
Playoff NBA, fenomeni oltre le aspettative: i 5 nomi più sorprendenti del primo turno
Ci sono giocatori al loro esordio nei playoff, veteranissimi ritrovati e giovani superstar in ascesa che stanno scrivendo le prime pagine importanti sul palcoscenico più prestigioso. Lo storico settimanale USA "Sports Illustrated" ha individuato una cinquina di nomi che si sono messi particolarmente in luce nelle sfide di primo turno

LA TOP 5 DI "SPORTS ILLUSTRATED" | Si dice spesso che i playoff NBA siano una "seconda stagione", un nuovo campionato, diverso dalla lunga stagione regolare che serve per meglio posizionarsi al via nella griglia della postseason. E i playoff sono un banco di prova anche per i giocatori, perché sale l'intensità, cambia l'importanza della posta in gioco e allora dimostrare di saper fare la differenza è ancora più importante. Esaurito il primo turno di playoff, "Sports Illustrated" ha individuato 5 protagonisti capaci di mettersi in luce più di altri. Ecco chi sono

AUSTIN RIVERS, DENVER NUGGETS | Per essersi ritrovato fuori dalla lega per due mesi (scambiato da OKC a Chicago e poi tagliato dai Bulls), il figlio di coach Doc è la storia di "vendetta" più clamorosa di questi playoff. Ha approfittato delle assenze importanti (Murray, Barton, Dozier) e si è ritagliato più di 33 minuti a sera nei Nuggets. Sa difendere duro, non ha paura a prendersi tiri importanti e da tre sta viaggiando oltre il 48%: per lui più di 11 punti a sera, anche se le statistiche avanzate (con lui in campo o fuori) gettano un'ombra sul suo impatto

DILLON BROOKS, MEMPHIS GRIZZLIES | Conosciuto più per la sua solidità difensiva (e il lavoro su Steph Curry nel play-in è da applausi) ha contribuito con quasi 26 punti a sera sfiorando il 52% al tiro all'avventura playoff dei Grizzlies. Ottimo in campo aperto (solo LeBron, Leonard e Mitchell hanno prodotto più punti di lui in transizione) può ancora migliorare dall'arco (34.4% in stagione, ma 40% ai playoff) ma a meno di 12 milioni di dollari all'anno per Memphis è un affare

DERRICK ROSE, NEW YORK KNICKS | Che nel 2021 si potesse parlare di Derrick Rose come una "sorpresa" playoff può stupire molti, ma visto la piega che aveva preso la sua carriera proprio in occasione del suo primo passaggio in maglia Knicks, la sua resurrezione fa ancora più rumore. New York è stata eliminata, ma Rose si è preso il quintetto, ha segnato 19.4 punti di media e ha tirato con il 47% da tre punti, per anni il punto debole più evidente nel suo gioco. Ma quello era un altro Rose: più esplosivo ma forse meno completo. E sicuramente meno esperto

DEANDRE AYTON, PHOENIX SUNS | I fuochi d'artificio di Devin Booker e le preoccupazioni per la spalla di Chris Paul hanno relegato in secondo piano l'ottima prima serie playoff (in carriera) dell'ex prima scelta assoluta al Draft 2018. Ha dominato la frontline dei Lakers, collezionando 15.8 punti e 10.7 rimbalzi in sei gare, ma soprattutto sfiorando l'80% al tiro nella serie. Ora se la dovrà vedere con Nikola Jokic, ma la preoccupazione è senz'altro reciproca

LUKA DONCIC, DALLAS MAVERICKS | Il destino del fenomeno sloveno si decide stasera, nell'unica gara-7 del primo turno di questi playoff. Ma la sua seconda postseason è già leggendaria, al pari - anzi meglio - di quella clamorosa del suo esordio. Solo Lillard ha segnato più dei suoi 34 punti a sera cui aggiunge quasi 10 assist (9.8) e 8.0 assist, con il 40% da tre punti. Kawhi Leonard ha avuto la meglio nel duello diretto di gara-6: gara-7 potrebbe essere l'occasione giusta per vendicarsi