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Playoff NBA, Phoenix vince a Los Angeles: 2-2 nella serie contro i Lakers

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I Suns ritrovano in campo un Chris Paul pienamente recuperato dall'infortunio alla spalla (18 punti e 9 assist), alla guida di un quintetto tutto in doppia cifra che approfitta della pessima serata offensiva dei Lakers, pareggia la serie sul 2-2 e si riprende il fattore campo. A pesare però è l’infortunio di Anthony Davis, fuori per tutto il secondo tempo: ai campioni in carica non bastano i 25 punti, 12 rimbalzi e 6 assist di LeBron James

LOS ANGELES LAKERS-PHOENIX SUNS 92-100 (IL TABELLINO)

Ti aspetti il colpo del ko, per un tempo i Lakers sembrano scherzare con l'avversario e poi invece un infortunio cambia la partita, la serie e forse l’intera storia dei playoff NBA 2021. Una caduta innaturale a seguito di un tiro al ferro che non trova il fondo della retina e così Anthony Davis è costretto a salutare il match dopo 19 minuti e 6 punti a referto. Niente secondo tempo in campo per lui e per i Lakers, che restano con la mente nello spogliatoio assieme al loro All-Star, mentre in campo Phoenix piazzava il parziale da 27-15 che ha deciso poi la gara - regalando ai Suns una doppia cifra di vantaggio poi conservata nell’ultima frazione. I campioni NBA attendono notizie nelle prossime ore per valutare l’entità di quello che è stato definito uno stiramento all’inguine che potrebbe porre fine in anticipo alla serie del n°3 Lakers, rendendo in salita una serie ora sul 2-2.

 

Phoenix torna dunque prepotentemente in corsa grazie a una super prestazione di Chris Paul, ritrovato a livello fisico (e di conseguenza mentale) ben più di quanto non raccontino i 18 punti e 9 assist a referto. C’è il suo zampino in tutte le giocate più importanti della gara, chiusa da tutto il quintetto Suns in doppia cifra con 17 punti a testa di Booker e Crowder (3/8 dall’arco per lui dopo le difficoltà nelle prime tre gare dall’arco) e la doppia doppia da 14 e ben 17 rimbalzi per Deandre Ayton. Ottime notizie per i tifosi di Phoenix che si riprende il fattore campo e si gode un passaggio cruciale che potrebbe segnare il destino della qualificazioni alle semifinali di Conference.

Il racconto del primo tempo di Lakers-Suns

Chris Paul c’è e questa è già un’ottima notizia, mentre i Lakers devono rivedere il quintetto titolare - lanciando Wesley Matthews in campo al posto dell’infortunato Kentavious Caldwell-Pope. Al resto invece sin dalla palla a due pensa LeBron James: 7 dei primi 12 punti dei Lakers portano la sua firma e costringono i Suns al primo timeout dopo 5 minuti. Anthony Davis ci mette un po’ a trovare il primo canestro, ma quando lo fa ne realizza uno che dovrebbe valere 10 punti e non soltanto due per la sua bellezza. Bersagli che non scoraggiano Phoenix, in partita e sotto sul 17-15 dopo 9 minuti di gioco. Il match è in equilibrio anche grazie ai 9 punti di Booker e i campioni NBA in carica chiudono avanti il primo quarto soltanto perché Marc Gasol riesce d’astuzia a correggere a rimbalzo: 24-23 dopo 12 minuti.

 

L’inizio della seconda frazione non è confortante per i Suns: 8-2 di parziale Lakers in 100 secondi con il tiro da tre punti che sembra finalmente sorridere ai gialloviola. Una pessima notizia per Phoenix, che toccano anche la doppia cifra di svantaggio, ma al posto di affondare trovano due canestri in fila dall'arco e si riportano a un paio di possessi di distanza. A 7 minuti dall'intervallo lungo, 40-35 Lakers. Gli ospiti poi trovano il modo per rimettere il naso avanti: come? Grazie al doppio coniglio dal cilindro tirato fuori da Crowder - a bersaglio con due delle prime 22 triple tentate e poi con le ultime due arrivate nel giro di 90 secondi. LeBron regala un paio di giocate che fanno dubitare sul fatto che non sia ancora stato scoperto l'elisir dell'eterna giovinezza, ma i Suns reggono il colpo. Phoenix davanti all'intervallo lungo: 54-50.

Il racconto del secondo tempo di Lakers-Suns

La notizia disastrosa in casa Lakers è l’assenza dal parquet a inizio ripresa di Anthony Davis - uscito malconcio dopo uno scontro al ferro e sostituito in quintetto da Kyle Kuzma. Il risultato non è dei migliori per i campioni in carica: i Suns infatti piazzano l’allungo, guidati da un Chris Paul finalmente convincente a livello fisico. I canestri di CP3 fanno sprofondare i gialloviola sul -14, costringendo coach Vogel a chiamare timeout per fermare il tentativo di fuga degli ospiti. Le difficoltà purtroppo per i Lakers vengono confermate dall’annuncio dello stiramento all’inguine del n°3 gialloviola e senza di lui i Suns mantengono ben 15 lunghezze di vantaggio - approfittando dell’affanno dei campioni in carica nel trovare il fondo della retina. I Lakers non fanno mai canestro, mentre Chris Paul sale in cattedra alla guida di una squadra che si gode i cinque giocatori in doppia cifra con i 15 di Devin Booker e i 14 di Jae Crowder. A 12 minuti dalla sirena è 81-65 Phoenix.

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Un’ultima frazione complicata per i Lakers che provano a rispondere colpo su colpo ai Suns ma non sembrano avere la forza per riportarsi a contatto, nonostante i 18 punti con 17 tiri di LeBron James, che aggiunge 12 rimbalzi e 5 assist, senza trovare però grande supporto da parte dei compagni. I campioni NBA in carica viaggiano con il 37% dal campo complessivo: così è davvero complicato pensare di recuperare 14 lunghezze di svantaggio. Una cosa è certa però: mai dare per spacciate le squadre che possono disporre di James, che si carica sulle spalle i suoi e riporta i Lakers sul -10 a 4 minuti dalla sirena. Ai Lakers restano due possibilità per accorciare sul -5, ma sull'errore decisivo di Dennis Schröder a 2 minuti dalla sirena, Phoenix colpisce dall'angolo e chiude i conti riportando la serie sul 2-2.

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