NBA, risultati della notte: i Lakers battono i Knicks all'OT, successo Warriors sui Suns
I Lakers vincono al supplementare e i Knicks rimandano l'appuntamento playoff, Miami batte Boston e si prende l’accesso diretto alla postseason. Philadelphia in Indiana interrompe una striscia di 8 successi: Brooklyn e Milwaukee ne approfittano battendo Chicago e Orlando. Golden State supera Phoenix e risponde a Memphis che travolge nella ripresa Dallas. Tutto facile per i Clippers contro Toronto, inseguiti al 3° posto a Ovest da Denver che vince a Charlotte. Sconfitte pesanti in chiave Lottery per Detroit e OKC
LOS ANGELES LAKERS-NEW YORK KNICKS 101-99 OT | La partita più divertente, combattuta e sofferta della notte NBA si decide soltanto dopo 5 minuti supplementari e a farlo non poteva che essere un giocatore di Chicago. Nel testa a testa tra Anthony Davis e Derrick Rose però, a piazzare la zampata a 20.3 secondi dalla sirena è il giovane Talen Horton-Tucker, che manda a bersaglio la tripla più importante della stagione gialloviola (13 punti e 10 assist per lui), riportando i Lakers a una sola gara di distanza dal 6° posto a Ovest
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A pesare al termine dei regolamentari invece è la super difesa di Anthony Davis, che sul -2 Lakers riesce a contenere Julius Randle e a regalare alla squadra di Los Angeles un’ultima chance. La tripla dall’angolo con spazio sbagliata sembrava aver condannato i Lakers, prima del tap-in a rimbalzo d’attacco di Wesley Matthews che vale il 91-91 per allungare la gara. Alla fine possono sorridere i campioni in carica, con AD (20 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) che assieme a un sollevato LeBron James - tenuto ancora a riposo - prendono in giro a distanza Spike Lee
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Una partita che sembrava vinta dai Knicks, in affanno in attacco, ma abili nel trovare canestri complicati grazie alle giocate di Derrick Rose - 27 punti con 22 tiri e 6 assist in uscita dalla panchina - a cui si aggiungono anche i 31 punti, 8 rimbalzi e 5 assist di Julius Randle; a bersaglio con la tripla del sorpasso nell’ultimo minuto di overtime che aveva il sapore della qualificazione diretta ai playoff. New York invece dovrà rimandare l’appuntamento di qualche altro giorno: dopo aver aspettato 8 anni, l’attesa per la gara contro gli Spurs sarà sopportabile
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GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 122-116 | Quarto successo consecutivo per gli Warriors, che si tolgono la soddisfazione di battere in back-to-back le due migliori squadre della Western Conference, Jazz e Suns. E per una volta non è per via di una super prestazione di Steph Curry, anzi: il due volte MVP ha bisogno di 22 tiri per segnare 21 punti, tirando solo 1/11 da tre punti in 37 minuti pur firmando una giocata decisiva nel finale. A vincerla, allora, sono stati soprattutto "gli altri"
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In una serata in cui il tiro da fuori non ha funzionato, tre triple in fila di Andrew Wiggins, Juan Toscano Anderson e Jordan Poole negli ultimi tre minuti hanno permesso alla squadra di coach Steve Kerr di prendere il controllo della partita, suggellato poi da un super canestro di sinistro di Curry. Il miglior realizzatore è stato allora Wiggins con 38 punti (massimo stagionale), seguito dai 20 di Poole dalla panchina; tripla doppia per Draymond Green con 11 punti, 10 rimbalzi e 11 assist (29-1 il record all-time dei suoi quando va in tripla doppia)
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I Suns, dopo aver già perso in volata contro i Lakers, perdono un’altra partita punto a punto sprecando un vantaggio di 16 lunghezze e un primo tempo in cui avevano cominciato con 18/26 al tiro e 7/10 da tre punti, sembrando in totale controllo del match. Devin Booker aveva provato a dare una spallata alla partita segnando 22 dei suoi 34 punti nel terzo quarto, seguito dai 24 di Chris Paul e i 20 di Jae Crowder, ma si sono dovuti arrendere davanti all’improvvisa esplosione da tre degli avversari
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CHICAGO BULLS-BROOKLYN NETS 107-115 | Kevin Durant chiude con 21 punti e 8 assist nel successo dei Nets, che restano a due gare di distanza da un primo posto ancora aritmeticamente alla portata. Al resto pensano gli altri sette giocatori in doppia cifra (17 di Joe Harris e 15 con 10 rimbalzi di Bruce Brown, rientrato con la maschera sul volto), mentre a preoccupare è il colpo subito da Kyrie Irving: una gomitata in faccia da Nikola Vucevic durante la lotta a rimbalzo che lo ha costretto a uscire dal campo, con coach Nash che ha escluso l’ipotesi trauma cranico
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Si interrompe così la striscia di tre vittorie in fila dei Bulls, oltre che le speranze ormai vane di accesso ai playoff da parte di Chicago - con tre sconfitte in più in classifica degli Wizards e distante anche dal play-in. Non basta dunque uno Zach LaVine formato All-Star, autore di 41 punti con 15/27 al tiro e 6/11 dall’arco in 37 minuti, a cui si aggiungono i 12+12 di Nikola Vucevic (impreciso da 5/18 dal campo e con 6 assist a referto) e i 16 punti di un Coby White ultimo a mollare nel finale
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BOSTON CELTICS-MIAMI HEAT 121-129 | Vittoria playoff se ce n’è una per Miami che batte ancora Boston e si prende l’aritmetica qualificazione alla post-season, senza dover passare dal play-in. La squadra della Florida raccoglie così la 10^ vittoria nelle ultime 13 sfide, nonostante l’assenza nel secondo tempo di Jimmy Butler (13 punti), fermato da un colpo all’occhio nella ripresa. Al resto pensano i 24 punti di Tyler Herro, i 22 a testa di Bam Adebayo e Duncan Robinson, 18 di Kendrick Nunn e i 17 di Goran Dragic
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Discorso diametralmente opposto invece per Boston, a cui non bastan il massimo in stagione da 36 punti di Kemba Walker (al quarto trentello nelle ultime sei gare, la miglior striscia da quando veste la maglia dei Celtics). Bene anche Jayson Tatum, con i suoi 33 punti, 8 rimbalzi, 6 assist e 5 triple a bersaglio: non bastano per rimettere il naso avanti in un secondo tempo in cui Boston è costretta a inseguire invano per 24 minuti e condannata a disputare almeno una partita di play-in
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INDIANA PACERS-PHILADELPHIA 76ERS 103-94 | Passo falso dei Sixers che interrompono una striscia di otto successi in fila e rimandano l’appuntamento con la conquista del 1° posto a Est (che manca da 20 anni alla franchigia della Pennsylvania): senza Joel Embii fuori causa febbre, non bastano i 27 punti di Tobias Harris e i 23 con 8 rimbalzi e 7 assist di Ben Simmons a un gruppo condannato da un 3° quarto da 13 punti complessivi di squadra - con i Pacers che ne approfittano e controllano senza problemi nel finale
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Festeggia Indiana invece, al terzo successo nelle ultime quattro gare che regala ai Pacers la conquista di un posto al play-in: merito della nona tripla doppia stagionale raccolta da Domantas Sabonis, autore di 16 punti, 13 rimbalzi e 15 assist, mentre a dargli una mano a suon di canestri ci pensano Caris LeVert - 24 punti - e Doug McDermott, che ne aggiunge 20 con 4 triple. Indiana aggancia sul 33-36 di record gli Hornets: l’obiettivo adesso è assicurarsi l’ottavo posto per avere una doppia chance di accesso ai playoff
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TORONTO RAPTORS-L.A. CLIPPERS 96-115 | Kawhi Leonard segna 20 punti, Paul George ne aggiunge 16 e i Clippers battono i Raptors a domicilio in Florida, in una delle loro ultime gare casalinghe lontano dal Canada. Al resto pensano i 20 punti di Terance Mann e i 18 con 10 rimbalzi di Ivica Zubac, con i losangelini che aprono il match con la tripla del 3-0 firmata Marcus Morris e non si ritrovano più in svantaggio nel match per il resto della sfida
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A Toronto, già aritmeticamente eliminata anche dal play-in, con Kyle Lowry pronto da settimane a partite e una squadra per buona parte da rifondare, non restano che i 16 punti e 7 assist realizzati da Chris Boucher - tornato dopo le nove partite saltate a causa di un infortunio alla caviglia sinistra e miglior realizzatore di un roster con sei giocatori in doppia cifra che deve rinunciare tra gli altri a Pascal Siakam, Fred VanVleet, OG Anunoby e Rodney Hood
CHARLOTTE HORNETS-DENVER NUGGETS 112-117 | Tornano a vincere dopo due sconfitte in fila i Nuggets, mantenendo invariata la distanza dai Clippers e dal 3° posto a Ovest. Denver, scappata sul +20 a inizio partita (33-13 il punteggio), apre l’ultima frazione sul +12, stringendo i denti quando Charlotte si riporta sul 107-106 a meno di due minuti dalla sirena. A chiudere i conti nei due possessi successivi non sono i big, ma un canestro da sotto di JaMychal Green e una tripla di Facundo Campazzo che valgono la vittoria n°45 in stagione
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I volti del successo Nuggets sono i soliti, a partire da quello del sempre più probabile MVP - Nikola Jokic, autore di 30 punti, 11 rimbalzi e 6 assist in 33 minuti; non sempre efficace dal campo (7/16 complessivo, senza bersagli dalla lunga distanza), ma letale dalla lunetta con il suo 16/17 a cronometro fermo. Stessi punti a referto anche per Michael Porter Jr., che chiude con 30 punti e 12/18 al tiro, ancora una volta scatenato dall’arco: 6/10, condito con 6 rimbalzi e un paio di recuperi
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Non basta quindi il disperato tentativo di rimonta di Charlotte, costretta a rimandare l’appuntamento con l’aritmetica certezza di prendere parte al play-in. Devonte Graham, assente nelle ultime quattro partite a causa di un dolore al ginocchio, appare pienamente recuperato e chiude in crescendo, segnando 19 dei suoi 31 punti complessivi nel quarto periodo in un match da 10/19 dal campo e 7/14 dall’arco. Dimezza la sua resa invece Terry Rozier: dopo i 43 punti di domenica contro New Orleans, sono 21 quelli segnati a Denver
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DETROIT PISTONS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 100-119 | Nella corsa al contrario verso il Draft, in quelli che sono gli ultimi giorni sul parquet per squadre che poi inizieranno una lunga off-season, a vincere sono i T’Wolves, che si prendono il successo n°22 della loro stagione (diventando sestultimi in ottica Lottery) guidati dai 28 punti di Karl-Anthony Towns, dai 22 di Anthony Edwards e dai 15 con 10 assist ma percentuali modeste (5/18 al tiro) di D’Angelo Russell - la base su cui fondare il futuro prossimo
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"Sorride" invece Detroit, sempre più ultima a Est - mancano soltanto un altro paio di sconfitte per chiudere i conti - e dietro soltanto gli irraggiungibili Houston Rockets con le loro 16 partite vinte in tutta la stagione. A guidare i Pistons è Saddiq Bey con i suoi 21 punti e il 5/8 dall’arco che lo porta a un bottino complessivo dall’arco di 169 canestri: un eccellente tiratore, alle spalle per produzione nell’anno da rookie ai soli Damian Lillard (185) e Donovan Mitchell (187)
MEMPHIS GRIZZLIES-DALLAS MAVERICKS 133-104 | Secondo tempo senza appello per i Mavs, travolti da Memphis nella ripresa (73 punti a referto dopo l’intervallo lungo per i padroni di casa), guidata dai 24 punti, 8 assist e 7 rimbalzi di Ja Morant, a cui si aggiungono i 22 realizzati da Dillon Brooks e i 18 nuovo massimo in stagione di John Konchar. Certa ormai della qualificazione al play-in, Memphis va a caccia dell’ottavo posto che potrebbe garantire ai Grizzlies una doppia opportunità di accedere ai playoff
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Pessima prestazione per Dallas invece, che incassa la 29^ sconfitta in stagione in un match da 42% dal campo complessivo e con Tim Hardaway Jr. miglior realizzatore a quota 19 punti con 6/11 al tiro. Appannato Luka Doncic; 12 punti con 4/16 al tiro e 5 palle perse, mentre sono 16 i minuti giocati da Nicolò Melli in uscita dalla panchina - chiusi con 7 punti, 2/7 dal campo, 1/3 dall’arco, 3 rimbalzi e un recupero. Dallas, ancora senza l’infortunato Kristaps Porzingis, deve guardarsi le spalle dalla risalita dei Lakers
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MILWAUKEE BUCKS-ORLANDO MAGIC 114-102 | Giannis Antetokounmpo segna 27 punti con 11/18 al tiro, 12 rimbalzi, 5 assist e 3 recuperi nel successo Bucks contro i Magic, con Milwaukee che risponde a Brooklyn e continua a inseguire il 2° posto a Est. Tutto il quintetto dei padroni di casa chiude in doppia cifra, con Donte DiVincenzo da 19 punti e 7/12 dal campo, Brook Lopez da 17 e 6 rimbalzi, mentre Khris Middleton tira male (3/15 al tiro senza mai andare a bersaglio dall’arco) e chiude con 11 punti a referto
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Tre partite alla conclusione di questa travagliata regular season per i Magic, che si affidano ai 18 punti di Cole Anthony e ai 17 di Mo Wagner in quella che è la quarta sconfitta in fila - appaiati a quota 21 vittorie con i Cavaliers e con un solo successo di (s)vantaggio sui Pistons ultimi a Est. Atlanta e la doppia sfida con i Sixers a Philadelphia appaiono come partite proibitive, ma bisognerà vedere anche cosa riusciranno a fare le altre squadre coinvolte nella corsa al miglior piazzamento alla Lottery NBA
SACRAMENTO KINGS-OKLAHOMA CITY THUNDER 122-106 | Tengono viva l’aritmetica speranza di potersi qualificare ancora ai playoff anche i Kings, che battono senza grossi problemi i Thunder grazie ai 27 punti massimo in stagione di Terence Davis, a cui si aggiungono i 21 a testa realizzati da Buddy Hield e Delon Wright (con 5 canestri a testa dalla lunga distanza). A fare la differenza è il parziale nel terzo quarto: 41-18 per Sacramento, che poi non si volta più indietro
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Cosa dire dei Thunder, sprofondati sempre più in basso nelle ultime 23 gare in cui la vittoria è diventata un vezzo inutile al quale rinunciare (e da assaporare soltanto una volta). Alla sirena finale sono 20 punti per Kenrich Williams, 18 per Darius Bazley e doppia doppia da 10 punti e 13 rimbalzi per Moses Brown: mancano 5 giorni, poi questa regular season - la più complicata da quando la franchigia è sbarcata a Oklahoma City - finalmente volgerà al termine
Questa la situazione in classifica nelle due conference dopo le partite della notte
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