Mercato NBA, i free agent che possono cambiare squadra in estate
Mancano ancora diverse settimane all’inizio del mercato, ma sono tante le franchigie che pensano già a come ripartire e a quali giocatori in scadenza rinunciare: questi alcuni dei nomi finiti nel mirino delle squadre stando a quanto riportato da Bleacher Report, roster consapevoli che la ripartenza può passare anche dal loro arrivo
I 12.6 milioni di player option previsti per il 2021-22 sono sempre lì ad attenderlo, ma Dinwiddie potrebbe non trovare spazio il prossimo anno e decidere quindi di mettersi sul mercato e andare a caccia di un accordo più lungo. Farlo dopo una stagione intera trascorsa fuori causa infortunio potrebbe renderlo meno appetibile, ma squadre come Pelicans e Warriors sarebbero ben disposte a scommettere sulla sua ripresa fisica anche prima di rivederlo in azione
A febbraio i Lakers hanno fatto carte false per trattenerlo, ma in estate il roster attorno a Anthony Davis e LeBron James potrebbe nuovamente essere rivoluzionato: secondo ESPN può andare a caccia di un accordo da 50 milioni in 4 anni, cifre che i campioni NBA in carica difficilmente possono mettere sul piatto
In una squadra che punta al rebuilding la sua conferma potrebbe anche rientrare nei piani, ma il suo profilo secondo Bleacher Report è perfetto per garantire a una squadra di prima fascia un contributo realizzativo in uscita dalla panchina come quello garantito da Jordan Clarkson: un ottimo investimento per squadre di con ambizioni playoff
La sua (in)compatibilità al fianco di Nikola Vucevic ha fatto venire meno i presupposti di una possibile convivenza con l’All-Star arrivato da Orlando a Chicago. Dando priorità al centro montenegrino, per Markkanen potrebbero aprirsi ipotesi di mercato da non sottovalutare (anche a livello economico)
Doveva essere un titolare dei Knicks e non è riuscito a diventarlo. Poi ha sperato di ritagliarsi un ruolo da “Matisse Thybulle”, ma anche in quel caso è diventato marginale: il risultato è che New York ha spiccato il volo senza di lui e adesso il talento francese pensa già alla sua prossima destinazione in NBA lontano dalla Grande Mela
Il suo è il miglior rating difensivo dei Rockets in questa stagione: forte, esplosivo e versatile, nonostante la carta d’identità reciti “28 anni”, resta uno di quei giocatori che possono diventare utili all’interno della rotazione. Un esempio? I Brooklyn Nets: in una squadra piena zeppa di talento un giocatore del genere può fare comodo
Cameron Payne viaggia a 13 punti e 4.5 assist di media nella serie contro i Lakers, cruciale nei tanti momenti in cui Chris Paul ha dovuto alzare bandiera bianca a causa dei problemi alla spalla. Un giocatore che i Suns vorrebbero trattenere ma che potrebbe andare a caccia di un contratto a cifre ben più importanti di quelle che Phoenix è disposta a mettere sul piatto. In quel caso il suo futuro sarà lontano dall’Arizona
Tira come Ben Simmons, ma attorno non riesce a mettere tutto il resto che invece l’australiano mostra sul parquet. Un disastro? No, assolutamente, ma un giocatore che a Minneapolis sembra aver concluso la sua esperienza: diverse squadre per provare ad allungare la rotazione potrebbero rivolgersi a lui