e 12 assist) e del rientrante Kevin Durant (33 in meno di 30 minuti) spezzano la resistenza di Phoenix, che prova a restare in gara sull’asse Booker-Ayton ma alla lunga deve inchinarsi alla miglior squadra a Est che — pur senza James Harden — fornisce l’ennesima dimostrazione di forza
BROOKLYN NETS-PHOENIX SUNS 128-119 | IL TABELLINO
Il racconto del primo tempo
Kyrie Irving parte a razzo (7 dei primi 9 punti di squadra) e i Nets lo seguono, approfittando di un avvio davvero letargico in difesa dei Suns. Il time-out di Monty Williams cambia tutto: 8-0 di parziale degli ospiti li porta davanti, anche se fermare Irving continua a essere un problema. Devin Booker sente il duello, 7 punti con 7 tiri già nella prima metà del primo quarto per lui. Primo quarto che comunque termine in equilibrio, con un Irving spaziale (5 tiri, un solo errore, già 7/7 dalla lunetta e 16 punti per lui) e senza Durant, atteso in campo a partire dal secondo, ma con Phoenix che resta incollata, con la coppia Booker-Ayton ma anche con le riserve (Torrey Craig su tutti, viste anche le assenze di Dario Saric e Jae Crowder). I Suns chiudono meglio la prima frazione e al mini-break sono davanti, 32-27, coi primi punti (dalla lunetta) di Chris Paul. Ed è proprio il n°3 dei Suns che sale di colpi a inizio secondo quarto: prende in mano la squadra e la partita, Phoenxi va anche sul +8 e allora con 8 minuti da giocare prima dell'intervallo i Nets si affidano a Kevin Durant, al suo primo rientro dall'ultimo infortunio. KD va subito a bersaglio sul primo tiro della sua serata, ma i Suns segnano da tre punti, con Frank Kaminksy, con Booker e con Cameron Payne e il vantaggio degli ospiti va anche in doppia cifra, sul +12. I Nets però ritornano subito in partita: e non sembra neppure difficile quando in squadra ci sono Durant e Irving, onnipotenti offensivamente. Il tap-in di DeAndre Jordan a pochi decimi dalla fine fissa il punteggio del primo tempo sul 61-59 per Phoenix, in un primo tempo individualmente dominato dai 24 punti con 6/7 dal campo (e 3/3 al tiro) e 9/9 dalla lunetta di Kyrie Irving.
Il racconto del secondo tempo
L'avvio di ripresa vede canestri dopo canestri dei massimi interpreti del gioco, quelli di Irving a Durant da una parte e di Chris Paul dall'altra, che difensivamente se la deve vedere proprio con Irving. A metà del terzo quarto la gara è ancora in perfetto equiibrio, 78-78, e lo spettacolo certo non manca, tra due squadre che confermano il loro assoluto valore anche una di fronte all'altra. Sale di colpi anche Booker (già sopra i venti punti silenziosamente) ma Durant dopo una brevissima pausa in panchina si fa ancora sentire e dà un minimo vantaggio ai Nets. Son proprio del n°7 di Brooklyn gli ultimi punti dei suoi (19 per Durant) mentre Ayton (già in doppia doppia, 18 con 12 rimbalzi) fissa il punteggio sul 97-92 per i padroni di casa prima dell'ultima pausa. Cinque punti, incredibili per bellezza, di Kevin Durant trascinano Brooklyn avanti di 10 punti, in avvio di ultimo quarto. Sembra il primo break davvero significativo della gara, con i Suns che sembrano smarriti, tanto in attacco che in difesa. Un passaggio a vuoto (solo 7 punti segnati in oltre 5 minuti di gioco) che lancia i Nets avanti di 14 dopo due liberi di Durant, sempre più decisivo. Phoenix prova anche la zona, ultima carta di coach Williams per cercare di raddrizzare la gara nel finale: è Booker l'ulitmo a volersi arrendere (36 punti con 4/5 da tre per lui) ma con Irving e Durant in campo nel finale Brooklyn controlla fino alla sirena finale. Senza Harden la vittoria Nets porta la firma delle due superstar in campo: 34 punti con 12 assist per la point guard n°11, 33 in quasi 30 minuti di gioco per il n°7. Fenomenali e decisivi, per il 128-119 finale.