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NBA, Talen Horton Tucker supera il suo idolo Derrick Rose. E anche LeBron esulta

IL PROTAGONISTA

Il giovane dei Lakers ha deciso il supplementare della sfida con i New York Knicks segnando 8 dei suoi 13 punti, tra cui la tripla decisiva a 20 secondi dalla fine. Con Schröder, Caruso e LeBron James fuori per infortunio, coach Vogel gli ha dato le chiavi dell’attacco, ricevendo una prestazione da 10 assist, seppur con 7 palle perse contro il suo idolo d’infanzia Derrick Rose

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Al suo secondo anno in NBA, Talen Horton-Tucker è già un membro importante della rotazione dei Los Angeles Lakers campioni in carica, talmente importante che la dirigenza alla scorsa deadline del mercato non lo ha voluto cedere neanche per arrivare a un veterano come Kyle Lowry. Ma al di là di tante buone prestazioni intervallate da qualche passaggio a vuoto, alla scelta numero 46 del Draft 2019 mancava un singolo momento memorabile, un highlight della sua carriera fino a questo momento. Stanotte è arrivato, e non sarebbe potuto accadere in un momento migliore per i Lakers: arrivati col fiatone al supplementare contro i New York Knicks, il giovane 20enne ha segnato 8 dei suoi 13 punti nel solo overtime, tra cui la tripla a 20 secondi dalla fine per riportare avanti i gialloviola dopo un parziale di 5-0 degli avversari. Un canestro non solo importantissimo, ma arrivato superando la difesa di Derrick Rose, che per un ragazzo nato a Chicago rappresenta qualcosa in più di un idolo (e di cui sui social circola da tempo una loro foto insieme). “Onestamente stavo solo cercando di rimediare alle palle perse che avevo commesso” ha detto dopo la partita, prendendosi la colpa per i 7 palloni sprecati — tra cui due particolarmente sanguinose per un fallo in attacco e una rubata proprio di Rose a distanza di 30 secondi l’una dall’altra, intervallate dalla tripla del sorpasso di Julius Randle. “Quando mi sono ritrovato in quella posizione mi sono detto: ‘Perché no’. Ho preso l’opportunità che mi si è presentata, sono rimasto fiducioso nel mio tiro e quando succede poi accadono cose belle”. Un canestro per il quale è scattato in piedi anche LeBron James a bordo campo, esultando poi sui social usando solo le iniziali del nome del giovane gialloviola.

I Lakers si preparano a festeggiare: torna LeBron ma senza Anthony Davis?

Senza Dennis Schröder fuori per protocollo anti-Covid, senza LeBron James che si è preso un giorno in più per rientrare in campo (dovrebbe succedere stanotte contro Houston) e con Alex Caruso uscito nel primo tempo per un piede destro dolorante, Horton-Tucker è stato il portatore di palla della squadra per quasi tutta la partita, finendo in doppia cifra per assist con 10. Una prestazione quantomai necessaria per sostenere gli sforzi di un Kyle Kuzma tornato a segnare (23 punti) e un Anthony Davis che ha giocato con un dolore all’inguine per tutto il finale di partita, difendendo alla morte contro Randle e chiudendo con 20 punti pur tirando 8/23. Davis nel post-partita ha fatto intendere che difficilmente scenderà in campo contro i Rocketsserata in cui i Lakers sveleranno il banner del titolo vinto lo scorso anno davanti a 3.000 tifosi —, più che altro per non rischiare di aggravare la situazione in vista dei playoff. Anzi, del play-in, perché i Lakers hanno bisogno non solo di vincere tutte le tre rimanenti partite (Houston, Indiana e New Orleans), ma anche che una tra Dallas e Portland vinca al massimo una gara delle tre che rimangono per poter evitare il torneo play-in. “Da tutta la stagione diciamo che per prima cosa viene la squadra” ha ribadito coach Vogel parlando della situazione complicata a livello di assenze. “Tutti contano, tutti devono farsi trovare pronti. In queste ultime settimane in particolare sono stati chiamati giocatori che non se lo aspettavano, ma sono entrati in campo e sono saliti di livello. Abbiamo bisogno di tutti, senza distinzioni”. Stanotte è stata la volta di Talen Horton-Tucker.

[testo di Zeno Pisani | ha collaborato: Sheyla Ornelas]

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