
NBA, Los Angeles Lakers-Golden State Warriors, la partita più attesa dell'anno (finora)
Lakers-Warriors non è una sfida come le altre, non solo per la presenza sul parquet di LeBron James e Steph Curry: in diretta questa notte alle 4.00 su Sky Sport NBA andrà in scena un testa a testa che appassiona, pieno di storie, di antiche rivalità e di scontri che in alcuni casi vanno avanti da anni: scopriamo insieme le ragioni per cui il match che vale il 7° posto a Ovest è il più importante della stagione in NBA - almeno finora

LEBRON JAMES SFIDA STEPH CURRY | Partiamo dal più banale, dalla copertina di una storia che questa notte scriverà un altro capito di una rivalità che nel corso degli anni è diventata stima e amicizia. Avversari per il titolo, ospiti fissi alle finali NBA, talenti dal destino opposto: il successo di uno spesso è coinciso con la messa in discussione dell’altro

LEBRON E STEPH, UN GIORNO INSIEME? | La suggestione però che va avanti ormai da qualche mese - da quando all’All-Star Game quest’anno hanno indossato per la prima volta la maglia della stessa squadra - è quella di immaginarli nella stessa squadra. Il rinnovo di contratto di Steph ancora da firmare (e di certo non in discussione) è bastato per far partire le speculazioni: e se questa fosse l’ultima sfida, quella che precede poi un futuro comune con la stessa squadra? Staremo a vedere

ASCOLTI TV - NESSUNO COME LORO | I due All-Star senza tempo di Lakers e Warriors sono anche il motivo principale per cui i rating TV della NBA hanno avuto una netta risalita negli ultimi mesi: con loro in campo, lo spettacolo è assicurato - soprattutto con uno Steph Curry in versione MVP e un LeBron James che, quando si tratta di rischiare l’eliminazione, riesce a tirare fuori sempre il meglio di sé

LBJ CONTRO DRAYMOND GREEN | L’altro tema che torna sempre alla mente è quanto successe nel 2016 nella serie di finale tra Cavaliers e Warriors: il fallo di Green su LeBron sanzionato nel post-partita, la gara saltata, la serie riaperta e vinta poi da Cleveland. Quello è soltanto l’episodio simbolo di una rivalità - vera - che tornerà d’attualità anche stanotte sul parquet

WIGGINS A CACCIA DI RIVALSA | C’è anche chi, per colpa di LeBron, ha visto il suo destino segnato ancor prima di sbarcare in NBA: Andrew Wiggins, prima scelta assoluta designata del Draft 2014, è finito a Minneapolis per volontà di James - che chiese alla squadra dell’Ohio di attrezzare da subito un roster vincente e che non prevedeva la presenza di un talento che con gli Warriors vuole dimostrare la sua importanza in campo

CHI MARCA JAMES? | Uno dei tanti temi della sfida, a maggior ragione per quanto sottolineato in precedenza, sarà capire a chi verrà assegnata la marcatura di LeBron James. Di sicuro quel ruolo spetterà in avvio a Wiggins, motivato ancor di più a far pesare la sua maturazione (sperando che le non perfette condizioni fisiche di James lo aiutino ad adempiere al meglio a un ruolo complicatissimo)

CURRY MVP? “CHE CI BATTANO GLI ALTRI” | Complicata da definire anche la scelta difensiva che i Lakers faranno su Curry: la certezza è che su di lui saranno programmati dei raddoppi, spesso incuranti della libertà di cui godranno i suoi compagni: i campioni NBA in carica sanno bene che tutto passa dalle mani del n°30 di Golden State (32 punti di media in stagione). Fermare lui vuol dire fermare gli Warriors

ANTHONY DAVIS DA CENTRO | Sarà il grande tema in chiave playoff dei Lakers (che in casa hanno due ottimi lunghi come Marc Gasol e Andre Drummond da sfruttare): Anthony Davis accetterà di giocare da centro? Con lui sotto canestro, +16.9 di Net Rating, con l’attacco - tallone d’Achille Lakers in questa stagione - che diventa spaziale. Contro una squadra piccola come Golden State, potrebbe essere la soluzione ideale

LAKERS, UN ROSTER PIÙ PROFONDO | A livello di panchina, opzioni e possibilità di sfruttare diverse alternative, la sfida sembra favorire i Lakers - più profondi non sono sotto canestro, ma anche nella rotazione degli esterni. Le prove incoraggianti di Jordan Poole e di qualche altra riserva Warriors fa ben sperare coach Steve Kerr: la condizione minima per tenere testa ai Lakers passa dalla loro resa

NICO MANNION - UN PEZZO DI ITALIA (IN PANCHINA) | Il giovane talento azzurro, scelto al Draft 2020 dagli Warriors, molto probabilmente non scenderà in campo contro i Lakers: in queste occasioni infatti la rotazione si riduce al minimo (con il minutaggio di Curry che probabilmente supererà i 40 minuti). Un modo però di fare esperienza vivendo dall'interno un match così importante nella stagione di Golden State

IL PROTAGONISTA CHE NON TI ASPETTI | Talen Horton-Tucker ad oggi ha segnato il canestro più importante della stagione dei Lakers: la tripla all’overtime che ha sancito il successo contro New York. Un giocatore che i gialloviola hanno voluto trattenere nonostante le offerte ricevute, consapevoli di puntare su un talento tutto in divenire

TOSCANO-ANDERSON, LA STORIA PIÙ ASSURDA DEL MATCH | Chi invece non avrebbe mai immaginato di esserci è Juan Toscano-Anderson, passato dall’essere marginale e semi-professionista in Messico, al diventare tassello cruciale nel meccanismo Warriors: è lui a cambiare la resa di Golden State, non grazie al talento, ma per merito di tutto il resto. Una di quelle storie che la NBA riesce spesso a regalarci

TANTI GIOCATORI LEGATI A KLUTCH SPORTS | La lista di giocatori vicina a Rich Paul è lunghissima, particolarmente ricca quando si parla dei Lakers di LeBron James e Anthony Davis. Oltre ai vari Harrell, Caldwell-Pope, Horton-Tucker e McLemore, a far parte del gruppo è anche il più acerrimo rivale: già, anche Draymond Green fa parte della scuderia del più influente agente dell’intera lega

PUBBLICITÀ IDEALE PER IL PLAY-IN | Dopo le critiche arrivate da diversi giocatori e le perplessità di alcuni riguardo la nuova formula di accesso ai playoff, Lakers-Warriors è la rivincita ideale anche per Adam Silver e per il nuovo modello immaginato dal commissioner: un nuovo formato che ha garantito alla NBA si proporre da subito una super sfida da dentro o fuori