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NBA, Trae Young, esordio da record come LeBron: "Il pubblico può non mi può marcare"

LE PAROLE
©Getty

Con il punteggio in parità a pochi secondi dalla fine di gara-1, Trae Young si è liberato in palleggio di due difensori e ha alzato uno spettacolare floater sopra la difesa dei New York Knicks, segnando il canestro decisivo della prima partita della serie. Dopodiché si è girato verso il pubblico dicendo "Non si sente più un c... di niente qui dentro", dopo che nel primo tempo gli erano stati rivolti cori di insulti

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La prima partita playoff in carriera di Trae Young non poteva andare meglio: protagonista sul palcoscenico più importante nel mondo della pallacanestro, decisivo davanti ai 15.000 tifosi del Madison Square Garden. Lou Williams, che di partite in postseason ne aveva giocate già giocate 72, non ha avuto dubbi nell’affidare il pallone alla point guard titolare: “Non passare la palla”, il consiglio del veterano. Detto, fatto: canestro della vittoria a 9 decimi dalla sirena e dito sulla bocca a zittire tutti. “Come il pallone ha trovato il fondo della retina, ho sentito che attorno a me nessuno aveva più voglia di parlare. Stavo aspettando che ripartissero i loro fot…i cori, e invece niente”. Young ha concluso la partita con 32 punti, 10 assist e 7 rimbalzi - unico insieme a LeBron James a raccogliere cifre del genere al debutto ai playoff. Il primo con 30+ punti e 10+ assist al Madison Square Garden in postseason dai tempi di Michael Jordan nel 1989. Con Dwyane Wade invece condivide un altro record: gli unici due in grado negli ultimi 25 anni di segnare il canestro che vale un successo all’esordio playoff.

Inutile mostrare falsa modestia dopo una prestazione del genere: “Sono un giocatore intelligente - racconta ai giornalisti - so di essere già un grande conoscitore di pallacanestro, ma al tempo stesso i playoff per me sono un mondo tutto da scoprire”. Farlo a suon di vittorie sarebbe un grande privilegio, il segno del campione. Sull’azione decisiva infatti Young prima ha chiamato il blocco di John Collins, ma durante la battaglia con Gibson il lungo degli Hawks ha perso una scarpa: un imprevisto subito riconosciuto da Young che è andato direttamente uno contro uno con Frank Ntilikina. Una giocata che lo ha reso il nuovo bersaglio delle lamentele dei tifosi di New York: “Conosco la storia dei giocatori odiati dal MSG: essere paragonato a campioni del genere per me è un complimento. È ovvio che io reagisca, che viva questo atteggiamento come una sfida: l'importante è che abbiamo avuto modo di chiudere i conti a nostro favore”. E poi il messaggio rivolto a chi sulle tribune ha cercato di limitarne l'impatto: "Il pubblico non mi può marcare". Coach Thibodeau e i suoi ragazzi invece sì e dovranno inventarsi un modo per limitarlo nelle prossime sfide della serie.

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